La Formula 1 scalda i motori in vista della prossima stagione. In questa settimana, antecedente alle prove libere del Bahrain, le scuderie sveleranno le monoposto che si giocheranno il Mondiale 2024 che per il quarto anno consecutivo farà a meno della Germania. Un’assenza che sembra destinata a prolungarsi ancora a lungo.
L’ultimo Gran Premio che si è disputato in Germania risale all’epoca della pandemia. Occorre riportare le lancette indietro sino al 2020 quando le monoposto sfrecciarono sul circuito del Nurburgring per disputare il Gp dell’Eifel. Nel 2019 invece si corre l’ultimo GP di Germania, sul tradizionale Hockenheimring. Ultimo atto prima di un cambiamento radicale della Liberty Media che ha spostato il baricentro del calendario verso nuovi e più remunerativi lidi, lontani dalle location che hanno scritto la storia della massima competizione motoristica. La sensazione, però, è che in Germania non siano poi così nostalgici di uno sport profondamente mutato. Quanto basta per abbassare l’indice di gradimento.
La Germania è un paese disamorato della Formula 1. Jorn Teske, amministratore delegato del circuito di Hockenheim, ha fornito in tal senso alcune spiegazioni. Il paese tedesco ha senza dubbio una grande tradizione motoristica. L’impianto adiacente alla regione della Selva Nera ha ospitato 37 gran premi, ma il ritiro di Sebastian Vettel, unito alla tragedia legata a Michael Schumacher, ha privato il grande pubblico di un pilota di riferimento. Neanche l’arrivo di un marchio storico come l’Audi sembra risvegliare l’interesse verso uno sport ormai quasi avulso all’idea di tornare a ospitare un Gran Premio.
In una intervista rilasciata a Motorsport Teske, ha spiegato anche quali siano gli altri fattori che hanno spinto la Formula 1 ai box. La Germania è un paese che ha un rapporto molto particolare con lo sport: “La F1 è sparita dalla televisione, a meno che non sia a pagamento. I giovani non hanno interesse a sottoscrivere abbonamenti, il pubblico potenzialmente pagante non investe su un prodotto senza Germania. A livello economico, un Gran Premio locale non sarebbe sostenibile per rientro e impatto sul territorio. I tedeschi sono particolarmente sensibili all’aumento dei prezzi e non vedrebbero affatto di buon occhio un aumento dei prezzi. Nessuno, oggi, spenderebbe in media 300 euro per un weekend. Il rischio di ritrovarsi con un GP per pochi intimi è troppo alto e soprattutto politicamente sconveniente”. Quanto basta per allontanare ancora di più la F1 dalla Germania. Senza che nessuno, da una parte e dall’altra, ne senta particolarmente la mancanza.
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