Ferrari e McLaren si contendono il mondiale costruttori all’ultima gara della stagione, nel gran premio di Abu Dhabi. La tensione è alle stelle: ogni dettaglio può valere il titolo.
Il tempo scorre e la pressione aumenta. Si sa che il margine d’errore è ridotto allo zero e ogni centimetro o centesimo di secondo può fare una differenza enorme. Decisiva. Fatale. Mancano poche ore all’ultimo atto del Campionato Mondiale di Formula 1 e l’attenzione è tutta rivolta al Gran Premio di Abu Dhabi, che si preannuncia come una battaglia senza esclusione di colpi. Se il mondiale piloti è stato già ampiamente deciso, decretando ancora una volta la vittoria di un immenso Max Verstappen con la sua Red Bull, resta invece ancora un certo margine di incertezza sul titolo costruttori.
Se la giocano Ferrari e McLaren. La Rossa spera in un miracolo per colmare i 21 punti che la separano dal team di Woking, che è leggermente avanti grazie ai piazzamenti ottenuti dai suoi due piloti: Lando Norris e Oscar Piastri. La scuderia di Maranello prepara una strategia ultra offensiva: non ha niente da perdere e si spingerà al limite per provare una storica e clamorosa impresa. Anche la McLaren, tuttavia, non vuole lasciare nulla al caso, adottando una serie di misure straordinarie per assicurare il titolo costruttori.
Lavoro maniacale e cura ossessiva dei dettagli: le mosse della McLaren
La McLaren sa bene che, con un margine di vantaggio significativo, solo una “variabile impazzita” potrebbe compromettere i suoi piani. Per questo, il team papaya ha intensificato in maniera maniacale i controlli su ogni possibile dettaglio tecnico, per evitare sorprese dell’ultimo minuto. Dai software di gestione del cambio e del differenziale fino ai codici che controllano la Power Unit Mercedes, tutto è stato ricontrollato in modo ossessivo. Gli ingegneri di Brixworth, sede della divisione motori di Mercedes, hanno passato al setaccio ogni riga di codice per eliminare anche il più piccolo rischio di malfunzionamento.
Nei box di Yas Marina, il lavoro sui bolidi papaya è entrato in una fase ossessiva. Le due monoposto sono state smontate pezzo per pezzo e sottoposte a una procedura di revisione senza precedenti. Ogni componente, anche la più minuta, è stato sostituito con pezzi nuovi o rigenerati per garantire le migliori prestazioni possibili. Cablaggi elettrici, pompe idrauliche e sistemi di alimentazione sono stati interamente rinnovati, con un’attenzione particolare ai dettagli.
Le strutture in carbonio delle vetture, il telaio e i bracci delle sospensioni, sono state analizzate con una sorta di luminol in grado di rilevare microfratture invisibili a occhio nudo. Anche la minima imperfezione è stata risolta, sostituendo o rinforzando le parti critiche. Il risultato è che le due MCL38 sono state praticamente riportate tutte le condizioni di una monoposto appena uscita dalla fabbrica, pronte a dare il massimo in questa sfida finale.
F1, Ferrari vs McLaren: un finale al cardiopalma
Con la Ferrari pronta a giocarsi il tutto per tutto e le incognite di un circuito che non perdona errori, la McLaren punta sulla perfezione tecnica e sulla strategia. Il team è consapevole che ogni minimo errore potrebbe costare il titolo e, per questo, l’attenzione è stata portata a livelli estremi.
Le luci di Yas Marina illumineranno non solo il circuito, ma anche l’epilogo di una stagione al cardiopalma. La McLaren vuole difendere il proprio titolo, forte dei 21 punti di vantaggio accumulati fino ad ora. La Ferrari proverà il miracolo per riprendersi il mondiale costruttori dopo 16 stagioni. L’attesa sta per finire, e il mondo della Formula 1 trattiene il fiato.