Dall’Inghilterra alla Turchia, passando per l’Italia, il percorso di Enock Barwuah è un viaggio ricco di esperienze e sfide. Classe 1993, Enock ha sempre avuto un legame speciale con il calcio, non solo per la sua carriera, ma anche per il suo legame di sangue con Mario Balotelli, il celebre fratello maggiore. Entrambi hanno calcato campi di alta rilevanza, ma Enock si è trovato a girare principalmente tra Eccellenza e Serie D, dove attualmente gioca con la Pro Palazzolo. Il suo sogno? Raggiungere la Serie C e dimostrare il proprio valore a un livello più alto.
Quando parla della sua attuale squadra, Enock è chiaro: “Qui c’è l’ambizione giusta per passare allo step successivo. Sogno questo traguardo da anni”. Il suo obiettivo non è solo personale, ma anche di squadra. Vuole contribuire a portare la Pro Palazzolo verso la promozione, un traguardo che per lui significherebbe molto. Negli ultimi anni, ha dimostrato di avere le potenzialità per fare bene: nella stagione 2022/23 ha segnato 20 gol con l’Ospitaletto e 21 con il Rovato. Ora, con la Pro Palazzolo, ha già messo a segno due reti, ma è solo all’inizio della sua avventura.
Un tema ricorrente nella sua vita è l’ombra del fratello Mario. Enock si sente fortunato a poter seguire i passi di un giocatore di tale calibro, ma è anche consapevole delle pressioni che derivano da questa relazione. “Spero che stavolta mio fratello Balo sia apprezzato”, dice, riferendosi al ritorno di Mario in Serie A con il Genoa. Enock ha assistito al ritorno del fratello in campo dopo 1701 giorni e ha condiviso sui social la sua gioia, sottolineando l’importanza di questo momento per Mario.
L’aspetto che più preoccupa Enock è la percezione pubblica del fratello. Vuole che Mario venga visto per il suo impegno e le sue capacità, piuttosto che per le “solite bravate”. “Bisogna lasciarlo tranquillo, senza puntargli subito il dito contro perché è Balotelli”, afferma. È chiaro che il fratello maggiore si trova in un momento critico della sua carriera e la pressione esterna può essere opprimente. “Il tempo rivelerà tutto”, ha scritto Enock in un post sui social, un messaggio di speranza e supporto per Mario.
Il trasferimento di Enock alla Pro Palazzolo è avvenuto dopo un inizio di stagione deludente al Ciliverghe. “Quando si è presentata l’occasione con la Pro Palazzolo, non ho esitato un attimo ad accettare”, racconta. Qui ha trovato un ambiente che crede in lui e nelle sue capacità, un aspetto fondamentale per un atleta che desidera esprimersi al meglio. Il suo approccio al gioco è pragmatico: “Se dovessi segnare di meno riuscendo a vincere il campionato, sarei felice lo stesso”. Questo dimostra la sua dedizione al successo della squadra, prima del riconoscimento personale.
Enock ha scelto la maglia numero 90 in onore di Romelu Lukaku, un giocatore che stima. La sua ammirazione per Lukaku è evidente, e quando si parla del ritorno del belga al Napoli, Enock esprime fiducia: “È nell’ambiente giusto, con l’allenatore che lo ha sempre sostenuto e spronato”. La sua esperienza nel calcio inglese, con le giovanili del Manchester City e dello Stoke City, ha lasciato un segno indelebile, ma ora le sue priorità sono cambiate, soprattutto da quando è diventato papà di Noah lo scorso maggio.
Essere genitore ha modificato le sue aspirazioni: “Ogni padre che gioca a calcio vuole vedere suo figlio seguire le sue orme. Ma sarei felice anche se Noah decidesse di fare altro”. Questa apertura mentale nei confronti del futuro di suo figlio riflette una maturità che Enock ha sviluppato nel tempo, sia come calciatore che come persona.
Nel 2020, Enock ha anche partecipato al Grande Fratello Vip, un’esperienza che ha segnato un cambiamento significativo nella sua vita. “È stato bello perché mi ha aiutato a crescere a livello personale, ma non è un’esperienza che rifarei”, confessa. La sua vita è ora focalizzata sul calcio e sulla famiglia, con l’intento di costruire un futuro solido per sé e per il piccolo Noah.
Le sue opinioni sul calcio attuale sono altrettanto interessanti. Parlando del Milan, di cui è tifoso, Enock sottolinea l’importanza di dare fiducia a giocatori come Rafael Leão. “Bisogna dargli sempre fiducia. A livello caratteriale mi ricorda un po’ mio fratello Mario”. Questa analogia mette in evidenza come il supporto e la comprensione possano influenzare positivamente le prestazioni di un giocatore.
Enock Barwuah sta quindi vivendo un momento di transizione, dove sogni e realtà si intrecciano. Con l’obiettivo di raggiungere la Serie C, il suo percorso è una testimonianza della determinazione di un uomo che desidera lasciare il segno nel mondo del calcio, mentre cerca anche di costruire un futuro luminoso per la sua famiglia.
La conclusione dell'avventura alle ATP Finals La coppia azzurra formata da Simone Bolelli e Andrea…
Il curling e i Campionati Europei Il curling, uno sport che ha saputo conquistare sempre…
La fine di un'avventura: Paul Pogba e la Juventus La storia tra Paul Pogba e…
La separazione tra Juventus e Paul Pogba La notizia della risoluzione del contratto tra la…
Il commovente addio di Paul Pogba ai tifosi della Juventus Paul Pogba, uno dei calciatori…
La sconfitta di Simone Bolelli e Andrea Vavassori nel torneo di Torino L'ultima avventura di…