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Fabregas infuriato: A Como c'era un rigore chiarissimo - ©ANSA Photo
Cesc Fabregas, allenatore del Como, ha recentemente espresso il suo disappunto riguardo a un episodio controverso avvenuto durante l’ultima partita di campionato contro la Juventus, terminata con una sconfitta per la sua squadra. Ai microfoni di Sky Sport, Fabregas ha chiarito il suo punto di vista su un momento chiave dell’incontro: un tocco di mano di Federico Gatti, difensore bianconero, che, secondo l’allenatore, avrebbe dovuto portare a un rigore per il Como.
“Sono soddisfatto della prestazione, non abbiamo meritato di perdere”, ha esordito Fabregas, sottolineando la crescente competitività del Como, soprattutto nell’affrontare formazioni blasonate come la Juventus. La partita, giocata allo Stadio Giuseppe Meazza di Milano, ha visto i lariani combattere strenuamente per ottenere un risultato positivo, ma un episodio controverso ha cambiato l’inerzia del match.
Un episodio controverso
Il tecnico ha continuato la sua analisi, affermando: “Non c’è interpretazione, è un rigore chiarissimo“. Questa dichiarazione evidenzia il forte senso di ingiustizia percepito da Fabregas e dalla sua squadra. Il momento cruciale si è verificato quando il giocatore del Como, Douivkas, ha tentato di controllare un pallone col petto. Gatti, nel tentativo di difendere, ha toccato la palla con la mano, ma né l’arbitro né il VAR hanno ritenuto opportuno intervenire. Fabregas ha sottolineato come, senza quel tocco di mano, Douivkas avrebbe avuto un’eccellente occasione per segnare, trovandosi davanti al portiere avversario.
Frustrazione accumulata
Il richiamo a episodi simili avvenuti in precedenza mette in evidenza una frustrazione accumulata nel corso della stagione. “Ora vai a casa con zero punti, però oggi non sto zitto perché è successo tante volte a gennaio, contro Lazio, Milan, Udinese e Atalanta“, ha continuato Fabregas. Questo passaggio del suo intervento rivela non solo la sua determinazione a difendere il Como, ma anche un malcontento per quello che percepisce come un trattamento ingiusto nei confronti della sua squadra.
L’importanza del VAR
Sottolineando la sua posizione, Fabregas ha affermato: “Non dò colpe all’arbitro, perché può non vederlo, ma quando le immagini vanno al VAR e nessuno interviene mi fanno venire dubbi”. Qui, il tecnico del Como pone l’accento sull’importanza della tecnologia nel calcio moderno. Il VAR, introdotto per ridurre gli errori arbitrali e garantire maggiore giustizia, sembra non aver funzionato a dovere in questa occasione, suscitando interrogativi sulla sua efficacia e sull’interpretazione delle immagini da parte degli ufficiali di gara.
La situazione del Como, attualmente a lottare per la salvezza in Serie A, è ulteriormente complicata da questi episodi controversi. Nonostante le buone prestazioni, la squadra continua a trovarsi in una posizione delicata in classifica e la mancanza di decisioni arbitrali favorevoli potrebbe rivelarsi decisiva. Fabregas, ex stella del calcio mondiale, sta cercando di infondere fiducia nei suoi giocatori, ma è chiaro che la pressione esterna e le ingiustizie percepite possono influenzare il morale della squadra.
La reazione di Fabregas ha suscitato diverse opinioni tra i tifosi e gli esperti di calcio. Molti sostenitori del Como si sono uniti al suo appello per una maggiore giustizia nel calcio, mentre altri ritengono che l’allenatore stia cercando di distogliere l’attenzione da eventuali errori della sua squadra. Tuttavia, è innegabile che il tema degli errori arbitrali e dell’uso del VAR sia diventato centrale nel dibattito calcistico, coinvolgendo non solo gli allenatori, ma anche i tifosi e i media.
Inoltre, la scelta di Fabregas di affrontare pubblicamente il tema delle decisioni arbitrali potrebbe avere ripercussioni future. La sua eloquenza e la sua passione per la giustizia sportiva potrebbero spingere le autorità calcistiche a riconsiderare l’approccio al VAR e alle decisioni in campo. La speranza di molti è che un dialogo aperto possa portare a un miglioramento nella gestione delle partite e a una maggiore equità per tutte le squadre, indipendentemente dalla loro posizione in classifica.
Il Como, con una storia ricca e un grande seguito di tifosi, merita di essere trattato con la stessa equità e rispetto delle altre squadre di Serie A. La battaglia di Fabregas non è solo per il risultato immediato, ma per un cambiamento culturale nel calcio che permetta a tutte le squadre di competere su un terreno di gioco equo e giusto.