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Errani rivela il suo amore per l’azzurro: dopo l’oro olimpico ho nuovi sogni

Errani rivela il suo amore per l'azzurro: dopo l'oro olimpico ho nuovi sogni - ©Gazzetta Photo

Il ritorno di Sara Errani nella nazionale

Sara Errani, una delle tenniste più emblematiche del panorama italiano, è tornata a indossare la maglia azzurra per rappresentare l’Italia nella Billie Jean King Cup, un evento che ha un significato speciale per lei. Dopo cinque anni dall’ultima apparizione in nazionale, Errani si presenta con un nuovo titolo: quello di campionessa olimpica in doppio, conquistato insieme alla giovane e talentuosa Jasmine Paolini. La partita che segnò la sua ultima presenza con la nazionale risale al 20 aprile 2019, quando l’Italia affrontò la Russia nel World Group II. Allora, Errani e Paolini furono battute dalle avversarie Kotal e Potapova, ma ora, a distanza di cinque anni, il contesto è radicalmente cambiato.

Emozioni e significato del ritorno

Il ritorno di Errani nella squadra nazionale è carico di emozioni e significato. “Per me è una grande gioia, mi era mancato tutto questo. Giocare in squadra è sempre diverso, speciale. Spero di poter dare il mio contributo perché la maglia azzurra è unica”, ha dichiarato la tennista. Con la sua esperienza e il bagaglio di successi accumulati nel corso della carriera, Errani ricopre un ruolo fondamentale all’interno del gruppo, quasi come una vice-capitana. “Veterana è un bel modo di dire che sono la più vecchia, vero? Scherzi a parte, sì. Ho sicuramente tanta esperienza in questo tipo di competizione e se posso essere utile in qualche modo, dare un consiglio, una spinta anche fuori dal campo, sono molto orgogliosa di poterlo fare”.

Un palmarès ricco di successi

Il suo palmarès parla chiaro: tre Fed Cup vinte, un trionfo che ora è stato ribattezzato Billie Jean King Cup. Errani ricorda con affetto le emozioni vissute con la maglia azzurra, citando la vittoria di Cagliari nel 2013 contro la Russia come uno dei momenti più belli della sua carriera. “In casa, sulla terra”, ha detto, sottolineando l’importanza di quell’impresa. Sebbene la formula e la superficie siano cambiate, il suo attaccamento alla nazionale rimane intatto. “In più, sia Jasmine, che le altre ragazze hanno dimostrato di essere a proprio agio anche indoor”, ha aggiunto, segno di un gruppo coeso e affiatato.

Un anno straordinario e la voglia di continuare

Questa convocazione arriva dopo una stagione straordinaria per Errani, che ha visto il culmine con l’oro olimpico. “In un certo senso sì, è stato un lungo viaggio per tornare a questi livelli e l’oro olimpico che abbiamo conquistato con Jasmine è stato il momento in assoluto più bello della mia carriera. Andare avanti qui a Malaga e portare a casa il trofeo sarebbe una ciliegina sulla torta”, ha affermato con entusiasmo.

Sara Errani ha esordito in nazionale nel 2007, e ha avuto l’opportunità di giocare il doppio con Tathiana Garbin, un’altra figura importante nel tennis italiano. “La conosco benissimo, ha cresciuto questa squadra partendo quasi da zero e con pazienza siamo arrivate fino a qui”, ha detto Errani, riconoscendo il lavoro svolto dalla federazione e dalle sue compagne.

Il doppio come chiave del successo

Il doppio è una componente cruciale nella formula della competizione, e Errani e Paolini sono pronte a dare il loro massimo. “Io e Jasmine abbiamo voglia di dare il nostro contributo. Credo che questa squadra possa fare davvero bene”, ha affermato con determinazione. La giovane Paolini ha anche riconosciuto l’impatto positivo che Errani ha avuto sulla sua crescita come tennista. “Lei è molto gentile, ma non ha bisogno del mio aiuto perché è fortissima. Io ho cercato di trasferirle la mia esperienza. Jasmine mi fa mille domande al giorno e io sono onorata di poterle dare una mano per quello che mi è possibile”, ha detto Errani, evidenziando il legame speciale tra le due atlete.

Guardando al futuro

Parlando del futuro, Errani ha rivelato che inizialmente pensava di ritirarsi dopo l’Olimpiade, ma ora si sente motivata a continuare. “Pensavo di smettere dopo l’Olimpiade, ma smettere ora sarebbe un peccato. Con Jasmine abbiamo ancora tanti sogni da realizzare”, ha concluso. Questo spirito combattivo e la voglia di continuare a lottare sono elementi che la caratterizzano e che la rendono una fonte d’ispirazione per le giovani generazioni di tennisti italiani.

La sua presenza nella Billie Jean King Cup non è solo un ritorno, ma una testimonianza della forza e della passione che Errani nutre per il tennis e per la sua nazionale. Con il cuore azzurro e una carriera che continua a regalare emozioni, Sara Errani è pronta a scrivere un nuovo capitolo della sua storia, insieme alle sue compagne di squadra.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,