In vista del Gran Premio di Città del Messico, la tensione nel mondo della Formula 1 è palpabile. La Ferrari, fresca di una doppietta entusiasmante nel Gran Premio degli Stati Uniti, è determinata a replicare il successo sul circuito messicano. Mentre il team di Maranello si prepara a scendere in pista, l’attenzione si concentra anche sulle polemiche che hanno coinvolto Max Verstappen e Lando Norris, protagonisti di uno scontro verbale dopo il tumultuoso finale di gara ad Austin.
Le dinamiche tra Verstappen e Norris si sono complicate ulteriormente dopo che il pilota inglese ha ricevuto una penalità per un sorpasso considerato irregolare ai danni dell’olandese. Le manovre in Curva 1 alla partenza e in Curva 12 nei giri finali sono state oggetto di accese discussioni. Norris ha accusato Verstappen di averlo spinto fuori pista in entrambe le situazioni, alimentando una rivalità che già da tempo tiene banco nel paddock.
Il team principal della McLaren, Andrea Stella, ha difeso il suo pilota, sostenendo che non c’era bisogno di restituire la posizione a Verstappen, poiché si aspettava una penalizzazione per il campione del mondo. Questa interpretazione dei fatti ha trovato eco anche nei vertici della scuderia britannica, che si sono schierati a sostegno di Norris, criticando le azioni di Verstappen.
Dal canto suo, Max Verstappen non ha tardato a replicare, minimizzando le accuse e sottolineando la natura competitiva e aggressiva delle gare di Formula 1. Il tre volte campione del mondo ha chiarito che non ci sono stati contatti in Curva 1 e che le sue manovre erano perfettamente legittime. Ha inoltre evidenziato come la configurazione della curva permetta diverse traiettorie, difendendo la sua scelta di andare largo e rimarcando l’assenza di irregolarità nel suo comportamento in pista.
Mentre la polemica tra Verstappen e Norris infiamma gli animi, la Ferrari si prepara a giocare un ruolo decisivo nella corsa al titolo mondiale. Con solo cinque Gran Premi rimasti, la scuderia italiana punta a consolidarsi nel campionato costruttori, mentre la Red Bull, pur avendo un vantaggio significativo, non può permettersi errori.
Il Gran Premio di Città del Messico presenta un ulteriore elemento di interesse: la seconda sessione di prove libere sarà dedicata a test specifici degli pneumatici Pirelli per il 2025. Questo test, che occuperà 90 minuti del venerdì, vedrà i piloti impegnati con mescole più morbide (C4, C5 e C6) e prevede l’uso di gomme prototipo oltre a quelle standard del weekend di gara. Questa decisione, presa in collaborazione con il costruttore milanese, mira a garantire un miglioramento continuo delle prestazioni degli pneumatici, elemento cruciale per le strategie di gara.
L’evento messicano non sarà quindi solo una battaglia per la vittoria, ma anche un’opportunità per le squadre di raccogliere dati preziosi in vista della prossima stagione. La sessione di test rappresenta una sfida aggiuntiva per i team, che dovranno bilanciare l’esigenza di competere al massimo delle proprie capacità con quella di contribuire allo sviluppo tecnico.
In questo contesto, la Ferrari potrebbe sfruttare l’occasione per affinare ulteriormente la propria competitività, cercando di mettere pressione sia alla Red Bull che alla McLaren. Con un Charles Leclerc in grande forma e un Carlos Sainz sempre più a suo agio con la monoposto, il team di Maranello sogna un altro successo, che confermerebbe la rinascita della rossa in questa fase cruciale del campionato.
Il Gran Premio del Messico promette dunque uno spettacolo avvincente, con le dinamiche del mondiale ancora aperte e la possibilità per nuovi colpi di scena. La sfida è lanciata, e i protagonisti sono pronti a dare il massimo su uno dei circuiti più affascinanti e impegnativi del calendario di Formula 1.
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