La Fiorentina ha messo a segno un colpo importantissimo nella corsa per la Champions League, superando la Lazio con un netto 2-1 allo Stadio Olimpico di Roma. Questo successo permette ai viola di interrompere un digiuno di vittorie che durava da sette partite, fra campionato e coppa. Le reti di Adli all’11’ e di Beltran al 17′ hanno indirizzato la partita in favore della squadra di Vincenzo Palladino, mentre il gol di Marusic in pieno recupero ha solo attenuato la delusione per i biancocelesti.
Con questo risultato, la Fiorentina si avvicina pericolosamente alla Lazio, ora a soli tre punti di distanza. Nonostante la sconfitta, la squadra di Maurizio Sarri rimane quarta in classifica, anche grazie alla contemporanea debacle della Juventus contro il Napoli. L’aria di sfida che si respira in Serie A rende ogni partita fondamentale, e questa era indubbiamente un’occasione da non perdere per entrambe le squadre.
Il tecnico della Lazio, Marco Baroni, ha scelto di far riposare il giovane Rovella, schierando Dele-Bashiru dal primo minuto e apportando altre tre modifiche rispetto alla formazione vista in Europa. L’esperienza di Provedel tra i pali e di Pellegrini in difesa sono state scelte strategiche in vista di un avversario di grande valore. Dall’altra parte, Palladino ha optato per un approccio ultra offensivo, schierando un tridente composto da Gudmunsson, Beltran e Folorunsho, supportato da Kean in attacco.
L’inizio della partita ha visto una netta predominanza della Fiorentina, che ha capitalizzato la prima vera occasione con una rete costruita grazie a un errore di Marusic. Il terzino biancoceleste ha perso palla sulla destra, permettendo a Gosens di crossare verso il centro dell’area. Adli, completamente libero, ha colpito al volo con il destro, lasciando Provedel senza chance di intervento.
Il raddoppio è arrivato rapidamente, e la Fiorentina si è ritrovata in un vantaggio confortante, mettendo la Lazio sotto pressione. Gli uomini di Sarri hanno cercato di reagire, ma la manovra offensiva risultava poco fluida e priva di idee. Nel tentativo di cambiare le sorti del match, Baroni ha effettuato un doppio cambio all’intervallo, inserendo Rovella e Pedro. Tuttavia, la Lazio non è riuscita a concretizzare le occasioni create.
Il secondo tempo ha visto la Lazio cercare di capitalizzare la propria superiorità numerica, ma le occasioni migliori sono arrivate in modo sporadico. Dia ha colpito il palo con un tiro che è scivolato via dalle mani di De Gea, mentre Castellanos ha sprecato una ghiotta occasione dal limite dell’area piccola.
Il finale di partita è stato ricco di colpi di scena, con il gol di Marusic che ha riacceso le speranze della Lazio. L’assist di Hysaj ha permesso al difensore di accorciare le distanze, rendendo l’ultimo quarto d’ora un vero e proprio thriller. Le proteste dei due allenatori, Baroni e Palladino, sono culminate in espulsioni reciproche, mentre Pedro ha colpito un altro palo.
La vittoria della Fiorentina è un segnale forte e chiaro: la squadra è tornata a credere nelle proprie ambizioni di Champions League. Questo successo non solo interrompe una striscia negativa, ma rilancia anche le speranze di un finale di stagione avvincente. La Lazio, pur rimanendo in zona Champions, dovrà riorganizzarsi rapidamente per non perdere terreno nella corsa per un posto tra le grandi d’Europa. Con la Serie A che entra nel vivo della sua fase conclusiva, ogni punto sarà cruciale e le emozioni sono garantite.
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