Europei di ciclismo, appuntamento che potrebbe tingersi d’azzurro. L’ottava edizione dell’evento continentale sarà nel Drenthe, regione dell’Olanda che ospiterà una prova in linea di 198,8 km. Un percorso che, per caratteristiche, potrebbe premiare le partenze da lontano.
Lo start è previsto da Assen e prevede i primi 115 km totalmente pianeggianti con una sola incognita: il meteo. Il vento potrebbe condizionare il gruppo, e qualche coraggioso, nel tentare una fuga sin dai primi chilometri ma la sensazione è che molto, se non tutto, si possa decidere nel circuito conclusivo. 14 chilometri da percorrere sei volte intorno al Col du Vam, salita non particolarmente impegnativa ma caratterizzata da uno “strappo” che potrebbe fungere da trampolino per gli attacchi da portano: 400 metri al 4,2% di pendenza media, con un ultimo tratto in pavé che renderà piuttosto complicato un arrivo per i velocisti.
In questa ottica il Commissario tecnico Daniele Bennati ha scelto in base alle esigenze di un percorso non durissimo dove sarà, però, fondamentale restare sempre davanti in modo da favorire lo spunto decisivo. Dunque, spazio a Filippo Ganna. Il ragazzo sarà insignito dei galloni di capitano e rinuncerà anche alla prova contro il tempo per puntare un coraggioso all in sulla prova in linea. Ad affiancarlo nel tentativo dell’impresa che sembra alla portata di un ciclista che è reduce da una grandissima Vuelta di Spagna, Matteo Tentin ed Elia Viviani. A completare la spedizione azzurra, con licenza di battitori liberi, Luca Mozzato, Andrea Pasqualon, Matteo Sobrero, Mattia Cattaneo ed Edoardo Affini.
Lo scenario ideale per gli azzurri è abbastanza scontato: puntare a spaccare il gruppo. Un arrivo senza velocisti puri infatti, potrebbe aprire lo scenario ideale per lo spunto del ciclista verbanese. In questa ottica, le scelte di Bennati sembrano indirizzate a un supporto totale a Ganna, considerando anche che nella corsa contro il tempo sono stati designati Sobrero e Catteneo. Su strada, una spedizione composta da elementi di esperienza e che hanno tutti un ruolo ben definito. Trentin e Viviani fungeranno da registi: a loro il compito di leggere fra le pieghe della gara e capire il momento giusto per provare a spaccare il gruppo. Il piano B prevede la possibilità di un battitore libero, da scegliere, nel senso più pieno del termine, in corsa. L’intento resta comunque di supportare Ganna e Trentin. Se le scelte saranno azzeccate, lo dirà la strada…
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