Continua la serie di sfortunati eventi per il monegasco. In Brasile Leclerc ha vissuto un weekend da incubo.
La stagione di Charles Leclerc in Formula 1 può essere definita con una parola chiara e concisa: sfortuna. Sia chiaro, le prestazioni negative e, in generale, l’annata deludente del monegasco non sono di certo riconducibili soltanto ad un fato avverso. Ci sono stati tanti errori da parte sua e del team, ma ciò che emerge sempre di più è che la Ferrari, e di conseguenza i suoi piloti, affrontino ogni Gran Premio in balia degli eventi, subendoli passivamente e cercando di reagire senza una vera e propria strategia.
E se le ultime due gare, prima negli Stati Uniti e poi in Messico, avevano dato segnali incoraggianti con due terzi posti prima di Sainz e poi di Leclerc, quello del Brasile è stato un weekend disastroso. Alle porte di Maranello ha bussato un nuovo nemico, che quest’anno non si era ancora presentato, o meglio, aveva solo fatto ritardo: l’affidabilità.
Ad Interlagos Carlos Sainz ha chiuso la gara al sesto posto e Leclerc non ha mai preso parte al Gran Premio. Il monegasco è andato a muro durante il giro di formazione, lasciando a bocca asciutta il team.
Ferrari, cosa è successo in Brasile?
Charles Leclerc ha vissuto un weekend da incubo in Brasile, ma qual è stata la causa del suo incidente? Da Maranello non hanno fatto trapelare nulla, se non il racconto dell’episodio. a quanto pare Charles Leclerc ha visto accendersi tutte le spie del volante, perchè il sistema di autoprotezione aveva rilevato un guasto e aveva spento tutto. Un dato che, per certi aspetti, può essere visto anche in modo positivo: senza questo intervento oggi staremmo parlando di un motore rotto.
Ciò che preoccupa, però, sono anche i problemi di affidabilità che ha accusato Carlos Sainz con la frizione della sua monoposto. “Una delle palette diventava appiccicosa”, ha dichiarato lo spagnolo al termine della gara.
Tra problemi al motore e guasti alla frizione, Ferrari deve lavorare sodo in vista degli ultimi due Gran Premi della stagione, dove sta ancora lottando per la conquista del secondo posto della classifica costruttori. E se due gare fa a Maranello erano sorprendentemente contenti, dopo il Brasile gli uomini in rosso tornano a casa con qualche paura in più, soprattutto per il 2024.
