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Fabregas inarrestabile: ‘A Como c’era un rigore chiarissimo’

Il Como, squadra che milita nel campionato di Serie B, ha vissuto un’altra giornata difficile, subendo una sconfitta contro la Juventus. La partita, disputata lo scorso fine settimana, ha lasciato un segno profondo nel cuore dei tifosi e nella mente del suo allenatore, Cesc Fabregas, ex campione del mondo, che non ha nascosto la sua frustrazione in merito a un episodio controverso avvenuto in area bianconera.

Fabregas ha parlato con passione ai microfoni di Sky Sport, evidenziando come la prestazione della sua squadra sia stata, a suo dire, valida e degna di punti. “Sono soddisfatto della prestazione, non abbiamo meritato di perdere. Però poi ci sono cose contro cui non puoi lottare e così è più difficile”, ha dichiarato. Il mister ha messo in evidenza che il Como ha fatto il possibile per portare a casa un risultato positivo, ma è stato ostacolato da fattori esterni, in particolare un episodio che ha suscitato indignazione tra i giocatori e i tifosi.

l’episodio controverso in area

Il momento incriminato si è verificato quando il difensore della Juventus, Gatti, ha toccato la palla con la mano in area. Nonostante l’evidenza del fallo, né l’arbitro né il VAR sono intervenuti, lasciando il Como senza l’opportunità di convertire un rigore in una potenziale occasione di gol. “Non c’è interpretazione, è un rigore chiarissimo – ha aggiunto Fabregas -. Douivkas prende palla col petto, se il difensore non prende la palla con la mano lui controlla la palla davanti al portiere e ha un’occasione incredibile”.

Questa situazione ha sollevato un interrogativo importante: come vengono gestiti gli episodi controversi durante le partite di calcio? Fabregas ha sottolineato che non intende incolpare l’arbitro per la sua decisione, poiché è possibile che non abbia visto il fallo. Tuttavia, il fatto che le immagini siano state visionate dal VAR senza alcuna azione correttiva ha alimentato i suoi dubbi sulla gestione della partita. “Quando le immagini vanno al VAR e nessuno interviene, mi fanno venire dubbi. Dubbi su come gestiscono la partita da una parte e dall’altra”, ha affermato l’allenatore.

le difficoltà del Como

Fabregas ha anche fatto riferimento ad altre partite della stagione in corso in cui il Como si è trovato in situazioni simili, lamentando che “è successo tante volte a gennaio, contro Lazio, Milan, Udinese e Atalanta“. Il tecnico ha ribadito la sua intenzione di difendere il Como e i suoi giocatori, che si sono impegnati al massimo, ma che si sono trovati a dover affrontare una serie di decisioni arbitrali discutibili. “Chiediamo un po’ di giustizia”, ha concluso.

La sconfitta contro la Juventus segna un momento difficile per il Como, che si trova ora a dover lottare per la salvezza in un campionato molto competitivo. I tifosi sono delusi, non solo per il risultato finale, ma anche per la sensazione di essere stati penalizzati da episodi che avrebbero potuto cambiare l’esito della partita. La questione delle decisioni arbitrali è sempre un argomento delicato nel calcio, e in questo caso ha riacceso il dibattito sull’efficacia del VAR e sull’interpretazione delle regole del gioco.

il futuro del Como

L’allenatore spagnolo, che ha un passato di successi nel calcio europeo, non si è limitato a esprimere la sua frustrazione, ma ha anche sottolineato l’importanza di mantenere alta la motivazione della squadra nonostante le difficoltà. Fabregas ha sempre dimostrato un forte attaccamento ai valori del gioco e alla giustizia sportiva, e questa situazione non fa eccezione. Il Como ha bisogno di trovare la forza per rialzarsi e continuare a combattere, nonostante le avversità incontrate sul campo.

La squadra dovrà ora concentrarsi sul prossimo incontro, cercando di trasformare la rabbia e la frustrazione in energia positiva. I tifosi del Como, noti per la loro passione e supporto incondizionato, saranno determinanti nel sostenere i loro beniamini in questa fase critica della stagione. La speranza è che l’episodio controverso possa servire da motivazione per la squadra, spingendoli a dare il massimo in ogni partita e a lottare per raggiungere la salvezza.

La situazione attuale del Como è un riflesso delle sfide che molte squadre affrontano in un campionato dove ogni punto è prezioso. La lotta per la sopravvivenza è sempre intensa e, a volte, le decisioni arbitrali possono influenzare in modo significativo le sorti di una squadra. In questo contesto, il ruolo degli allenatori, come quello di Fabregas, diventa cruciale nel mantenere alta la determinazione e la fiducia dei giocatori.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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