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Faustino coppi ricorda il padre: 65 anni di storie e emozioni nel ciclismo

Il ricordo di Fausto Coppi, il leggendario ciclista italiano, continua a vivere nei cuori di molti appassionati e, in particolare, nella famiglia del Campionissimo. Durante le celebrazioni che si sono svolte a Castellania, il paese natale di Coppi, Faustino, il suo secondogenito, ha condiviso i suoi sentimenti e le sue memorie legate a un padre che ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo del ciclismo. Sono passati 65 anni dalla scomparsa di Fausto Coppi, ma le sue gesta e la sua figura continuano a essere celebrate e ricordate, non solo in Italia, ma in tutto il mondo.

Faustino ha dichiarato: “È passato tanto tempo, ma fortunatamente molti sono i ricordi presenti, non solo qui a Castellania, ma anche nei dintorni”. Le sue parole evocano un’immagine di nostalgia e affetto per un padre che, sebbene avesse lasciato questo mondo quando Faustino era ancora un bambino, ha lasciato un’eredità di amore e di insegnamenti. “Avendolo perso da piccolo, i miei ricordi sono quelli di un bambino per un papà buono e gentile, attento in tante cose”, ha continuato Faustino, sottolineando l’importanza dei piccoli momenti quotidiani che ha vissuto con lui. “Molte sono quelle che mi ha insegnato, ovviamente, su tutte, a pedalare“.

il mito di fausto coppi

Questi ricordi non sono solo personali, ma si intrecciano con la storia del ciclismo italiano e con il mito di Fausto Coppi, che ha conquistato il cuore di milioni di appassionati con le sue straordinarie performance. Il Campionissimo, considerato uno dei più grandi ciclisti di tutti i tempi, ha segnato un’epoca, vincendo:

  1. Due volte il Giro d’Italia
  2. Il Tour de France
  3. Generazioni di atleti ispirati dalle sue gesta

Durante le celebrazioni, che hanno incluso una messa in onore di Fausto e del suo amato fratello Serse, il paese natale ha anche ospitato la ventesima edizione del premio giornalistico ‘Welcome Castellania’, un riconoscimento che celebra coloro che hanno saputo raccontare e valorizzare la figura di Coppi nel mondo del giornalismo sportivo. Tra i premiati di quest’anno ci sono stati Guido Vaciago, direttore di Tuttosport, e Maurizio Iappini de La Stampa.

iniziative per mantenere vivo il ricordo

Un altro elemento di grande significato è stato rappresentato dagli “Ambasciatori di Casa Coppi nel mondo”, un’iniziativa che premia chi si impegna a mantenere vivo il ricordo di Fausto Coppi. Tra questi, il Team Chiodini di Magenta, che da 43 anni organizza la pedalata sociale Magenta-Castellania, e Guido Repetto, presidente del gruppo Elah-Dufour-Novi, sponsor del Giro d’Italia e, a partire dal 2024, anche del Tour de France. Queste iniziative non solo celebrano il passato, ma guardano anche al futuro, promuovendo il ciclismo e il suo valore educativo e sociale.

Un momento particolarmente emozionante è stato l’incontro con le maglie Rosa e Gialla conquistate da Tadej Pogaçar lo scorso anno. Questi trofei, esposti nel museo Casa Coppi, rappresentano un legame diretto con la storia del ciclismo. Fausto Coppi, infatti, è stato il primo ciclista a conquistare entrambe le maglie nel 1949 e nel 1952, un’impresa che ha segnato un punto di riferimento nella storia dello sport. È commovente vedere come la passione e l’impegno di Coppi continuino a ispirare i ciclisti di oggi.

Nel pomeriggio, il Museo dei Campionissimi di Novi Ligure ha ospitato un omaggio a Fausto, con la partecipazione di Bruno Reverberi, attuale general manager della Vf Group Bardiani – Csf Faizanè. Reverberi, figura storica nel mondo del ciclismo professionistico, ha condiviso aneddoti e riflessioni sul grande Campionissimo, contribuendo a mantenere viva la sua memoria tra i presenti.

Le celebrazioni in onore di Fausto Coppi, quindi, non sono state solo un momento per ricordare un grande atleta, ma anche un’occasione per riflettere su come la sua figura continui a influenzare e ispirare il mondo del ciclismo. La comunità di Castellania, attraverso le sue tradizioni e iniziative, svolge un ruolo fondamentale nel mantenere viva la memoria di uno dei più grandi ciclisti di tutti i tempi, un simbolo di passione, dedizione e amore per la bicicletta.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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