Euro 2024, questa sera l’Italia si gioca l’accesso agli ottavi contro la Croazia: serviranno coraggio e intensità

Questa sera, la Nazionale italiana di Luciano Spalletti si gioca l’accesso agli ottavi di Euro 2024 nel match contro la Croazia.

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Nazionale italiana, questa sera la sfida contro la Croazia (Wigglesport.it)

A volte, a separare un successo da un fallimento è una linea molto sottile. Spesso, nel calcio quella linea può essere rappresentata da 90 minuti, una partita che può valere un’intera stagione o molto di più. Questa sera potrebbe essere così per la Nazionale italiana che affronterà la Croazia a Lipsia nell’ultimo turno della fase a gironi di Euro 2024.

Tecnicamente non si tratta di gara da dentro o fuori, a stabilirlo, difatti, non saranno solo i 90 minuti della Leipzig Arena, dato che bisognerà anche tenere conto del risultato dell’altra sfida del girone del gruppo B tra Albania e Spagna, ma soprattutto capire come si piazzeranno le altre terze dei gironi. Questo in caso di sconfitta, considerato che all’Italia basta un pareggio contro la Nazionale di Zlatko Dalic per assicurarsi il secondo posto.

Italia-Croazia, la Nazionale si gioca l’accesso agli ottavi

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Euro 2024, alla Nazionale italiana basta un pareggio contro la Croazia (Wigglesport.it)

Un successo di misura in rimonta contro l’Albania ed una sconfitta contro la Spagna che ha assunto più i tratti di una lezione di calcio. Questo il cammino della Nazionale italiana nelle prime due uscite ad Euro 2024, un ruolino di marcia che ora ci mette davanti ad un bivio nella terza giornata del girone B: per assicurarsi il passaggio del turno ed il secondo posto nel raggruppamento non bisogna perdere contro la Croazia.

La selezione croata sembra aver perso lo smalto rispetto agli anni scorsi quando aveva ammaliato i propri tifosi ed era stata in grado di conquistare un secondo ed un terzo posto negli ultimi due Mondiali ed un secondo posto nella Nations League 2022-2023, ma non bisogna sottovalutare una rosa che può vantare pedine dal calibro di Modric, Gvardiol e Kovacic e che, soprattutto, non ha nulla da perdere. Gli uomini di Dalic, difatti, con un solo punto conquistato nelle prime due gare del torneo, si giocheranno tutto contro la Nazionale italiana.

Donnarumma e compagni dovranno dimenticare la debacle contro le Furie Rosse e voltare pagine azzerando le insicurezze di un match che ci ha visti schiacciati per 90 minuti nella nostra metà campo lasciando spazio ai palleggiatori spagnoli che hanno lasciato molto spesso trasecolati i loro marcatori. La prestazione degli Azzurri è stata difatti, peggiore, di quanto possa suggerire l’1-0 incassato.

Non bisognerà fare calcoli

Alla Leipzig Arena, sarà necessario mettere in campo non solo le qualità, ma anche il coraggio di chi è in grado di giocarsi una grande sfida a viso aperto, senza la paura di sbagliare, il timore di esporsi o fare calcoli. Serve una grande prestazione per meritarsi l’accesso alla fase ad eliminazione diretta, dove ad attendere la seconda del nostro girone c’è già la Svizzera.

È vero che per la aritmetica certezza basterebbe un pareggio, ma una vittoria potrebbe ridare entusiasmo e fiducia al gruppo dopo la sconfitta della gara precedente che ha fatto emergere tutti i limiti della Nazionale di Spalletti. Un KO riconosciuta da tutti, anche dallo stesso commissario tecnico che ha fatto mea culpa in conferenza stampa. Ammissione importante dato che, come diceva un certo Vittorio Pozzo, commissario tecnico che alla guida della Nazionale italiana vinse due Mondiali ed un oro olimpico, “Riconoscere la sconfitta è la prima tappa della vittoria”.

Da infrangere c’è anche un tabù per la Nazionale: da quando la Croazia ha riconquistato l’indipendenza, dopo la dissoluzione della Jugoslavia nel 1991, gli Azzurri non hanno mai ottenuto una vittoria, in 8 confronti, tra il 1994 e il 2015, sono arrivati 5 pareggi e 3 sconfitte. Un successo, però, negli almanacchi figura, ma bisogna andare indietro di 82 anni: 5 aprile 1942, in piena guerra, l’Italia guidata proprio da Vittorio Pozzo, superò per 4-0, allo stadio Luigi Ferraris di Genova, la Nazionale croata che era stata denominata “Stato Indipendente della Croazia”.

Noi, questa sera, saremo lì a goderci lo spettacolo e sostenere gli Azzurri in un’atmosfera onirica con milioni di tifosi davanti ad una tv pronti ad urlare, soffrire e gioire nella speranza di ritrovarsi fra qualche giorno per un nuovo appuntamento del torneo più ambito del Continente.

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