
Fiorentina in difficoltà: il Panathinaikos si impone ad Atene nella Conference League - ©ANSA Photo
La Fiorentina ha subito una sconfitta amara nella gara di andata degli ottavi di finale della Conference League, perdendo 3-2 contro il Panathinaikos ad Atene. Questa partita rappresenta un momento cruciale per i viola, che dovranno recuperare nel match di ritorno, previsto per giovedì prossimo al Franchi, se vogliono continuare a sperare di avanzare ai quarti di finale.
La squadra, guidata da Raffaele Palladino, ha dimostrato di avere il potenziale per competere, ma ha anche mostrato fragilità che saranno fondamentali da affrontare nella prossima sfida. Palladino ha scelto un modulo audace, un 3-5-1-1, con Moreno e Richardson in campo dal primo minuto, mentre Pongracic e Cataldi sono rimasti in panchina. Questa scelta ha sorpreso molti, ma il tecnico ha cercato di dare una nuova freschezza alla formazione.
Un primo tempo emozionante
Il primo tempo è stato un turbinio di emozioni, con ben cinque gol segnati, di cui uno annullato. I viola hanno avuto un avvio da incubo; i greci hanno segnato due reti nei primi diciotto minuti di gioco:
- Swiderski ha aperto le marcature al 5′ con un pallonetto sorprendente.
- Al 18′, il portiere Terracciano ha commesso un errore su un tiro debole di Djuricic, permettendo a Maksimovic di raddoppiare.
Tuttavia, la reazione della Fiorentina è stata immediata e vigorosa. Solo due minuti dopo, al 20′, Mandragora ha servito Gosens, il quale ha messo in mezzo un cross preciso che Beltran ha trasformato in gol con un colpo di testa. Questo gol ha riacceso le speranze dei tifosi viola. Al 23′, Fagioli ha trovato il gol del pareggio con un tiro potente che ha lasciato il portiere Dragowski senza risposta.
Verso la fine del primo tempo, la Fiorentina ha sfiorato il sorpasso: un tiro di Moreno, favorito da un rimpallo in area, è stato annullato dal VAR per un fuorigioco di Comuzzo. Questo episodio ha lasciato un segno, ma i viola sono andati all’intervallo con la consapevolezza che la partita era ancora in bilico.
Difficoltà nel secondo tempo
Il secondo tempo ha visto un inizio drammatico per la Fiorentina, che ha subito il terzo gol al 54′ ad opera di Tete. Ancora una volta, la squadra di Palladino ha mostrato difficoltà nel costruire gioco e nella fase difensiva. Djuricic ha servito Tete, che ha colpito dal limite dell’area, battendo nuovamente Terracciano.
Palladino ha cercato di apportare modifiche per dare nuova linfa al centrocampo, sostituendo Richardson con Cataldi al 58′. Tuttavia, la Fiorentina ha faticato a mantenere il possesso e a creare occasioni, trovandosi spesso in difficoltà contro le rapide ripartenze del Panathinaikos. Le sostituzioni di Palladino, che ha inserito Parisi e Gudmundsson per Fagioli e Beltran, non hanno dato i frutti sperati.
Verso il match di ritorno
Nel finale, il Panathinaikos ha avuto l’opportunità di allargare il divario, ma Terracciano ha compiuto un intervento provvidenziale deviando un tiro di Djuricic sul palo. Questo ha mantenuto viva la speranza per i viola, ma la prestazione globale non è stata all’altezza delle aspettative.
Guardando avanti, la Fiorentina dovrà riflettere sulle fragilità emerse durante la partita e prepararsi al meglio per la gara di ritorno. L’atmosfera al Franchi, con i tifosi che sosterranno la squadra, potrebbe fare la differenza. Kean e compagni sono chiamati a una prova di carattere e determinazione per cercare di ribaltare il risultato e continuare il loro cammino in Europa.
Il match di ritorno rappresenterà una vera e propria prova di maturità per la Fiorentina, che dovrà mostrare un volto diverso da quello visto ad Atene. Con la giusta mentalità e un gioco più incisivo, i viola possono ancora sperare di scrivere una pagina importante nella loro storia europea.