Quante volte avete sentito dire che “l’età è solo un numero”? Questi bodybuilder vi faranno capire che questa frase è la pura verità
A 70 o 80 anni si sa, in molti decidono di dedicarsi alla cura di eventuali nipoti o a trascorrere la propria vita in tranquillità, lontani dallo stress e, perché no, traferendosi in montagna per sfruttare l’aria più pulita. Questi bodybuilder che vi stiamo per presentare, però, hanno fatto tutto il contrario. Passione, voglia di mettersi in gioco e di non ritirarsi gli hanno permesso, infatti, di continuare a proseguire nel bodybuilding e di fare gare e allenamenti decisamente faticosi. Vediamo di chi stiamo parlando.
Pensa a praticare lo stesso sport per 74 anni, mantenendo intatta la passione. Jim Arrington, 91 anni, è il più anziano bodybuilder di sempre. Dal 2015, a 83 anni, ha conquistato il Guinness World Record proprio per questo motivo. Non solo continua ad allenarsi tre volte a settimana, ma partecipa anche alle competizioni, inclusa la sua recente partecipazione al Campionato mondiale Master IFBB del 2023. Un bisnonno di nove pronipoti, Jim dimostra che l’età è solo un numero quando si tratta di perseguire la propria passione.
Jim Arrington non è nato forte e in completa salute. Alla nascita, prematuro, pesava solo due chili e mezzo. Durante l’infanzia ha affrontato l’asma e una salute precaria. Tuttavia, l’allenamento ha cambiato il corso della sua vita. Ha dichiarato che gli ha permesso di vivere più a lungo, di compiere imprese che molti suoi coetanei non possono fare e di sostenere sua moglie, purtroppo colpita da demenza. Un esempio di come la determinazione possa trasformare le sfide in opportunità.
“Ho deciso di sfidare la mia debolezza“, ha raccontato Jim, “volevo diventare un supereroe“. Il suo amore per l’allenamento ha preso il via a 15 anni. Mentre gli amici leggevano fumetti nei negozi, lui rimase affascinato da una rivista con uomini muscolosi. Senza pesi a disposizione, ha iniziato ad allenarsi con le sfere di acciaio da un chilo e mezzo ciascuna di suo padre, seguendo le istruzioni di un libro acquistato. In pochi mesi è passato da meno di 50 kg a 60.
Ha iniziato ad allenarsi nel 1947 e a competere negli anni ’50, cercando inizialmente il titolo di Mr. America. Da allora, ha partecipato a oltre 70 competizioni, accumulando numerosi riconoscimenti. La sua ultima vittoria è stata nella categoria over 80 ai campionati della IFBB Professional League a Reno, in Nevada, ottenendo anche il terzo posto nella divisione maschile over 70. Sorprendentemente, persino Men’s Health, la rinomata rivista di fitness, ha deciso di pubblicare le sue foto senza veli.
Nel corso del tempo, la dieta e gli allenamenti di Jim Arrington hanno naturalmente subito delle modifiche. A 30 anni, seguendo i consigli di Paul Anderson, ha trascorso circa 30 giorni bevendo due litri di latte e consumando un chilo di carne e mezzo di ricotta. Attualmente, la sua dieta è basata su pochi carboidrati, principalmente provenienti dalle patate dolci, e una grande quantità di funghi, oltre a un generoso apporto di olio d’oliva. Per quanto riguarda l’allenamento, ha una routine ben definita, dedicando il lunedì alle gambe, il mercoledì alla parte centrale del corpo (compresi gli addominali) e il venerdì alle spalle e alle braccia.
Determinare l’età di Ernestine Shepherd è un compito arduo, non solo per il dovuto rispetto nei confronti di una signora, ma anche perché la sua muscolatura e energia sfidano ogni legge temporale. Gli 85 anni che rivendica sui social sono sorprendenti. Le sue immagini, da vedere per credere, narrano un racconto completamente diverso.
Shepherd è nata negli anni ’30 e si differenzia dai suoi coetanei poiché, 28 anni fa, all’età di 56 anni, ha deciso di inaugurare la sua seconda vita. La svolta avvenne un giorno mentre faceva shopping, e una prova costume rivelò che non era in forma come pensava. Decise così di iscriversi a un corso di fitness per perdere peso e ritrovare la forma. Fu la sorella, Mildred, a consigliarle di cimentarsi nel bodybuilding. “Mia sorella è stata determinante nel farmi iniziare a sollevare pesi e diventare una bodybuilder”, ha ammesso in un’intervista.
Quando, nel 1992, Mildred morì a causa di un aneurisma cerebrale, Ernestine si impegnò a onorare la sua memoria intensificando il suo impegno per la salute attraverso l’allenamento e aiutando gli altri a fare altrettanto. “All’inizio ero semplicemente arrabbiata per la sua morte. Ma mi sono ripresa e mi sono detta che avrei continuato ad allenarmi tre giorni a settimana“. A questo punto, decise di investire in un personal trainer. “È stato il mio allenatore, l’ex Mr. Universo Yohnnie Shambourger, a portare la trasformazione“.
L’allenamento con Shambourger ha catapultato Ernestine nella sua prima competizione di bodybuilding, nella quale ha trionfato. La notizia ha fatto il giro del mondo e ha attirato l’attenzione del Guinness dei primati. “Volevano verificare se fossi davvero la bodybuilder agonistica femminile più anziana del mondo“, ha raccontato con un sorriso. Il primato le è stato ufficialmente assegnato nel 2010. Undici anni dopo, Ernestine Shepherd continua a raccogliere premi e raggiungere traguardi, mantenendo viva la sua fama grazie alla dedizione nell’allenamento e alla capacità di stupire. Persino Beyoncé si è inchinata al suo mito e l’anno scorso l’ha inclusa nel video di “Black is King”. Nel frattempo, per gli americani, è diventata la “nonna con gli addominali“.
Shepherd, come forma di allenamento, corre ogni mattina per circa 5 km e pratica sollevamento pesi tre volte a settimana. Nel frattempo, segue una dieta bilanciata con proteine magre e carboidrati complessi e integrali, consumando circa 120 grammi di proteine magre ogni giorno. Ha eliminato la carne rossa, i carboidrati trasformati, cibi industriali, dolci e altri alimenti spazzatura. Si concede 7 piccoli pasti al giorno, con il prezioso aiuto del marito Collin nella preparazione.
Oltre ai muscoli, Shepherd è assolutamente convinta del fatto che questi cambiamenti nello stile di vita l’abbiano aiutata a liberarsi da diverse malattie che continuavano a colpirla. “Un tempo soffrivo di pressione alta, attacchi di panico, reflusso acido. Dopo aver iniziato ad allenarmi, è cambiato tutto per me. Niente più medicine per la pressione alta. Niente più attacchi di panico. Niente più reflusso. L’esercizio fisico non è un lavoro. È una cura. Ed è una gioia“.
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