
Ex promessa dell'Inter trova rifugio e sogna il ritorno in campo - ©ANSA Photo
La vicenda di Assane Gnoukouri, ex giovane talento dell’Inter, ha recentemente subito una svolta decisiva. La commissione territoriale di Piacenza ha infatti concesso al calciatore la protezione speciale, un riconoscimento che gli consente di rimanere in Italia dopo un periodo di incertezze legate a questioni legali e di immigrazione. Questa notizia rappresenta un importante passo avanti per Gnoukouri, che ha vissuto anni di difficoltà culminate in un’inchiesta della procura di Parma sulla tratta di calciatori provenienti dalla Costa d’Avorio.
Il calciatore, ora 28enne, ha espresso la sua gioia al quotidiano “Libertà”, dichiarando: “Sono molto felice, finalmente posso coronare il mio sogno di tornare a giocare a calcio”. Questo desiderio di tornare in campo ha accompagnato Gnoukouri durante il suo difficile percorso, e ora sembra avvicinarsi alla realizzazione. Anche se non ha rivelato la sua prossima destinazione, le voci suggeriscono che potrebbe firmare con il Vicenza, squadra di Serie C, dove potrebbe ritrovare l’allenatore Stefano Vecchi, figura chiave nella sua carriera giovanile all’Inter.
Un percorso di sfide e opportunità
Gnoukouri, il cui vero nome è Alassane Traorè, ha fatto il suo esordio nell’Inter nel 2015 sotto la guida di Roberto Mancini. In quell’epoca, il giovane centrocampista sembrava avere un futuro brillante davanti a sé, avendo già collezionato presenze in Serie A e anche in Champions League. Ha affrontato situazioni di grande prestigio, come il derby della Madonnina, il che lo ha reso un nome noto tra gli appassionati di calcio. Tuttavia, la sua carriera ha subito un brusco arresto a causa di un problema cardiaco che lo ha costretto a interrompere l’attività agonistica.
Dopo aver superato le difficoltà legate alla salute, Gnoukouri ha dovuto affrontare un’altra battaglia, quella legale. Nel 2017, è rimasto coinvolto in un’inchiesta della procura di Parma riguardante un giro di calciatori della sua nazione d’origine, la Costa d’Avorio, che erano stati oggetto di traffico. Questo scandalo ha sollevato diverse preoccupazioni riguardo alla sicurezza e al benessere dei giovani calciatori, che spesso si trovano in situazioni vulnerabili quando cercano di raggiungere il sogno di una carriera nel calcio professionistico.
La protezione speciale e il futuro
La condizione di vulnerabilità di Gnoukouri ha portato a un rischio di espulsione dall’Italia, un’eventualità che avrebbe potuto compromettere ulteriormente le sue prospettive future. Tuttavia, con l’assegnazione della protezione speciale, Gnoukouri ha ricevuto una nuova opportunità per ricostruire la propria vita e carriera nel calcio. Questo status non solo gli consente di restare nel Paese, ma rappresenta anche un riconoscimento del suo diritto a continuare a perseguire la sua passione.
Il calciatore ha sempre mantenuto viva la speranza di tornare in campo, e ora, con la protezione legale, sembra pronto a riprendere il suo percorso calcistico. La scelta del Vicenza, se confermata, potrebbe rivelarsi strategica, poiché il club potrebbe offrirgli l’ambiente giusto per rilanciarsi. Stefano Vecchi, il suo possibile allenatore, conosce bene le sue qualità e potrebbe giocare un ruolo cruciale nel suo reinserimento nel mondo del calcio.
Un simbolo di resilienza
Gnoukouri non è solo un calciatore; è un simbolo di resilienza e determinazione. La sua storia è quella di un giovane che ha affrontato sfide imponenti, ma che non ha mai smesso di lottare per il suo sogno. La sua vicenda mette in luce le difficoltà che molti giovani atleti devono affrontare, specialmente quelli provenienti da contesti difficili. La sua esperienza è un richiamo alla necessità di proteggere i diritti e il benessere dei calciatori, in particolare quelli più vulnerabili, che possono essere facilmente sfruttati in un ambiente competitivo come quello calcistico.
Le sfide che Gnoukouri ha dovuto affrontare non sono uniche: molti altri giovani atleti vivono situazioni simili, affrontando non solo i contrasti sul campo, ma anche le insidie del sistema. La sua storia potrebbe servire da ispirazione per altri, dimostrando che, anche nei momenti più bui, ci può essere una via d’uscita e una nuova opportunità per realizzare i propri sogni.
In attesa di vedere Gnoukouri tornare in campo, la comunità calcistica e i suoi tifosi lo sosterranno, sperando che questa nuova fase della sua vita possa finalmente portarlo alla realizzazione di quel sogno di giocare a calcio ad alti livelli che ha sempre desiderato.