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Esame del governo sulla nazionale cinese dopo la sconfitta contro il Giappone

La recente sconfitta della nazionale cinese di calcio contro il Giappone, con un umiliante punteggio di 7-0, ha scatenato un’ondata di critiche e riflessioni all’interno del movimento calcistico cinese. La Chinese Football Association (CFA) ha organizzato un seminario allo scopo di analizzare e comprendere le ragioni dietro questo disastro sportivo. L’incontro, dal titolo “Riflessioni sulle qualificazioni ai Mondiali tra Cina e Giappone”, è stato un momento cruciale per la federazione, che si trova sotto pressione non solo da parte dei tifosi, ma anche del governo cinese.

Un’analisi critica della sconfitta

Il seminario ha visto la partecipazione di figure chiave della federazione e del mondo dello sport cinese, oltre che del vicepresidente dell’Amministrazione generale dello sport cinese, Zhang Jiasheng, che ha presieduto la sessione. Zhang, che riveste anche il ruolo di segretario del Comitato del partito presso la CFA, ha messo in luce diverse carenze emerse durante la partita contro il Giappone, confrontandola anche con la sconfitta per 1-0 subita contro la Corea del Sud l’11 giugno. Tra i principali punti critici individuati vi sono gli obiettivi della partita, le disposizioni tattiche, la comunicazione e il morale della squadra.

Sfide persistenti nella gestione

La debacle contro il Giappone non è stata solo una sconfitta sul campo, ma ha anche portato alla ribalta cinque sfide persistenti che affliggono la gestione della nazionale cinese. Queste includono il ruolo della leadership della CFA, l’influenza dell’allenatore, il contributo dei giocatori come nucleo della squadra, le funzioni del Dipartimento di gestione della squadra nazionale e il coordinamento interdipartimentale. La necessità di affrontare tali problemi è stata sottolineata con forza durante l’incontro.

Azioni correttive e strategie future

In risposta, la CFA ha annunciato una serie di azioni correttive immediate. Tra queste, il rafforzamento della leadership e l’integrazione tra la direzione strategica dell’allenatore e le responsabilità dei giocatori. È stato anche deciso di estendere il modello di sviluppo della nazionale alle partite di club, un cambiamento che potrebbe portare a un miglioramento complessivo del livello del calcio cinese.

Investire sui giovani e riformare la lega

Inoltre, Zhang ha ribadito l’importanza della formazione dei giovani talenti e della riforma della Lega professionistica cinese. L’obiettivo è costruire una nazionale più competitiva in vista dei prossimi anni, capace di affrontare le sfide internazionali con maggiore preparazione e determinazione. Questo impegno a lungo termine potrebbe richiedere anni per dare frutti tangibili, ma viene visto come essenziale per il futuro del calcio cinese.

La pressione politica e sportiva

La pressione sul calcio cinese non è solo sportiva ma anche politica, con il governo che ha espresso il desiderio di vedere la Cina diventare una potenza calcistica mondiale. Questo obiettivo ambizioso è parte di una strategia più ampia di promozione dello sport e della cultura sportiva nel paese, che include investimenti significativi nelle infrastrutture sportive e nella formazione dei giovani. Tuttavia, le recenti prestazioni della nazionale hanno messo in discussione l’efficacia di tali investimenti, sollevando dubbi sulla direzione che il movimento calcistico sta prendendo.

Verso una rivoluzione calcistica

Il seminario si è concluso con un impegno a rivoluzionare il modo in cui il calcio viene gestito in Cina, puntando su una maggiore professionalizzazione e sulla costruzione di una cultura calcistica più radicata. La CFA è consapevole che per raggiungere gli obiettivi prefissati sarà necessario un cambiamento radicale, che coinvolga tutti i livelli del gioco, dai dirigenti ai giocatori, fino ai giovani che rappresentano il futuro del calcio cinese.

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