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Fiorentina in grande forma: l’Inter crolla e perde terreno dal Napoli

La Fiorentina ha messo in scena una prestazione superlativa nel recupero della 14a giornata di Serie A, sconfiggendo l’Inter con un netto 3-0. Questa vittoria consente ai viola di agganciare la Lazio al quarto posto in classifica, portandosi a 42 punti. Dall’altra parte, l’Inter, che ambiva a ridurre il distacco dal Napoli capolista, si ritrova ora a tre punti di distanza, dopo una sconfitta pesante che mette in discussione le sue ambizioni di titolo.

Dominio e occasioni

Nonostante il predominio del possesso palla, che si è attestato al 72% in favore dei nerazzurri, l’Inter ha faticato a concretizzare le proprie occasioni. Il coro dei tifosi viola, che cantavano “il pallone è quello giallo… il pallone è quello giallo”, riassume perfettamente l’andamento della partita. La Fiorentina, agile e veloce nelle ripartenze, ha dimostrato una maggiore incisività nelle azioni offensive.

Sviluppo della partita

La partita, ripresa al 17′ del primo tempo dopo l’interruzione causata dal malore di Edoardo Bove, ha visto il tecnico dell’Inter, Simone Inzaghi, optare per un parziale turnover, lasciando in panchina alcuni titolari come Nicolò Barella e Federico Dimarco. Dall’altro lato, il tecnico della Fiorentina, Raffaele Palladino, ha dovuto fare a meno di Gudmundsson, colpito da tonsillite.

  1. L’Inter è andata vicina al gol al 30′, quando Carlos Augusto ha trovato la rete, ma la gioia è stata di breve durata: il Var ha annullato la rete per fuorigioco.
  2. La Fiorentina ha risposto immediatamente, sfiorando il vantaggio con un colpo di testa di Moise Kean, respinto da un attento Sommer.
  3. La squadra viola ha continuato a spingere, soprattutto sull’out di destra, e si è avvicinata al gol con Dodo che, al 39′, ha calciato troppo angolato.

Risultato finale e conseguenze

Dopo l’intervallo, entrambi i tecnici hanno scelto di mantenere gli stessi undici titolari. Tuttavia, al 15′ del secondo tempo, è stata la Fiorentina a sbloccare il match. Su un calcio d’angolo battuto da Rolando Mandragora, il capitano Ranieri ha infilato il pallone in rete con un tiro di sinistro, facendo esplodere il Franchi di gioia.

L’Inter ha tentato di rispondere immediatamente con Lautaro Martinez, ma il suo tiro è stato deviato in corner da Ranieri. Nonostante gli sforzi, la squadra di Inzaghi non è riuscita a cambiare l’inerzia della partita, mentre la Fiorentina ha continuato a dominare con rapide ripartenze.

Al 68′, la Fiorentina ha raddoppiato: Kean, al suo 14° gol in campionato, ha colpito di testa su un cross preciso di Dodo dalla destra, portando il punteggio sul 2-0 e suscitando l’entusiasmo dei tifosi. Inzaghi ha provato a raddrizzare la situazione, inserendo Barella, Dimarco e Arnautovic per dare nuova linfa alla sua squadra, che appariva lenta e prevedibile.

Tuttavia, nonostante i cambi, l’Inter ha continuato a incontrare difficoltà. Palladino ha mantenuto la sua squadra ben organizzata in difesa, concedendo agli avversari poco spazio. Negli ultimi minuti, Inzaghi ha schierato una formazione ultra-offensiva, inserendo Taremi e Asllani per cercare di riaprire la partita.

All’82’, Arnautovic ha avuto una grande occasione per accorciare le distanze, ma non è riuscito a impattare il pallone a pochi passi dalla porta. È stata quindi la Fiorentina a chiudere definitivamente i conti al 90′: un errore della difesa interista ha permesso a Kean di avventarsi sul pallone e, vedendo Sommer fuori dai pali, ha scagliato un tiro da lunga distanza che ha centrato il bersaglio per il 3-0 finale.

Il risultato non solo segna una serata trionfale per la Fiorentina, ma solleva anche interrogativi sul futuro dell’Inter, che dovrà rivedere le proprie strategie per tornare a competere ad alti livelli. I tifosi viola possono festeggiare una vittoria che potrebbe rivelarsi cruciale per le ambizioni di Champions League, mentre i nerazzurri dovranno rimboccarsi le maniche per non perdere il contatto con la vetta della classifica.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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