Euro 2024, una fase a gironi sotto le aspettative: deludono i bomber e molte Nazionali

È finita la fase a gironi che non ha regalato particolari emozioni: a deludere maggiormente le Nazionali favorite per la vittoria finale.

Euro 2024
Euro 2024, il bilancio dopo la fase a gironi (Wigglesport.it)

Ieri le vittorie di Georgia e Turchia, rispettivamente contro Portogallo e Repubblica Ceca, hanno consegnato agli almanacchi la fase a gironi di Euro 2024. Sedici squadre hanno conquistato l’accesso agli ottavi e da sabato si contenderanno un pass per approdare ai quarti, mentre altre otto hanno già fatto le valigie rientrando in patria.

Ad oggi, dunque, sono andate in scena 36 gare con in campo anche tutte le 24 Nazionali che hanno guadagnato il diritto di giocare il torneo organizzato in Germania. Non abbiamo visto molte gare entusiasmanti e cariche di emozioni, ma ancora la competizione è lunga e può riservare sorprese.

Euro 2024, una fase a gironi sotto le aspettative

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Euro 2024, una fase a gironi sotto le aspettative (Wigglesport.it)

Un primo bilancio non troppo positivo quello di Euro 2024. La fase a gironi del torneo, che si è conclusa ieri, non ha regalato emozioni particolari o sorprese. Partiamo dalle reti, sono 81 quelle messe a segno sino ad oggi in 36 gare disputate: una media di 2,25 gol a partita, ossia una marcatura ogni 40 minuti. L’unico confronto possibile è quello con le ultime due edizioni della competizioni con 24 Nazionali: nella fase a gironi del 2021 sono stati 94 i gol realizzati, mentre, nel 2016 furono 69 in totale. Dunque, peggio dell’edizione vinta dall’Italia, meglio di quella in cui trionfò il Portogallo.

Numeri alla mano, non si tratta di un fattore statistico, ma a deludere è stato altro. In primis, la quasi totale assenza dei bomber: i numeri 9 delle Nazionali hanno praticamente sparato a salve. Attaccante come Lukaku, Cristiano Ronaldo, Vlahovic, Scamacca, per citarne alcuni, non si sono mai iscritti nel tabellino dei marcatori. Kane, Mbappè e Lewandoski sono fermi a quota una rete, ma solo il primo si è sbloccato su azione, mentre gli altri due hanno trovato la via del gol solo dagli undici metri proprio nel match li metteva di fronte fra Francia e Polonia.

A dominare la classifica dei marcatori ci sono incredibilmente gli autogol, ben 7 sino ad oggi nel torneo, compreso quello del “nostroCalafiori contro la Spagna. A mettersi in mostra, invece, ci sono nomi meno altisonanti: il primo è quello di Mikautadze, centravanti della Georgia, già a quota tre marcature, poi il 31enne Niclas Füllkrug (Germania), Ivan Schranz (Slovacchia) e Cody Gakpo (Olanda), tutti a quota 2 gol.

Il rendimento delle “big”

Sotto le aspettative anche il rendimento delle Nazionali più attese, quelle che i bookmakers danno tuttora come le favorite del torneo: Francia, Inghilterra e Portogallo. La Nazionale di Didier Deschamps, indicata come la squadra da battere, ha faticato sotto il profilo del gioco, ma anche dei risultati: i Bleus si sono piazzati al secondo posto del girone D, dietro l’Austria, con due pareggi, un successo e appena due reti all’attivo. Un piazzamento non solo deludente, ma che ha fatto finire la Francia nella parte più complicata del tabellone, agli ottavi sfiderà un Belgio, anch’esso sottotono e capace di fare solo 4 punti, gli stessi delle altre tre squadre dell’equilibratissimo gruppo E. A salvare gli uomini di Domenico Tedesco gli scontri diretti e la differenza reti.

Cinque punti, come la Francia, li ha conquistati anche l’Inghilterra che, però, sono bastati per il primo posto del raggruppamento C, un posizionamento raggiunto più per demerito delle altre avversarie, mai riuscite a vincere un match fra quelli giocati nella fase a gironi. Il Portogallo non è apparso smagliante, nonostante le due vittorie contro Turchia e Repubblica Ceca ed il primo posto nel girone F. Visti gli elementi in squadra, potrebbe dare di più anche per quanto riguarda il gioco che è apparso macchinoso in alcune fasi.

Impossibile non citare la Nazionale italiana fra le delusioni di questa prima parte di torneo. Gli uomini di Luciano Spalletti sono riusciti a salire sul treno degli ottavi all’ultima fermata: un gol al 98’ di Zaccagni, contro la Croazia, ha permesso all’Italia di salire al secondo posto del girone. Senza quella rete, a conti fatti, oggi la Nazionale italiana sarebbe in viaggio per tornare in patria, dato che non sarebbe rientrata neanche fra le migliori terze.

Spagna, unica certezza

A brillare, nella prima parte dell’Europeo, è stata solo la Spagna. Le Furie Rosse, forse sottovalutate troppo frettolosamente, anche dai bookmakers, hanno dimostrato di essere in grado di arrivare fino in fondo al torneo. Tre vittorie su tre, compresa quella contro la Nazionale di Luciano Spalletti, ma non solo. Gli uomini di Luis de la Fuente sono apparsi in palla in tutte le zone del campo con giocate di qualità ed un possesso palla che, contrariamente ad altre Nazionali, non è stato fine a sé stesso.

Arriviamo ai padroni di casa: la Germania era partita con la marcia ingranata rifilando un sonoro 5-1 alla Scozia, poi è leggermente calata, ma rimane comunque una formazione temibile che può di sicuro ambire alla vittoria finale.

Una menzione, prima di chiudere, alla favola Georgia: Kvaratskhelia e compagni, dopo aver centrato la storica qualificazione agli Europei, ieri sera hanno fatto nuovamente la storia prima battendo il Portogallo e poi centrando l’accesso agli ottavi di finale.

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