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Ferrari domina la gara: Leclerc vince in grande stile, Sainz secondo

Un trionfo rosso ad Austin

Il Gran Premio degli Stati Uniti sul Circuit of the Americas di Austin, Texas, ha offerto una gara straordinaria che ha visto le Ferrari brillare come non mai. Charles Leclerc ha conquistato una vittoria magistrale, la sua ottava in carriera, segnando il terzo successo del 2024 e eguagliando il primato personale del 2022. Questo trionfo rappresenta il 247° per la Scuderia di Maranello nella storia della Formula 1. Al suo fianco sul podio, Carlos Sainz ha completato una doppietta da sogno, l’87ª nella storia della Ferrari. Entrambi i piloti hanno dimostrato una guida eccezionale, ma è stata anche la strategia impeccabile del muretto di Maranello a fare la differenza.

Una gara combattuta sin dal semaforo verde

Il semaforo verde ha dato inizio a una gara che si è rivelata subito combattuta. Lando Norris, partito rapidamente, ha commesso un errore cruciale anticipando la frenata e lasciando spazio a Max Verstappen. Quest’ultimo non ha esitato a infilarsi, ma l’errore di Norris ha consentito a Leclerc di approfittare della situazione, prendendo la testa della corsa con un sorpasso decisivo. La Ferrari del monegasco ha mantenuto il comando anche dopo l’ingresso della Safety Car, causato dall’uscita di pista e il conseguente ritiro di Lewis Hamilton al terzo giro. Un weekend da dimenticare per il pilota britannico, che aveva sperato in una rimonta dalla diciassettesima posizione in griglia.

Strategie vincenti e pit stop decisivi

Le soste ai box hanno iniziato a movimentare la gara intorno al 19° giro, e in quel frangente Leclerc ha dimostrato una gestione impeccabile, mantenendo un ritmo inarrivabile per chiunque, Verstappen compreso. Sainz, intanto, ha eseguito un undercut su Verstappen fermandosi al 22° giro, riuscendo a guadagnare una posizione grazie a una sosta rapida e a un ritmo impressionante con le gomme dure. Quando Verstappen si è fermato al 26° giro, si è ritrovato dietro a Sainz, con un distacco di due secondi dallo spagnolo.

Ferrari al comando e penalità decisive

Leclerc ha effettuato il suo pit stop al giro successivo, montando gomme dure per mantenere la leadership una volta che le McLaren di Norris e Piastri sono rientrate ai box nei giri 31 e 33. Da quel momento, la Ferrari ha gestito il vantaggio con sicurezza. Con le Ferrari saldamente in testa, l’unico obiettivo di Norris era quello di superare Verstappen. Nonostante una rimonta determinata, il britannico è stato penalizzato di 5 secondi per un sorpasso giudicato scorretto, vanificando così il suo piazzamento.

Sfide e sorprese nel finale di gara

Verstappen, sulla sua Red Bull, ha lottato con problemi di aderenza e frenata per gran parte della gara, esprimendo frustrazione via radio. Il sorpasso di Norris è arrivato al 52° giro, ma la penalità ha complicato ulteriormente la situazione, facendo aumentare il vantaggio di Verstappen a 56 punti nella classifica mondiale. Ora, con una gara in meno nel calendario, la pressione su Norris è ancora più intensa.

Rimonte e prestazioni notevoli

Tra le altre note della giornata, George Russell ha compiuto una rimonta impressionante dalla pit lane fino alla nona posizione, nonostante una penalizzazione di 5 secondi per un duello con Valtteri Bottas. Le Sauber e Lance Stroll hanno avuto un weekend sottotono, mentre Nico Hulkenberg ha portato la Haas all’ottavo posto. I giovani piloti Lawson e Colapinto si sono distinti con entrambe le loro vetture nella top ten, dimostrando talento e determinazione.

Conclusioni: Ferrari rilancia le sue ambizioni

La Ferrari ha dominato ad Austin, mettendo in mostra non solo la velocità dei suoi piloti, ma anche la capacità strategica del team. Un risultato che non solo entusiasma i tifosi della Rossa, ma che rilancia le ambizioni della Scuderia per il resto della stagione. Con la doppietta di oggi, Leclerc e Sainz hanno dimostrato che la Ferrari è tornata a essere una forza da non sottovalutare nel panorama della Formula 1.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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