Dopo l’euforia dei successi ottenuti a Austin e Città del Messico, la Ferrari si è ritrovata a fronteggiare una realtà più complessa a Interlagos. Charles Leclerc, con un quinto posto, ha cercato di salvare un weekend altrimenti difficile, caratterizzato da una serie di problematiche tecniche e strategiche che hanno influenzato la performance della SF-24. Il compagno di squadra, Carlos Sainz, è stato meno fortunato, vedendo compromessi sia la qualifica che la gara a causa di incidenti che lo hanno portato contro le barriere. Questo scenario ha messo in evidenza una fragilità della Ferrari in condizioni particolari, quelle del Gran Premio del Brasile, dove la gestione degli pneumatici è stata la chiave di tutto.
Difficoltà già viste: un problema di temperatura
La Ferrari ha incontrato difficoltà simili a quelle già viste nel Gran Premio del Canada all’inizio di giugno. In entrambe le occasioni, il problema principale è stato portare in temperatura gli pneumatici, in particolare quelli da bagnato. A Interlagos, le condizioni meteo hanno giocato un ruolo cruciale, con la pioggia che ha reso la pista scivolosa e difficile da gestire. Le qualifiche hanno mostrato fin da subito le difficoltà delle Rosse, con Leclerc e Sainz costretti a fare run più lunghi per “accendere” le gomme. Questo ha causato un ritardo nella competitività della vettura, che si è tradotto in una posizione di svantaggio rispetto ai concorrenti.
Una gara in salita: la sfida della temperatura
Durante la gara, la situazione non è migliorata. Le numerose ripartenze hanno esposto Leclerc agli attacchi degli avversari, mentre era impegnato a scaldare gli pneumatici. Ci sono voluti oltre dieci giri per raggiungere la temperatura ideale, punto in cui la SF-24 ha mostrato un potenziale allineato con i rivali. Tuttavia, le interruzioni continue hanno vanificato gli sforzi del pilota monegasco. Il commento di Leclerc a Sky Sport ha sintetizzato bene la situazione: “In condizioni di pista fredda ci manca qualcosa – guidare era difficile e il passo semplicemente non c’era”. Questo pone un problema strategico per il team, che deve trovare soluzioni per migliorare la gestione delle gomme in condizioni di pista fredda.
Aspetti positivi: limitare i danni
Nonostante le difficoltà, ci sono anche aspetti positivi per la Ferrari. Al via della gara, con Oscar Piastri e Lando Norris davanti, il GP del Brasile poteva rappresentare una seria battuta d’arresto nella corsa per il mondiale costruttori. Fortunatamente per il Cavallino, i piloti della McLaren hanno commesso diversi errori, permettendo alla Ferrari di limitare i danni a soli 8 punti di svantaggio rispetto ai rivali inglesi, considerando anche la Sprint. Questo risultato è stato accolto con un certo sollievo, specialmente se si considera che, con pista asciutta, il passo di Leclerc e Sainz nella mini gara del sabato difficilmente avrebbe consentito loro di lottare per la vittoria del GP.
Prossima sfida: Las Vegas
Ora l’attenzione si sposta sulla prossima tappa del campionato a Las Vegas. La pista americana, nuova nel calendario, presenta caratteristiche che potrebbero favorire la SF-24, simili a quelle di Baku, dove la Ferrari ha mostrato buone prestazioni. Tuttavia, un fattore cruciale sarà nuovamente la gestione delle temperature, poiché il GP si svolgerà di notte e le temperature potrebbero avvicinarsi ai 10 gradi. Scaldare gli pneumatici sarà ancora una volta un elemento determinante per il successo della squadra di Maranello.
Obiettivi futuri: dimostrare il potenziale
In vista di Las Vegas, il team dovrà lavorare intensamente per risolvere questi problemi e capitalizzare sulle caratteristiche favorevoli della pista. L’obiettivo è chiaro: continuare a lottare per il mondiale costruttori e dimostrare che quanto visto a Interlagos è stato solo un momento di difficoltà temporaneo. La Ferrari ha il potenziale per tornare a competere ai massimi livelli, ma dovrà affrontare con attenzione le sfide tecniche che si presenteranno nelle ultime gare della stagione.
