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Fabregas in furia: Un rigore chiarissimo che ci è stato negato

La sconfitta del Como contro la Juventus ha lasciato un segno profondo non solo nel morale della squadra, ma anche nell’animo del suo allenatore, Cesc Fabregas. Il tecnico, ex stella del calcio mondiale, ha espresso il suo disappunto per un episodio controverso che ha caratterizzato l’incontro, sottolineando come il suo team non meritasse di tornare a casa a mani vuote.

Dopo la partita, Fabregas ha parlato ai microfoni di Sky Sport, rivelando la sua frustrazione per un rigore che, secondo lui, era “chiarissimo”. Nella fattispecie, si riferisce a un tocco di mano di Gatti in area, un episodio che ha sollevato un acceso dibattito tra addetti ai lavori e tifosi. “Non c’è interpretazione, è un rigore chiarissimo”, ha affermato con determinazione. L’allenatore ha spiegato che l’attaccante Douivkas aveva colpito la palla con il petto e che, senza l’intervento del difensore bianconero, avrebbe avuto una chiara opportunità di segnare.

Fabregas ha voluto mettere in evidenza come questo non sia un episodio isolato. Infatti, ha ricordato altre partite in cui il Como avrebbe meritato maggiore attenzione da parte degli arbitri e del Var, specificando che episodi simili si erano verificati anche contro squadre come Lazio, Milan, Udinese e Atalanta. “Sono tante partite che è successo, io devo difendere il Como”, ha detto, trasmettendo un forte senso di responsabilità per il suo club.

la gestione degli episodi arbitrali

Il tecnico ha anche chiarito di non voler attribuire colpe all’arbitro, riconoscendo che può succedere di non vedere un fallo in tempo reale. Tuttavia, ha espresso dubbi su come vengano gestiti gli episodi al Var. “Quando le immagini vanno al Var e nessuno interviene, mi fanno venire dubbi. Dubbi su come gestiscono la partita da una parte e dall’altra. Chiediamo un po’ di giustizia”, ha concluso.

Questo tipo di situazioni non è nuovo nel mondo del calcio, dove le decisioni arbitrali possono influenzare in modo significativo l’andamento di un match e, di conseguenza, la stagione di una squadra. I tifosi del Como, in particolare, sono stati delusi dalla mancanza di intervento del Var in un momento cruciale della partita. La squadra, attualmente in lotta per la salvezza, non può permettersi di perdere punti preziosi a causa di errori o omissioni arbitrali.

prestazioni e supporto dei tifosi

La prestazione della squadra, tuttavia, ha ricevuto l’approvazione di Fabregas, che ha sottolineato come i suoi giocatori abbiano dimostrato impegno e determinazione. Nonostante la sconfitta, il tecnico ha visto segnali positivi che potrebbero rivelarsi cruciali per i prossimi incontri. La squadra ha mostrato carattere e ha creato diverse occasioni, ma la mancanza di concretezza sotto porta ha pesato sul risultato finale.

Il Como, che ha visto un incremento dell’affluenza di tifosi allo stadio, ha sempre avuto un forte legame con la sua comunità. I sostenitori hanno continuato a mostrare il loro appoggio alla squadra, anche in un momento difficile. La speranza è che la squadra possa rimanere unita e focalizzata, nonostante le avversità.

sguardo al futuro

In vista del prossimo match, Fabregas dovrà lavorare per mantenere alta la motivazione dei suoi giocatori. La lotta per la salvezza è ardua e richiede non solo abilità tecniche, ma anche una gestione psicologica adeguata. La capacità di reagire positivamente alle delusioni sarà fondamentale per affrontare le sfide future.

Inoltre, il Como dovrà cercare di capitalizzare al meglio le opportunità che si presenteranno, evitando di sprecare occasioni simili a quella non sfruttata contro la Juventus. La stagione è ancora lunga e ci sono molte partite da giocare, e ogni punto può rivelarsi vitale nella corsa per la permanenza in Serie A.

La tensione attorno al club è palpabile, e tutti gli occhi saranno puntati sulla prossima partita. I tifosi sperano in una reazione forte da parte della squadra, che dimostri di poter competere anche contro le avversarie più forti. La voglia di riscatto sarà un elemento chiave e Fabregas dovrà essere in grado di trasmettere questa determinazione ai suoi giocatori. La stagione del Como è in gioco, e ogni incontro rappresenta un’opportunità per dimostrare il valore della squadra e la propria resilienza.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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