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Feyenoord trionfa e dedica la vittoria a Maignan: Milan ko in Champions League

Il Milan esce sconfitto dal De Kuip di Rotterdam nella gara d’andata dei playoff di Champions League contro il Feyenoord, con un punteggio di 1-0. Questa sconfitta brucia, non solo per il risultato, ma anche per la prestazione complessiva della squadra rossonera, che ha deluso le aspettative di tifosi e addetti ai lavori. I belgi, solidi e intraprendenti, hanno meritato la vittoria, sfruttando al meglio le occasioni a loro disposizione.

il primo tempo: un avvio difficile

Già nei primi minuti di gioco, il Milan sembra soffrire sotto il peso della pressione. Dopo appena 3 minuti, il Feyenoord trova il gol del vantaggio grazie a un tiro rasoterra di Paixao, che sorprende il portiere Mike Maignan sul primo palo. La papera del portiere francese, che in passato ha dimostrato una solidità impressionante, è stata amplificata dal terreno di gioco scivoloso a causa della pioggia battente. Tuttavia, la prestazione di Maignan non può essere giustificata interamente dalle condizioni meteo.

Il Milan, schierato con un attacco di grande qualità composto da Rafael Leao, Joao Felix, Gimenez e Pulisic, non riesce a trovare la giusta intesa. Sin dalle prime battute, è evidente che la squadra fatica a costruire azioni pericolose. Gli uomini di Conceiçao, che aveva sottolineato l’importanza di un approccio aggressivo e concentrato, vedono i loro piani svanire in un primo tempo dominato dal Feyenoord.

la reazione del milan

Leao, in particolare, sembra essere in difficoltà. Un problema alla caviglia lo costringe a ricorrere a un antidolorifico durante il match, limitando il suo impatto sulla partita. Il portoghese, lanciato a rete, viene recuperato in extremis da Read, mentre il Feyenoord continua a rendersi pericoloso, con Paixao che sfiora il raddoppio colpendo la traversa con un tiro da fuori area.

Il Milan riesce a alzare un po’ il baricentro nella seconda parte del primo tempo, mostrando un pizzico di intraprendenza in più, ma le azioni non si traducono in vere occasioni da gol. La sensazione è che la squadra belga abbia una marcia in più, non solo dal punto di vista atletico, ma anche per quanto riguarda il carisma e la determinazione.

la ripresa e le speranze del milan

Nella ripresa, il tecnico Conceiçao non apporta modifiche alla formazione, sperando che i discorsi nello spogliatoio possano energizzare i suoi giocatori. Tuttavia, il copione rimane invariato, con il Milan incapace di creare vere opportunità. Pulisic, meno incisivo rispetto ad altre occasioni, viene sostituito da Chukwueze, ma anche il subentrante non riesce a fare la differenza. Paixao continua a essere il protagonista indiscusso della partita, mettendo a segno giocate pericolose e mostrando una condizione atletica invidiabile.

Joao Felix e Gimenez, i due attaccanti che dovrebbero garantire la qualità necessaria per ribaltare la situazione, non riescono a trovare il ritmo giusto. Felix fatica a trovare la sua posizione ideale in campo, mentre Gimenez sembra risentire dell’atmosfera del De Kuip, un ambiente che conosce bene ma che oggi sembra condizionarlo. Quando il messicano lascia il campo per fare spazio ad Abraham, il pubblico lo applaude calorosamente, dimostrando affetto e riconoscenza.

L’unica azione realmente pericolosa del Milan si registra a due minuti dalla fine, quando Joao Felix tenta un tiro insidioso, ma è troppo tardi per pensare a un pareggio. Il Feyenoord mantiene il controllo della partita, non concedendo nulla agli avversari e dimostrando una solidità difensiva impressionante.

Con questa sconfitta, la strada per il Milan si complica ulteriormente. La squadra rossonera deve ora affrontare il ritorno a San Siro, dove martedì prossimo avrà un solo risultato utile per sperare di accedere agli ottavi di finale della Champions League. L’attesa è palpabile, e i tifosi si chiedono se il Milan riuscirà a ritrovare la giusta determinazione e il giusto gioco per ribaltare il risultato. La partita di ritorno rappresenta un crocevia fondamentale per la stagione della squadra, che dovrà dimostrare di avere gli attributi per affrontare una competizione così prestigiosa. Le aspettative sono alte, ma i segnali emersi dalla partita di andata sono motivo di preoccupazione.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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