Gianluca Festa, ex difensore dell’Inter e veterano della Premier League, è una voce autorevole nell’analisi della sfida di Champions tra i nerazzurri e l’Arsenal. Con un passato diviso tra il calcio italiano e quello inglese, Festa ha vissuto esperienze uniche che lo rendono particolarmente qualificato per discutere di questo affascinante incontro. Dopo aver trascorso quattro anni all’Inter e sei in Inghilterra tra Middlesbrough e Portsmouth, la sua carriera è stata una perfetta fusione di influenze calcistiche italiane e britanniche.
Pioniere italiano in Inghilterra
Festa è stato uno dei pionieri italiani a trasferirsi in Inghilterra, unendosi a una schiera di talenti come Zola, Vialli, Di Canio e Ravanelli. “Era un’epoca diversa”, racconta. “Gli inglesi avevano appena iniziato a guardare al calcio italiano per rafforzare le loro squadre. La mia esperienza al Middlesbrough è stata incredibile. Ho giocato in tre finali di FA Cup e ho avuto il privilegio di calcare il campo di Wembley, un’emozione che non si dimentica facilmente”.
Inter e Arsenal: un confronto equilibrato
Riflettendo sulla partita imminente tra Inter e Arsenal, Festa sottolinea che entrambe le squadre stanno attraversando un momento difficile. “L’Inter ha faticato a vincere contro il Venezia, mentre l’Arsenal ha perso contro il Newcastle, anche se meritava di più”, osserva. “Tuttavia, in Champions League entrambe stanno performando bene. Mi aspetto una partita equilibrata, nonostante le numerose assenze tra i Gunners”.
Ricordi vividi e tifosi indimenticabili
Uno dei ricordi più vividi di Festa è legato al suo esordio in Premier League, quando segnò subito un gol. “Ricordo anche un autogol in semifinale di FA Cup contro l’Arsenal, un momento difficile. Eppure, l’affetto dei tifosi del Middlesbrough che mi accolsero con uno striscione di incoraggiamento, mi ha colpito profondamente. Mi chiedo come sarebbe stato accolto un errore del genere in Italia”.
Grandi campioni e ritorno alle origini
Nel corso della sua carriera, Festa ha avuto il privilegio di giocare al fianco di grandi campioni. All’Inter, condivideva la stanza con Dennis Bergkamp, un giocatore di talento straordinario. “Era riservato, parlava poco, ma in campo era un genio”, ricorda. Al Middlesbrough, ha giocato con Gareth Southgate, oggi allenatore della nazionale inglese. “Era già un commissario tecnico sul campo, serissimo e mai sopra le righe. Nonostante le critiche, credo che sia stato il miglior allenatore dell’Inghilterra negli ultimi vent’anni“.
Dopo l’esperienza in Inghilterra, Festa ha scelto di tornare in Italia, preferendo il cuore al portafoglio. “Lasciai un contratto importante al Portsmouth per tornare a Cagliari con Zola, rinunciando a sei volte il mio stipendio. L’attaccamento ai colori vale più di qualsiasi altro aspetto“.
Inter, potenziale e giovani talenti
Festa ha partecipato all’ultima vittoria dell’Inter in Coppa Uefa nel 1997-98 e conserva ancora la coppa in miniatura come un prezioso ricordo. “Oggi l’Inter ha il potenziale per competere in Champions League fino alla fine, sta colmando il divario con le big europee. Con Inzaghi, tutti i giocatori sono coinvolti nel gioco offensivo, ma devono migliorare in fase realizzativa e difensiva. La mentalità è fondamentale e l’Inter deve ritrovare quella granitica dell’anno scorso“.
Un altro aspetto importante per Festa è il suo contributo allo sviluppo di giovani talenti come Nicolò Barella, che ha fatto esordire sia a Cagliari che a Como. “Si vedeva che aveva qualcosa in più rispetto agli altri: voglia, determinazione e un’intensità di vita unica. Oggi è un giocatore maturo e di grande valore“.
Ammirazione per i nuovi talenti
Parlando dei giocatori dell’Inter attuali, Festa esprime ammirazione per Alessandro Bastoni, un difensore che ha fatto progressi impressionanti. “Ha un gran piede e gioca benissimo. Peccato per l’assenza di Calafiori, sarà fondamentale anche in Nazionale”.
Inzaghi vs Arteta: una scelta chiara
Infine, quando gli viene chiesto di scegliere tra Inzaghi e Arteta, Festa non ha dubbi: “Mi piace molto il gioco dell’Inter, quindi dico Inzaghi”. E per quanto riguarda il pronostico della partita, prevede un pareggio: “1-1, con gol di Thuram e Havertz”.
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