Calcio

Fabregas allenerà il Como, scommessa o lungimiranza?

Il Como ha deciso di esonerare Raffaele Longo e di affidare la panchina della Prima Squadra a Cesc Fabregas, con un ruolo ad interim. Lo spagnolo, che allenava già la Primavera del club, è stato così promosso e ora dovrà confrontarsi con la prima esperienza in panchina tra i “grandi”. Totale scommessa o scelta ragionata?

 

È notizia di ieri l’esonero di Raffaele Longo da parte del Como e la decisione del club di puntare tutto su Cesc Fabregas, almeno per l’imminente futuro.

A rendere ufficiale questo improvviso e inaspettato cambio in panchina è stata direttamente la società lombarda attraverso l’emissione di un comunicato, nel quale i Lariani hanno tenuto a ringraziare Longo per il lavoro svolto e a sottolineare come questa decisione sia stata presa con l’intento di favorire un “cambiamento dinamico nell’interesse del club”.

Un cambiamento che per il momento ha un nome e un volto, quello di Cesc Fabregas, campionissimo chiamato ora a confrontarsi con la prima esperienza da allenatore di una Prima Squadra.

Fabregas nuovo allenatore ad interim del Como

C’è chi gli ha già attaccato una data di scadenza addosso e chi invece crede che il suo arrivo in panchina possa dare una nuova ventata di freschezza e coraggio al Como e durare, perché no, più a lungo di quello che si potrebbe inizialmente pensare.

Ciò che è certo è che la proprietà del club ha deciso di mostrargli fiducia e di dargli la possibilità di mettersi in mostra in un palcoscenico complesso come quello della Serie B, con un ruolo per ora ad interim.

Immagine | Ansa @MatteoBazzi – Wigglesport.it

Cesc Fabregas saluta dunque la Primavera del Como per fare il suo ingresso nello spogliatoio della Prima Squadra, dove ora dovrà riuscire a imporre in poco tempo le proprie idee di calcio e a far accettare la propria guida tecnica ai giocatori, così da non perdere contatto con la zona di vertice della classifica.

Nonostante abbia deciso di cambiare allenatore, il Como in campionato non si trova affatto in una brutta posizione, dal momento che, dopo 12 gare disputate, i Lariani possono vantare un settimo posto e 21 punti, con otto lunghezze di ritardo da recuperare sul Parma capolista (il Como ha anche giocato una partita in meno, ndr).

In questa prima parte di stagione in Serie B, la squadra fin qui allenata da Raffaele Longo ha conquistato sei vittorie, tre pareggi e tre sconfitte, mostrando una buona solidità difensiva (i 13 goal subiti sono un ottimo dato, ndr), ma una scarsa brillantezza in attacco (un po’ troppo pochi i 15 goal fatti, ndr).

Tutto sommato, la classifica sorride però al Como, pienamente in zona playoffs e con un ritardo tutt’altro che incolmabile da recuperare sulle prime due posizioni in campionato.

Perché si è arrivati allora all’esonero di Longo? Perdipiù dopo una vittoria per 0-1 sul campo dell’Ascoli?

Questo il comunicato emesso dal club:

“Si sono separate le strade tra il Como 1907 e Moreno Longo. La ricerca di un nuovo allenatore inizia da subito, con Cesc Fabregas e il coaching staff che assume le funzioni ad interim.
Dopo diversi mesi di pianificazione strategica, il board del Como 1907 ha deciso che un cambiamento dinamico era nell’interesse del club. Longo si è unito al Como nel settembre 2022 e ha aiutato la squadra a evitare la retrocessione, classificandosi al 13° posto nella scorsa stagione. Cesc Fabregas, che attualmente allena la Primavera del Como 1907, svolgerà il suo primo allenamento mercoledì mattina.
Mirwan Suwarso, rappresentante ufficiale del gruppo proprietario, ha commentato: ‘Ringraziamo Moreno Longo per il suo duro lavoro e la sua dedizione, soprattutto per aver gestito la squadra dopo un periodo difficile nella scorsa stagione. Vogliamo però intraprendere un nuovo percorso che speriamo possa regalare maggiori emozioni e divertimento ai tifosi del Como e non solo. Speriamo di poter fare una nuova nomina per il ruolo di allenatore nel prossimo futuro. Ringraziamo i tifosi per la comprensione e per l’incrollabile fedeltà e sostegno. Come sempre, Forza Como’”.

