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Fabregas esprime fiducia nel Como: la squadra pronta a sorprendere

Cesc Fabregas, l’allenatore del Como, ha dimostrato una forte fiducia nella squadra alla vigilia della sfida contro l’Atalanta, una delle formazioni più rispettate della Serie A. L’ex stella di club come Barcellona e Arsenal ha enfatizzato l’importanza di dare il massimo in ogni partita, specialmente in un contesto così competitivo. “Fiducia nella squadra e fiducia in tutti, chi gioca deve fare sempre il meglio”, ha dichiarato Fabregas, sottolineando la necessità di un approccio collettivo e determinato.

La situazione della squadra

Per il match contro i nerazzurri, il Como dovrà rinunciare a diversi elementi chiave della rosa. I giocatori Sergi Roberto, Ignace Van der Brempt e Alessandro Gabrielloni non saranno disponibili, costringendo Fabregas a rivedere le sue scelte tattiche. “Alberto Moreno ci sarà; dobbiamo capire se sarà in campo dal primo minuto, dato che in questo momento siamo in difficoltà numerica”, ha aggiunto l’allenatore. Tuttavia, ha confermato la disponibilità di Nico Paz, un giovane talento che potrebbe avere l’opportunità di scendere in campo dall’inizio.

Un derby emozionante

Guardando al passato, Fabregas ricorda con soddisfazione la vittoria del Como nella partita di andata contro l’Atalanta, disputata a Bergamo, considerata una delle migliori prestazioni della squadra. “È stata una delle nostre migliori partite”, ha affermato. La consapevolezza che quella vittoria possa ripetersi è alta, specialmente considerando che si tratta di un derby, un incontro che carica di emozioni sia i giocatori sia i tifosi. “Sappiamo che è un derby e tutti i derby sono speciali. Ti danno anche più voglia di giocare”, ha commentato Fabregas.

La mentalità vincente

Tuttavia, il tecnico ha messo in guardia i suoi: “Dobbiamo essere a un livello dove tutte le partite sono speciali e dobbiamo essere bravi a dimostrare che possiamo competere in tutte le gare”. La mentalità vincente è fondamentale per affrontare un avversario del calibro dell’Atalanta, una squadra che si è affermata negli ultimi anni come una delle realtà più solide del campionato italiano.

Fabregas ha anche parlato del legame speciale che si sta creando tra la squadra e i tifosi del Como. “Questo è un progetto a lungo termine”, ha spiegato, sottolineando l’importanza dell’energia condivisa tra giocatori e sostenitori. “Penso che questa energia tra tutti, squadra e tifosi, può essere difficile per tutte le squadre che vengono a giocare contro di noi”. Questa sinergia rappresenta un’arma in più per il Como, che punta a rendere il proprio stadio, il Sinigaglia, un fortino inespugnabile.

Affrontare l’Atalanta non è un compito facile, e Fabregas è consapevole della forza dell’avversario. “Sono una squadra molto stabile, abituata a giocare ogni tre giorni, preparano una partita alla volta e sanno giocare benissimo”, ha analizzato, riconoscendo le qualità del team di Gian Piero Gasperini. Nonostante questo, l’allenatore del Como è pronto a dare battaglia, convinto che la sua squadra possa competere ad alti livelli.

Inoltre, il tecnico spagnolo ha accennato alla situazione di mercato del Como, senza però entrare nei dettagli. “Non so quando, ma in difesa arriverà un terzino e un centrale”, ha affermato, suggerendo che la dirigenza sta lavorando per rinforzare la rosa in vista della seconda metà di stagione. Questo potrebbe rivelarsi cruciale per affrontare le sfide future e mantenere viva la speranza di una salvezza tranquilla o di un piazzamento più ambizioso.

La sfida contro l’Atalanta rappresenta quindi un’importante occasione per il Como per dimostrare il proprio valore e il proprio progresso in campionato. Fabregas è determinato a far sì che i suoi giocatori diano il massimo per regalare un’altra gioia ai tifosi, consapevoli che ogni partita è un’opportunità per crescere e migliorare. La fiducia del tecnico nella squadra è palpabile, e i tifosi possono sperare in una prestazione all’altezza delle aspettative, in un match che promette emozioni e intensità.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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