La f1 è pronta a cambiare nuovamente pelle. Un ritocco anche piuttosto significativo, pur di non perdere appeal e, soprattutto, denaro. Il prossimo grande cambiamento tecnico in Formula 1 è dietro l’angolo, nel 2026, e la FIA è in procinto di definire le regole. Nicholas Tombazis, vecchia e apprezzata conoscenza Ferrari e oggi responsabile dell’organizzazione, ha spiegato le peculiarità che caratterizzeranno la prossima generazione di vetture.
Power Unit: elettroniche e termiche, meno consumi
La prima grande rivoluzione riguarda le Power Unit. La nuova F1 avrà propulsori meno potenti in combustione (da 560 kW a 400 kW) ma aumenteremo la potenza elettrica da 150 kW a 350 kW (da 200 HP a 470 HP). Dunque saranno monoposto ancora più potenti. Con le vetture attuali, le energie si esaurirebbero sui rettilinei ma con il nuovo sistema, che costringerà i piloti sempre al limite, in frenata e nei rettilinei, si garantirà maggiore sostenibilità. I circuiti più impegnativi dal punto di vista energetico saranno Spa e Monza dove però si registrerà una significativa diminuzione di consumo di carburante. Una scelta che ha attirato l’attenzione nuovi produttori (Audi) e potrebbero attrarne altri (Cadillac). Tra gli obiettivi: vetture più leggere e reattive, vecchia richiesta dei piloti, senza intaccare gli elementi legati alla sicurezza.
Telaio e aerodinamica: vetture più corte, strette e leggere
Dal punto di vista del telaio e dell’aerodinamica ci saranno profondi cambiamenti: sarà una vettura più corta: 3,4 metri (adesso 5,6), più strette (1,9 metri) e più leggera. Una “dieta” che porterà le monoposto a perdere fra i 40 e 50 chilogrammi. Per alleggerirle, la deportanza e la resistenza all’aria saranno notevolmente ridotte, così come il carico sulle sospensioni. Ovviamente anche le ruote saranno più piccole. L’idea è di cerchi da 16 pollici (attualmente sono 18). Prevista anche una nuova forma di DRS che non è ancora definita. Potrebbe essere un cambiamento nella componente aerodinamica o nel sistema energetico, ma l’obiettivo è di avere delle macchine che possano effettuare sorpassi più vicino alla “staccata” che lungo il rettilineo.
Formula 1, un occhio a Cop 28: la sostenibilità
La F1 non perderà di vista neanche la sostenibilità. Il contributo delle vetture che si giocano il campionato del Mondo è davvero piccolo (circa il 2%) ma il suo impatto sul mondo automobilistico sarà importante. La riduzione delle emissioni di carbonio delle auto in gara sarà significativa. Il prossimo passo delle regole che saranno implementare nel 2026, oltre a quelle tecniche, sportive e finanziarie, sarà la sostenibilità, con l’obiettivo di avere un’impronta di carbonio pari a zero nel 2030.