Totale scommessa o scelta ragionata?

Con questo cambio in panchina la proprietà del Como punta a dare inizio a un nuovo percorso che possa rivelarsi ancora più emozionante e divertente per tutti i tifosi e gli osservatori interessati.

Da quanto l’ex centrocampista della Nazionale inglese e del Chelsea, Dennis Wise, è diventato presidente del Como, il suo obiettivo è sempre stato quello di espandere a livello globale la conoscenza del marchio e la sua appetibilità su più mercati.

Visione condivisa con la proprietà indonesiana.

Immagine | Ansa @MatteoBazzi – Wigglesport.it

Lo dimostra il fatto che il brand Como 1907 è cresciuto negli ultimi anni, tanto da attirare l’attenzione di ex giocatori che in Inghilterra hanno vissuto pagine importanti della propria carriera e che in Lombardia sono stati richiamati proprio dalla presenza di una leggenda della Premier League come Wise.

Ci riferiamo ovviamente a campionissimi come l’ex Arsenal Thierry Henry e l’ex Arsenal e Chelsea Cesc Fabregas, appunto, entrambi diventati negli scorsi mesi soci del Como, con modalità differenti.

Se i contatti tra la stella francese e il club italiano sono più superficiali e commerciali, quelli tra la stessa società e lo spagnolo sono decisamente più profondi e legati anche alla sfera tecnica.

Fabregas al Como è arrivato nell’agosto del 2022, quando ha salutato il Monaco per vivere la sua ultima esperienza da giocatore in Italia.

Qui è rimasto per una stagione, appendendo gli scarpini al chiodo nel luglio scorso e dedicandosi a una nuova carriera: quella da allenatore.

Fabregas quest’anno è stato nominato, infatti, allenatore della Primavera, con cui fin qui ha raccolto tre vittorie, tre pareggi e tre sconfitte in nove partite.

Risultati altalenanti, ma che non hanno impedito alla proprietà del Como di puntare su di lui, per un ruolo per il momento ad interim.

Il club ha, infatti, già fatto sapere di essersi messo alla ricerca di un tecnico di esperienza a cui affidare definitivamente la panchina della Prima Squadra e come la nomina di Fabregas in questo ruolo per ora sia temporanea.

Ciò non significa, però, che lo spagnolo non possa sorprendere tutti e diventare lui stesso la prima scelta per il futuro.

D’altronde fin dal suo arrivo sulle sponde del lago lo scorso anno, la proprietà indonesiana e il presidente Dennis Wise hanno puntato molto in termini di marketing sulla figura di Fabregas.

Il catalano è un campione conosciuto in tutto il Mondo e il suo stile di gioco in campo, soprattutto ai tempi dell’Arsenal e del Barcellona, è sempre stato descritto come spettacolare da vedere ed estremamente efficace.

Esattamente le virtù che la dirigenza del Como vorrebbe vedere esprimere dalla Prima Squadra.

Non è, infatti, un segreto che Wise non abbia mai amato veramente il calcio che Longo aveva impresso alla propria squadra, preferendo uno stile più aggressivo, esaltante e appagante per gli occhi.

L’obiettivo dichiarato è quello di portare il Como in Serie A, ma di farlo anche sfruttando idee di gioco spettacolari e che possano attrarre sempre maggiore pubblico e attenzioni.

Per questo, la nomina di Fabregas (il quale, è giusto ricordare, detiene anche una quota del club, ndr) può essere vista come il tentativo di affidare la squadra a un ex calciatore che di bel calcio si intende e che in carriera è stato allenato e plasmato da grandissimi tecnici come Arsene Wenger, Pep Guardiola, Jose Mourinho e Antonio Conte.

Si tratta quindi certo di una scommessa coraggiosa e un po’ incosciente, ma che in fondo nasconde un ragionamento più che pensato.

L’esordio in panchina per Fabregas sarà il 25 novembre 2023 nella gara casalinga contro la Feralpisalò.

Il primo allenamento è previsto, invece, per la giornata di domani, quando Fabregas inizierà a lavorare con la Prima Squadra, potendo sfruttare a suo favore anche la pausa per gli impegni delle Nazionali.

Marco Garghentino

Brianzolo dal 1996, ho sempre pensato che la comunicazione sia la principale arte che l’uomo ha sviluppato nei secoli. Amo lo sport, conoscere il Mondo ed essere informato. Ogni vita ha una storia e spesso vale la pena raccontarla.

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