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Ferrari inarrestabile: la Rossa punta alla vittoria globale

La vittoria di Carlos Sainz nel Gran Premio del Messico rappresenta un capitolo straordinario nella storia recente della Ferrari. Prima di questo trionfo, l’ultima volta che la Scuderia di Maranello aveva conquistato la vittoria su questo specifico circuito risale al 1990, quando Alain Prost battagliava contro Ayrton Senna. Da allora, il circuito Hermanos Rodriguez è stato dominato da Mercedes e Red Bull, con il pilota Max Verstappen che ha vinto cinque edizioni, di cui una tripletta negli anni 2021, 2022 e 2023. Questa pista, situata a 2.240 metri di altitudine, è nota per il suo esigente layout che premia l’efficienza telaistica, motoristica e aerodinamica delle vetture.

La rinascita della Ferrari

La Ferrari, con il suo modello SF-24, ha dimostrato di essere la vettura da battere, consolidando i progressi evidenti già dalle ultime gare a partire da Spa. Questo successo non è stato un colpo di fortuna, ma il risultato di un lavoro metodico e di un miglioramento continuo. Carlos Sainz ha mostrato un ritmo invidiabile, gestendo con maestria la gara sia con le gomme medie che con le dure. Ha superato Verstappen con facilità e, una volta in testa, ha imposto il suo ritmo, non lasciando alcun margine di recupero agli avversari, tra cui Lando Norris su McLaren.

Il contributo di Charles Leclerc

Nonostante Charles Leclerc abbia dovuto cedere il secondo posto a Norris negli ultimi giri a causa del surriscaldamento delle gomme, la sua capacità di raggiungere il podio è un ulteriore segnale della competitività attuale della Ferrari. Questo successo collettivo è frutto anche della guida impeccabile di Leclerc e Sainz, che hanno saputo evitare errori e massimizzare ogni opportunità in pista. La Ferrari ha recentemente superato la Red Bull nella classifica costruttori, accumulando un vantaggio significativo sulla McLaren.

Il ruolo di Frederic Vasseur

Il cambiamento di rotta è attribuibile in gran parte al team principal Frederic Vasseur, il cui arrivo ha segnato una svolta nelle strategie e operazioni di gara della squadra. La gestione delle gare è stata migliorata, esponendo le debolezze degli avversari e sfruttando al meglio le potenzialità della SF-24. Il contributo di Loic Serra, ex Mercedes, ha portato nuova linfa al gruppo tecnico, che ha saputo reagire dopo un periodo difficile a metà stagione, durante il quale Leclerc aveva perso il contatto con la possibilità di vincere il mondiale piloti.

Innovazioni tecniche e strategie vincenti

Il progresso della Ferrari è stato possibile anche grazie a innovazioni tecniche, come una possibile ala anteriore più flessibile che migliora l’efficienza in rettilineo. Tali sviluppi, spesso poco visibili, hanno giocato un ruolo cruciale nel ripristinare la stabilità e il bilanciamento della vettura, eliminando i problemi di instabilità che compromettevano le prestazioni. Attualmente, la Ferrari ha dimostrato di poter competere su ogni tracciato. Il commento di Vasseur è eloquente: «La nostra macchina ormai va forte su ogni tracciato».

Prospettive future

Con il Gran Premio del Brasile all’orizzonte, la Ferrari potrebbe replicare le performance viste ad Austin e in Messico. Le curve impegnative di Interlagos non rappresentano più un problema per la SF-24, e la power unit si è rivelata affidabile e potente. C’è fiducia che Leclerc o Sainz possano ripetere l’impresa di Sebastian Vettel, che vinse con la Ferrari nel 2017. Guardando oltre, il Gran Premio di Las Vegas e il Qatar, sebbene presentino sfide uniche, non sembrano più inaccessibili per la Rossa. La gara di Abu Dhabi, dove la Ferrari non ha mai trionfato, rappresenta un’ulteriore occasione per scrivere una nuova pagina di successi. La determinazione della squadra e la capacità di adattamento alle diverse condizioni di gara fanno sì che nulla sia più proibito per la Ferrari. Restano quattro gare e la possibilità di vincere il mondiale costruttori, un obiettivo che manca dal 2008, sembra sempre più concreta.

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