L’andata dei playoff di Champions League ha riservato al Milan una sconfitta inaspettata, con un punteggio di 1-0 contro il Feyenoord. La partita, disputata al De Kuip, ha visto i padroni di casa dominare gran parte dell’incontro, mentre i rossoneri, schierando un attacco di grande talento con Leao, Joao Felix, Gimenez e Pulisic, hanno deluso le aspettative. L’approccio timido e poco incisivo del Milan è stato evidenziato anche dal tecnico del Feyenoord, Sergio Conceiçao, prima della gara.
Un avvio drammatico per il Milan
Il match è iniziato in modo scioccante per il Milan, che è andato subito sotto nel punteggio. Solo 3 minuti dopo il fischio d’inizio, il Feyenoord ha segnato il gol del vantaggio grazie a un tiro rasoterra di Gustavo Paixao, che ha sorpreso il portiere rossonero Mike Maignan. La palla, influenzata dal terreno scivoloso per la pioggia, è finita nel primo palo, creando confusione nella difesa del Milan. Maignan, noto per la sua solidità, ha mostrato un’imprecisione inaspettata, influenzando il morale della squadra.
Dopo il gol, il Feyenoord ha preso il controllo del gioco, mentre il Milan faticava a rispondere con la giusta intensità. Conceiçao ha evidenziato la mancanza di aggressività nei contrasti e le incomprensioni tra i giocatori in fase offensiva. Rafael Leao, uno dei giocatori più attesi, ha avuto difficoltà a trovare il ritmo, anche a causa di una distorsione alla caviglia che lo ha costretto a prendere antidolorifici a metà primo tempo.
Il Feyenoord continua a creare pericoli
Il Feyenoord ha continuato a mettere in difficoltà il Milan, con Paixao che si è dimostrato un autentico incubo per la retroguardia rossonera. La sua velocità e capacità di dribbling hanno creato costanti problemi ai difensori. Al 40′, Paixao ha sfiorato il raddoppio colpendo la traversa con un potente tiro da fuori area. Nel finale di primo tempo, il Milan ha tentato di reagire, ma ha sprecato una clamorosa opportunità con Leao, bloccato da un grande intervento del difensore avversario Read.
Un secondo tempo senza risultati tangibili
Nel secondo tempo, il Milan ha cercato di alzare il baricentro e imporre il proprio gioco, ma senza risultati tangibili. Conceiçao ha mantenuto la stessa formazione, sperando in una reazione d’orgoglio. Tuttavia, il copione non è cambiato: il Feyenoord ha continuato a dominare, con Paixao che rimaneva l’unico protagonista in campo.
La situazione per il Milan si è complicata ulteriormente quando Pulisic, poco incisivo, è stato sostituito da Chukwueze, ma anche questa mossa non ha portato i risultati sperati. Joao Felix e Gimenez, che avrebbero dovuto essere i principali terminali offensivi, sono rimasti in ombra. Felix ha faticato a trovare la posizione giusta, mentre Gimenez sembrava risentire dell’atmosfera del De Kuip, dove ha giocato in passato.
Con l’entrata di Abraham e Camarda, il Milan ha cercato di cambiare le sorti del match, ma la solida difesa del Feyenoord ha concesso poco o nulla, mantenendo il vantaggio fino al fischio finale.
L’atteggiamento del Milan, la mancanza di grinta e la difficoltà a costruire gioco evidenziano le problematiche che la squadra deve affrontare in questa fase della stagione. Con solo due minuti rimanenti, Joao Felix ha finalmente trovato l’occasione per calciare in porta, ma il suo tentativo è stato facilmente neutralizzato dalla difesa avversaria.
Ora, con la gara di ritorno in programma martedì prossimo a San Siro, i rossoneri dovranno necessariamente trovare un modo per ribaltare la situazione. Un solo risultato è utile per sperare di avanzare agli ottavi di finale di Champions League: una vittoria convincente. Sarà fondamentale che il Milan riesca a ritrovare la propria identità e il giusto approccio, affinché il sogno europeo non finisca prematuramente. La pressione è alta, e i tifosi si aspettano una reazione decisa da parte della squadra.