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Emozionante celebrazione Ferrari a Imola, con occhi puntati sulla prossima edizione al Mugello

L’edizione 2024 delle Finali mondiali Ferrari ha trasformato l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola in un palcoscenico di emozioni e adrenalina, nonostante le condizioni meteorologiche avverse. Con oltre 200 vetture in pista, tra cui le Ferrari Challenge, i programmi F1 Clienti, XX, Sport Prototipi Clienti e Club Competizioni GT, l’evento si è svolto dal 15 al 21 ottobre, attirando più di 33.000 appassionati di motori. Malgrado i forti scrosci di pioggia, in particolare nelle giornate di giovedì 17 e sabato 19 ottobre, il pubblico ha dimostrato la sua passione e fedeltà, affollando gli spalti e le aree riservate per assistere a uno spettacolo unico.

Un evento ricco di emozioni e spettacolo

Un momento particolarmente atteso è stato il Ferrari Show, arricchito quest’anno da una straordinaria parata che, per la prima volta, è partita dal centro di Imola per giungere fino al circuito. Le Hypercar 499P, protagoniste indiscusse della stagione, hanno sfilato maestosamente attraverso le vie della città e sopra il ponte sul Santerno, suscitando l’entusiasmo degli spettatori. Le vetture numero 50 e 83, trionfatrici rispettivamente a Le Mans e Austin, erano accompagnate da piloti di spicco come Giancarlo Fisichella, Olivier Beretta e Andrea Bertolini, che hanno deliziato il pubblico con spettacolari “donut” sul rettilineo principale.

Le gare delle finali mondiali

Le gare delle Finali mondiali, suddivise tra Coppa Shell Am, Coppa Shell e 488, Trofeo Pirelli e Pirelli Am, si sono svolte nella mattinata di domenica 20 ottobre. La competizione ha visto la partecipazione di piloti provenienti da Europa, Nord America, Giappone e Regno Unito, che si sono sfidati su un tracciato reso insidioso dalla pioggia. Nella Coppa Shell Am, il canadese Eric Cheung ha conquistato la vittoria in una gara segnata da una pista umida e scivolosa, superando in volata il tedesco Jan Sandmann e il campione europeo Zois Skrimpias.

Strategie e sorprese in pista

La gara della Coppa Shell e 488 è stata una vera e propria sfida strategica, con i team che si sono trovati a dover scegliere tra pneumatici da bagnato e da asciutto. La bandiera rossa ha interrotto prematuramente la gara, consegnando il successo al francese Henry Hassid, che ha preceduto lo svizzero Andreas Ritzi e l’austriaco Ernst Kirchmayr. Tra le 488, il vincitore è stato lo svizzero Qwin Wietlisbach, seguito da Fabrizio Fontana e Maurizio Pitorri.

Il trofeo pirelli e le sue sorprese

Il Trofeo Pirelli e Pirelli Am ha riservato sorprese fino all’ultimo istante. Partita su pista asciutta, la gara è stata improvvisamente sconvolta da un violento acquazzone che ha rimescolato le carte in tavola. Il britannico James Owen si è aggiudicato il successo assoluto e della categoria Pirelli Am, mentre l’italiano Giammarco Marzialetti ha conquistato il secondo posto. L’americano Ofir Levy, quinto assoluto, ha chiuso al terzo posto di classe. Nel Trofeo Pirelli, l’ungherese Bence Valint ha ottenuto il terzo posto assoluto, precedendo Roberto Perrina e Giacomo Altoè, quest’ultimo protagonista di una gara straordinaria prima dell’arrivo della pioggia.

Un evento di successo e un futuro promettente

L’edizione 2024 delle Finali mondiali Ferrari ha rappresentato non solo un’occasione per celebrare il mito del Cavallino Rampante, ma anche un momento di incontro per appassionati di tutte le età. L’atmosfera elettrizzante ha confermato ancora una volta l’importanza di questo evento nel calendario motoristico internazionale. L’appuntamento per il 2025 è già fissato: dal 21 al 26 ottobre, il Mugello sarà il teatro della prossima edizione, ospitando per la 17esima volta la manifestazione Ferrari. Con un tracciato noto per la sua bellezza e tecnicità, il Mugello promette di regalare nuove emozioni e di consolidare ulteriormente il legame tra la Ferrari e i suoi fan in tutto il mondo.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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