Luigi Dall’Igna, direttore generale di Ducati Corse, si trova in una posizione privilegiata, testimone di un’epoca d’oro per il marchio motociclistico italiano. Con una reputazione consolidata per prestazioni e innovazione, Ducati sta vivendo un periodo di trionfi che sembra non avere fine. L’occasione per riflettere su questi successi è stata la festa organizzata a Bologna, presso il Palazzo dei Congressi, il 3 dicembre. Qui, Dall’Igna ha tracciato un bilancio di una stagione straordinaria, rivelando un entusiasmo contagioso per i risultati ottenuti.
“È stata una stagione strepitosa, andata oltre le più rosee aspettative”, ha dichiarato Dall’Igna, visibilmente soddisfatto. “Pensavo che fosse difficile fare meglio del 2023 e invece ci siamo riusciti”. Le parole del direttore generale risuonano come un eco di trionfo, e il suo sguardo si sofferma sui numeri impressionanti che la Ducati ha accumulato nel 2024. I successi non si limitano solo a una o due categorie, ma abbracciano tutte le competizioni in cui la casa bolognese è coinvolta.
Superbike: Dall’Igna ha evidenziato il predominio di Ducati tra i costruttori, sebbene il titolo piloti sia sfuggito di poco. Alvaro Bautista ha vissuto una stagione altalenante, alternando prestazioni di alto livello a momenti di difficoltà. Tuttavia, il giovane Nicolò Bulega ha dimostrato il suo talento, arrivando a giocarsi il titolo fino all’ultimo round. “Ha fatto una stagione strepitosa, si è giocato il titolo fino al round finale”, ha rimarcato Dall’Igna, mettendo in evidenza il potenziale di Bulega come futuro campione.
Trionfi negli Stati Uniti e in Giappone: Un altro punto saliente della stagione è stato il trionfo in Superbike negli Stati Uniti e le tre vittorie nel campionato giapponese, un risultato mai ottenuto prima da Ducati. “Mi ha fatto piacere vincere anche il titolo Superbike negli Stati Uniti. E sono fiero delle tre vittorie nel campionato giapponese Superbike: è la prima volta che ci riesce”, ha aggiunto Dall’Igna con un sorriso di soddisfazione.
Dominio in MotoGP: Dall’Igna ha sottolineato come Ducati abbia monopolizzato il podio in 14 occasioni, un risultato che testimonia la superiorità tecnica e strategica del marchio. “Se ripenso all’emozione per la prima tripletta a Valencia… Un podio speciale in modo particolare? No, direi che tutti sono stati unici a modo loro”, ha dichiarato, evidenziando l’importanza di ogni singolo trionfo.
Nonostante i trionfi, Dall’Igna ha toccato anche temi controversi, come le polemiche legate al regolamento del Mondiale Superbike e al dominio di BMW. “Il dominio di un costruttore dotato di super concessioni non era previsto. Ci può essere qualche ragionamento da fare per ritrovare la filosofia originale”, ha detto, sottolineando la necessità di una riflessione su come mantenere l’equità nelle competizioni.
Dall’Igna ha concluso il suo discorso con una nota di orgoglio, affermando che oltre alla velocità, Ducati ha dimostrato di avere una forte componente sportiva, permettendo ai suoi piloti di competere alla pari senza interferenze e giochi di squadra. “Ducati ha messo in mostra tutta la sua sportività. Ha permesso ai suoi piloti di giocarsi la vittoria senza interferire con giochi di squadra”, ha affermato, sottolineando l’importanza di una competizione sana e leale.
In conclusione, i successi di Ducati, sotto la guida di Dall’Igna, non sono solo una questione di numeri, ma rappresentano un vero e proprio trionfo di passione, innovazione e sportività. Questi valori continuano a caratterizzare il marchio italiano nel panorama motociclistico mondiale, promettendo un futuro luminoso per la casa bolognese.
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