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Empoli sorprende la Juve e conquista la semifinale di Coppa Italia ai rigori

L’Empoli ha compiuto un’impresa straordinaria, raggiungendo la semifinale di Coppa Italia dopo una sfida avvincente contro la Juventus, conclusasi con una vittoria per 5-3 ai calci di rigore. Dopo i tempi regolamentari, il punteggio era di 1-1, ma la lucidità dagli undici metri ha fatto la differenza. Questo risultato rappresenta una tappa significativa per la formazione toscana, che ora attende il Bologna nel prossimo turno.

La vigilia della sfida

La Juventus si trovava in un momento critico, avendo già abbandonato la Champions League e deluso in Supercoppa. La Coppa Italia rappresentava l’ultima opportunità per non chiudere la stagione in modo deludente. La gara secca contro l’Empoli, disputata all’Allianz Stadium, era vista come un’occasione imperdibile. Thiago Motta, allenatore dell’Empoli, sapeva che non solo doveva riscattare le precedenti eliminazioni, ma anche mantenere viva la striscia positiva in campionato, con la semifinale in palio che metteva di fronte la vincente all’altra sorpresa della competizione, il Bologna.

Un cammino in salita per la Juve

La Juventus, campione in carica della Coppa Italia, era consapevole della pressione. La squadra, infatti, era reduce da una serie di prestazioni altalenanti e la necessità di difendere il titolo pesava sulle spalle dei giocatori. Negli incontri precedenti, Locatelli e compagni avevano già superato il Cagliari, ma l’Empoli si presentava come un avversario di tutto rispetto, avendo eliminato la Fiorentina al ‘Franchi’.

Allo Stadium, la Juventus ha cercato di gestire al meglio le risorse a disposizione. Tuttavia, la situazione in infermeria si è rivelata complicata. Dopo l’infortunio di Savona, che dovrà rimanere fermo per un paio di settimane, si è aggiunta la notizia della lesione di Douglas Luiz, costretto a restare fuori per circa venti giorni. Anche Cambiaso non era al meglio e altri giocatori come Kalulu, Bremer, Cabal e Milik erano ai box, costringendo il tecnico a un’attenta gestione delle forze.

La formazione dell’Empoli e le scelte strategiche

Thiago Motta ha scelto di puntare su un mix di esperienza e gioventù. Tra i titolari, spiccava il giovane Rouhi, classe 2004, pronto a sfruttare l’occasione sulla corsia mancina. Al centro della difesa, Kelly è stato confermato, mentre Locatelli è stato adattato nel quartetto difensivo, completato da Weah. A centrocampo, la coppia formata da Thuram e Koopmeiners ha cercato di garantire equilibrio e sostanza, mentre sulla trequarti Mbangula e Nico Gonzalez hanno cercato di creare occasioni per i propri attaccanti.

In attacco, la sfida tra Vlahovic e Kolo Muani ha catturato l’attenzione di molti: entrambi i giocatori avevano dimostrato di essere in forma, ma le scelte tattiche di Motta hanno portato a un utilizzo alternato dei due bomber.

La partita e i rigori

Il match ha avuto un inizio vibrante, con entrambe le squadre che hanno cercato di imporre il proprio gioco. La Juventus, nonostante le assenze, ha avuto il pallino del gioco, ma l’Empoli si è dimostrato resistente e pronto a colpire in contropiede. Il primo tempo si è chiuso senza reti, ma la ripresa ha visto un cambio di ritmo.

  1. Al 60° minuto, la Juventus è riuscita a trovare il vantaggio grazie a un colpo di testa di Vlahovic, che ha sfruttato un corner battuto magistralmente.
  2. Tuttavia, la risposta dell’Empoli non si è fatta attendere: pochi minuti dopo, i toscani hanno pareggiato con un bel tiro di Nico Gonzalez, che ha sorpreso il portiere bianconero.

Negli ultimi minuti, entrambe le squadre hanno avuto occasioni per chiudere il match, ma i portieri si sono esibiti in alcune parate decisive, mantenendo il punteggio in parità fino al fischio finale.

Con il punteggio fissato sull’1-1, la partita è andata ai calci di rigore. Qui, l’Empoli ha dimostrato maggiore freddezza, realizzando 5 tiri su 5, mentre la Juventus ha sbagliato due penalty, condannando i bianconeri all’eliminazione. L’esultanza dei giocatori empolesi è stata contagiosa, mentre quelli della Juventus si sono mostrati visibilmente delusi.

Con questa vittoria, l’Empoli si qualifica per la semifinale di Coppa Italia, dove affronterà il Bologna, pronto a dare battaglia per un posto in finale. La Juventus, invece, dovrà riflettere sul futuro, cercando di rialzarsi dopo una stagione che si preannuncia difficile.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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