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Fabregas celebra un traguardo speciale a Como: ‘È come aver vinto’

Cesc Fabregas, ex campione del mondo e attuale allenatore del Como, ha rilasciato dichiarazioni significative dopo la sconfitta della sua squadra contro la Roma. Nonostante il risultato finale, Fabregas ha messo in evidenza la crescita della mentalità del gruppo e il valore della prestazione, affermando che, per lui, il match rappresenta una vittoria simbolica.

“Parlo sempre di avere una mentalità vincente, e per me oggi abbiamo vinto”, ha dichiarato Fabregas ai microfoni di Sky Sport. La sua analisi della partita è stata lucida e attenta, evidenziando come la sua squadra sia riuscita a tenere testa a una delle formazioni più forti del campionato nonostante le avversità. “Abbiamo fatto bene in 10 contro la Roma, facendola soffrire”, ha aggiunto, rimarcando l’ottima prestazione dei suoi ragazzi, che hanno dimostrato carattere e determinazione.

il valore della prestazione e il rispetto per gli avversari

Il tecnico ha voluto rendere omaggio al suo collega, Claudio Ranieri, attuale allenatore della Roma, sottolineando il valore della vittoria guadagnata dalla sua squadra. “Faccio i complimenti a Ranieri perché ha vinto, ma ho visto una Roma che ha avuto difficoltà e questo è merito nostro”, ha dichiarato Fabregas, evidenziando che il Como, anche in un momento difficile, ha saputo mettere in difficoltà una squadra di alto livello.

Tuttavia, Fabregas ha anche messo in luce alcune aree in cui la sua squadra deve migliorare. “Siamo una squadra che crea tanto ma facciamo pochi gol, questo è sicuramente un dato da migliorare”, ha osservato, sottolineando l’importanza di essere più incisivi in fase offensiva. La mancanza di reti è un aspetto che il tecnico spagnolo intende affrontare con urgenza, poiché le partite si vincono anche grazie alla capacità di concretizzare le occasioni create.

la disciplina e la gestione delle espulsioni

Fabregas ha menzionato il problema dei cartellini rossi, che ha colpito la sua squadra in questa stagione. “Abbiamo provato a cambiare gli ammoniti, come Smolcic, ma Kempf non potevo farlo uscire ed è stato sfortunato”, ha spiegato, evidenziando come la gestione delle espulsioni possa influire sul rendimento della squadra. La disciplina in campo è un aspetto fondamentale per il successo, e il tecnico sa che deve lavorare per ridurre il numero di sanzioni disciplinari che il Como riceve.

La prestazione contro la Roma, tuttavia, ha dimostrato che la squadra sta seguendo la giusta direzione. “Fare prestazioni del genere significa essere sulla strada giusta”, ha affermato Fabregas, notando un miglioramento significativo nel comportamento e nell’approccio dei suoi giocatori. “Ho sempre sentito una squadra con un grande spirito in ogni allenamento e in ogni partita”, ha aggiunto, sottolineando l’importanza della coesione e della motivazione all’interno del gruppo.

i principi di gioco e la solidità difensiva

Fabregas ha anche parlato dei principi di gioco che sta cercando di instillare nella sua squadra. “Dobbiamo lasciare tutto in campo e questo non è negoziabile”, ha affermato, chiarendo quanto sia cruciale per lui che i giocatori diano il massimo in ogni occasione. La difesa ha mostrato segni di solidità, con il tecnico che ha notato come il Como abbia concesso pochissime occasioni ai suoi avversari. “Oggi non abbiamo concesso quasi nulla, così come la Juventus e pochissimo a Milan e Atalanta”, ha commentato, dimostrando la sua soddisfazione per i progressi difensivi del team.

In un campionato competitivo come la Serie A, dove ogni partita può fare la differenza, Fabregas sembra determinato a lavorare sui dettagli e a costruire una squadra che possa competere a livelli più alti. La sua esperienza nel calcio, sia come giocatore che come allenatore, sarà fondamentale per guidare il Como verso risultati migliori.

Il Como, dopo aver affrontato la Roma, dovrà ora concentrarsi sulle prossime sfide, cercando di tradurre le buone prestazioni in punti preziosi per la classifica. Con un allenatore del calibro di Fabregas al timone, i tifosi possono sperare in un futuro radioso, basato su una solida etica del lavoro e su un gioco collettivo che possa portare a successi tangibili.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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