Facchetti trionfa al Premio Sandro Ciotti con il suo libro 'Capitani' - ©ANSA Photo
Il panorama culturale e sportivo italiano ha recentemente vissuto un momento di grande rilevanza con la vittoria di Gianfelice Facchetti, autore del libro ‘Capitani’, che si è aggiudicato il Premio Sandro Ciotti. Questo riconoscimento, istituito dal Panathlon Club Milano, ha come obiettivo la promozione dei valori dello sport attraverso la cultura e la letteratura, elementi che trovano sempre più spazio nell’immaginario collettivo.
Il libro ‘Capitani’ ha superato una selezione di 40 opere, dimostrando non solo la sua qualità letteraria, ma anche la capacità di toccare corde profonde legate all’identità sportiva italiana. La giuria, presieduta dallo storico Sergio Giuntini, ha affrontato un compito arduo, ma ha scelto di premiare un’opera capace di evocare emozioni e rendere omaggio a figure iconiche del calcio.
La cerimonia di premiazione si è svolta all’Università Statale di Milano, un luogo d’eccellenza per un evento di tale importanza. Durante l’evento, il pubblico ha assistito a un emozionante testa a testa tra i finalisti, con gli ultimi voti che hanno incoronato Facchetti come vincitore. Giuntini ha descritto il libro attraverso un affascinante parallelismo con i versi di Walt Whitman e il film ‘L’attimo fuggente’, sottolineando l’importanza dei capitani nel calcio: “miti, esempi e bandiere”, ha affermato, evidenziando come queste figure siano sempre più rare nel panorama sportivo contemporaneo.
‘Capitani’ non è solo un libro che celebra il calcio, ma rappresenta un viaggio emozionante e nostalgico nella storia di questo sport. Facchetti, figlio del grande Giacinto Facchetti, ha saputo creare un mosaico che include nomi noti e meno noti della storia calcistica italiana. Tra i protagonisti ci sono:
Il libro abbraccia anche le storie di pionieri del calcio italiano come James Spensley, Luigi Barbesino, Franz Caìi e Virgilio Fossati, che hanno contribuito a costruire le basi del calcio moderno. Attraverso queste storie, Facchetti intende risvegliare la speranza in nuovi grandi capitani, figure che possano incarnare valori di lealtà, passione e determinazione.
La scelta di assegnare il Premio Respect 2024 a Filippo Galli per il suo libro ‘Il mio calcio eretico’ evidenzia la volontà della giuria di dare spazio a voci alternative nel mondo del calcio. Galli, ex calciatore del Milan, sostiene una visione del calcio che va oltre il mero risultato, abbracciando valori come il rispetto, la sportività e l’inclusione. La sua opera offre una riflessione critica su un calcio che spesso dimentica le sue radici umane.
La premiazione al Panathlon Club Milano diventa quindi un’occasione per celebrare non solo l’eccellenza della narrativa sportiva, ma anche per riflettere su come il calcio possa fungere da ponte tra generazioni, culture e valori. Facchetti, con ‘Capitani’, racconta una storia che è anche la storia di tutti noi, invitando il lettore a riscoprire l’amore per il gioco e le emozioni che esso sa regalare.
In un momento in cui il calcio è spesso al centro di polemiche e controversie, opere come quella di Facchetti ci ricordano che alla base di questo sport ci sono storie di passione, sacrificio e dedizione. ‘Capitani’ rappresenta un invito a non dimenticare le radici di un gioco che, al di là delle vittorie e delle sconfitte, porta con sé un bagaglio di emozioni e valori che meritano di essere raccontati e celebrati.
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