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Errani e paolini, una vittoria da brividi che porta l’italia in finale

Errani e paolini, una vittoria da brividi che porta l'italia in finale - ©Gazzetta Photo

Il tennis italiano sta vivendo un momento di grande gloria, grazie alle straordinarie prestazioni di Sara Errani e Jasmine Paolini, che hanno dimostrato di avere cuori e nervi d’acciaio durante la semifinale della Billie Jean King Cup. Le due atlete azzurre hanno affrontato una sfida titanica contro le polacche Iga Swiatek e Katarzyna Kawa, riuscendo a prevalere con un punteggio di 7-5, 7-5. Questo risultato ha permesso all’Italia di qualificarsi per la finale, un traguardo che mancava dalla scorsa edizione del torneo, quando era stata sconfitta dal Canada a Malaga.

L’andamento della partita

La partita ha avuto un inizio equilibrato, con entrambe le coppie che hanno messo in mostra le loro abilità. Tuttavia, è stato nel sesto gioco del primo set che le azzurre hanno rischiato di trovarsi in difficoltà. Jasmine Paolini, al servizio, ha dovuto affrontare la pressione delle campionesse in carica, con Swiatek e Kawa che si sono portate sullo 0-30. Nonostante ciò, Errani e Paolini hanno saputo reagire con determinazione, chiudendo il game con quattro punti consecutivi e riportandosi in parità sul 3-3.

La tensione cresceva e la battaglia si faceva sempre più intensa. La stanchezza iniziava a farsi sentire, in particolare per Paolini, ma Sara Errani, con la sua esperienza e la sua abilità nel gioco a rete, è riuscita a gestire al meglio la situazione. Ecco alcuni momenti chiave della partita:

Servizio critico di Errani sul 5-4, con le polacche in vantaggio e due set point a disposizione.
Errani annulla il primo set point con una volée di rovescio fulminea.
Da 15-40, Errani e Paolini conquistano il break, portandosi sul 6-5.
Chiusura del primo set con un punteggio di 7-5.

Il secondo set e la rimonta

Il secondo set è stato un continuo alternarsi di emozioni. Le azzurre, galvanizzate dal successo del primo parziale, hanno cercato di mantenere il ritmo e hanno avuto l’occasione di passare in vantaggio, con due possibilità di break sul servizio di Kawa. La prima chance è stata annullata, ma Errani ha mostrato la sua classe a rete, chiudendo il punto decisivo e portando l’Italia in vantaggio per 1-0. Tuttavia, la reazione delle avversarie è stata immediata e il punteggio è tornato in parità.

La partita si è trasformata in un autentico braccio di ferro. Le polacche, guidate dalla numero due al mondo Swiatek, hanno saputo mantenere la calma nei momenti critici, allungando il punteggio fino al 5-1. Ma Sara e Jasmine, pur attraversando un momento di sconforto, non si sono arrese e hanno iniziato una lenta ma inesorabile rimonta. Ecco i punti salienti della loro straordinaria ripresa:

Recupero di un break cruciale.
Agguanto del punteggio sul 5-5 dopo aver annullato il servizio delle avversarie.
Comando preso per 6-5, con la possibilità di servire per la vittoria.

Con una prestazione da incorniciare, Errani e Paolini hanno portato l’Italia in finale, segnando un’altra tappa storica nel cammino del tennis femminile italiano. L’appuntamento è fissato per mercoledì, quando l’Italia affronterà la vincente tra Slovacchia e Gran Bretagna, in una finale che promette di essere ricca di emozioni e colpi di scena. Con queste ragazze in campo, tutte le possibilità sono aperte e il sogno di conquistare il titolo è più vivo che mai.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,