La Fiorentina ha compiuto una straordinaria impresa sbancando l’Olimpico di Roma, battendo la Lazio con il punteggio di 2-1. Questo successo ha un sapore dolce per i viola, che ritrovano la vittoria dopo sette partite tra campionato e coppa, un periodo di digiuno che pesava come un macigno sulle spalle della squadra. Le reti di Adli all’11’ e di Beltran al 17’ hanno immediatamente indirizzato la partita, mentre Marusic ha accorciato le distanze per i biancocelesti in pieno recupero, ma non è bastato a cambiare le sorti del match.
La strategia vincente della Fiorentina
Il tecnico della Fiorentina, Raffaele Palladino, ha optato per un approccio ultra offensivo, schierando un tridente formato da Gudmunsson, Beltran e Folorunsho a supporto di Moise Kean. Questa scelta si è rivelata vincente sin dai primi minuti, quando la Fiorentina ha sbloccato il punteggio grazie a un errore difensivo della Lazio. In particolare, Marusic ha perso un pallone cruciale sulla destra, consentendo a Gosens di crossare verso il centro. Adli, ben posizionato, ha colpito al volo con il destro, sorprendendo il portiere biancoceleste Provedel e portando in vantaggio i viola.
- Fiorentina in vantaggio: Gol di Adli all’11’
- Raddoppio: Beltran segna al 17’
- Reazione della Lazio: Tentativi poco incisivi
La Lazio ha faticato a reagire dopo il gol subito, mostrando una prestazione al di sotto delle aspettative. La squadra di Baroni, che ha deciso di far riposare Rovella, ha visto un avvio di partita in cui la manovra offensiva è risultata poco incisiva. Nonostante alcuni tentativi, come il tiro da fuori di Pellegrini e una mischia in area, i biancocelesti non sono riusciti a concretizzare le occasioni.
La reazione della Lazio
Con il doppio vantaggio, la Fiorentina ha continuato a spingere, sfiorando il terzo gol con una rovesciata di Gudmunsson che si è stampata sul palo. La Lazio, nel tentativo di trovare la reazione, ha aumentato il pressing, ma senza riuscire a creare vere occasioni da gol. Solo un paio di tiri da fuori e una mischia in area hanno contraddistinto i tentativi della squadra di casa, che non sembrava in grado di ribaltare la situazione.
Al termine del primo tempo, Baroni ha deciso di ridisegnare la squadra, inserendo Rovella e Pedro per cercare di dare una scossa alla sua formazione. La Lazio ha mostrato maggiore determinazione, ma le occasioni da gol continuavano a latitare. La situazione è ulteriormente complicata per la Lazio quando Adli, dopo un cambio ritardato, ha ricevuto un cartellino giallo e, in un gesto di stizza, si è fatto espellere per doppia ammonizione, ma fortunatamente per i viola non ha lasciato la squadra in dieci.
Un finale incandescente
I biancocelesti, ora con una marcia in più, hanno creato qualche opportunità, ma il pallone sembra non voler entrare. Dia ha colpito il palo, mentre Castellanos ha tirato alto da una posizione favorevole. La tensione cresceva e il finale di gara è diventato incandescente, con entrambi i tecnici, Baroni e Palladino, che hanno ricevuto il rosso per proteste.
Il gol di Marusic, arrivato su assist di Hysaj, ha riacceso le speranze della Lazio, portando il punteggio sul 2-1 e rendendo l’ultimo quarto d’ora di gara un vero e proprio assalto all’arma bianca da parte dei padroni di casa. Pedro ha colpito un altro palo, con la palla che ha attraversato l’intera linea di porta senza che nessuno riuscisse a spingerla in rete. La tensione era palpabile e il pubblico dell’Olimpico ha iniziato a crederci, ma nonostante i tentativi finali, il risultato non è cambiato.
Con questa vittoria, la Fiorentina si rilancia nella corsa per un posto in Champions League, portandosi a soli tre punti dalla Lazio, attualmente quarta in classifica. La sconfitta, sebbene non intacchi il posizionamento dei biancocelesti, frena la loro corsa verso un allungo, specialmente considerando il ko della Juventus a Napoli che avrebbe potuto consentire alla Lazio di guardare al futuro con maggiore ottimismo. La lotta per la Champions si fa sempre più accesa, e la Fiorentina ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per essere protagonista.