Italia, calma e sangue freddo. La Macedonia del Nord si è confermata… indigesta alla Nazionale e neanche il cambio in panchina, dopo l’addio di Mancini e l’arrivo di Spalletti, ha permesso di invertire la rotta contro un avversario che sta all’azzurro come la kryptonite a Superman. Tuttavia, seppur il cammino sia in salita, niente è compromesso in vista della qualificazione diretta ai prossimi Europei. L’Italia è attualmente al terzo posto nel suo gruppo dietro Inghilterra e Ucraina ma l’ipotesi play off è ancora piuttosto lontana e del tutto esorcizzabile. Non servono miracoli. Piuttosto che l’Italia torni a essere l’Italia.
Cosa serve per la qualificazione diretta: vincere contro l’Ucraina e poi…
La partita contro l’Ucraina, prossimo avversario della nazionale, rappresenta lo spartiacque dei destini del gruppo C. L’Inghilterra sembra avviata a vincere il girone e a prenotare il volo per la Germania, ma per l’Italia di Spalletti c’è ancora spazio e tempo per staccare il pass e difendere il titolo conquistato a Wembley. Le prime due qualificate accedono direttamente alla fase finale dell’Europeo. L’Italia, con 4 punti in tre partite giocate, è a -3 dall’Ucraina, che però è scesa in campo già 4 volte. Dunque, sarà sufficiente agganciare l’Ucraina e non perderne contatto. Tradotto: occorre vincere almeno una volta e non perdere nessuno dei due incontri in programma con gli ucraini e poi ottenere sei punti in casa contro Macedonia del Nord e Malta. In caso di arrivo a pari punti, infatti, saranno decisivi quelli ottenuti negli scontri diretti. Con una vittoria e un pareggio contro l’Ucraina, l’Italia potrebbe permettersi di arrivare appaiata all’avversario di domani.
Sogno primo posto: serve una nuova impresa a Wembley
Teoricamente, l’Italia è ancora in corsa anche per il primo posto nel girone. Per centrarlo, però, al neo Commissario Tecnico, Luciano Spalletti, servirebbe un filotto. Allo status quo, l’Italia ha un ritardo di 9 punti dal primo posto, ma l’Inghilterra ha giocato due partite in più. Ciò significa, in teoria, che la differenza, ammesso che l’Italia vinca tutte le sue partite sino alla sfida di ritorno conto gli inglesi, è determinata dallo scontro diretto perso a Napoli. Dunque, se la nazionale vincesse tutte e cinque le partite che restano e violasse Wembley con più di due gol di scarto, chiuderebbe prima nel girone. Per quanto visto nelle ultime settimane e considerando, in generale, il rendimento della nazionale azzurra negli ultimi mesi, l’ipotesi appare un esercizio di ottimismo esagerato, ma nel calcio niente è impossibile.