Emma Bonino ricoverata d’urgenza: lotta contro problemi respiratori

Emma Bonino, figura di spicco della politica italiana e storica leader del Partito Radicale, è stata recentemente ricoverata all’ospedale Santo Spirito di Roma a causa di problemi respiratori. La notizia del suo ricovero è stata resa pubblica solo nella tarda mattinata di venerdì 18 ottobre, anche se l’ingresso in ospedale è avvenuto il pomeriggio precedente. A 76 anni, Bonino ha deciso di recarsi personalmente in ospedale per sottoporsi a dei controlli dopo aver sperimentato difficoltà respiratorie.

La sua storia medica è nota: ha combattuto un tumore al polmone sinistro e, nel 2023, ha annunciato la sua guarigione dopo otto anni di cure. In un’intervista rilasciata prima a “Belve” e poi al “Corriere della Sera”, aveva espresso il sollievo di essere finalmente libera dal cancro: “Ora sto bene, ogni tanto piango. E i capelli non ricresceranno più”, aveva detto, mostrando il coraggio e la resilienza che l’hanno sempre contraddistinta.

Emma Bonino è una delle figure più rispettate e riconosciute nella politica italiana, avendo ricoperto ruoli importanti come quello di Ministro degli Affari Esteri ed ex senatrice di +Europa. Alle ultime elezioni europee, si era candidata nella Lista Stati Uniti d’Europa con Italia Viva di Matteo Renzi. Tuttavia, la lista non è riuscita a raggiungere il quorum necessario per eleggere dei rappresentanti.

La risposta positiva alle terapie

Nonostante la preoccupazione iniziale per il suo stato di salute, le notizie dal suo entourage sono incoraggianti. Fonti vicine all’ex senatrice hanno dichiarato che “sta rispondendo bene alle terapie e risulta in netto miglioramento”. Nella mattinata di oggi, il suo medico personale, il dottor Claudio Santini, le ha fatto visita. Santini è noto anche per aver curato Marco Pannella, un altro storico esponente dei Radicali. Bonino è attualmente ricoverata in terapia intensiva, sotto la supervisione del professor Mario Bosco, che dirige il reparto.

Solidarietà dal panorama politico

La notizia del suo ricovero ha suscitato una grande ondata di affetto e solidarietà trasversale nel panorama politico. Carlo Calenda, a nome di Azione, ha rivolto un affettuoso augurio di pronta guarigione alla leader dei Radicali. Anche Maurizio Lupi di Noi Moderati ha espresso il suo sostegno, auspicando una rapida ripresa e sottolineando l’importanza del contributo di Bonino alla politica italiana.

Una vita di resilienza e determinazione

Emma Bonino ha sempre mostrato una determinazione incrollabile, anche durante il periodo della sua malattia. Ha condiviso come non sia stato facile rispettare il patto fatto con Umberto Veronesi di limitarsi a fumare massimo dieci sigarette al giorno: “Non l’ho seguito alla lettera, la sigaretta mi calma”, aveva ammesso. La diagnosi del tumore è avvenuta in modo casuale durante una vacanza alle Maldive. Ricorda quel periodo come uno dei più difficili, quando le sue condizioni di salute sembravano misteriose. Fu il console italiano a intervenire, portandola in ospedale a Manado, dove le furono somministrati antibiotici e sonniferi. Solo al suo ritorno a Roma è stato scoperto un microcitoma.

Nonostante il tumore, Emma Bonino ha continuato a lavorare, curarsi e partecipare attivamente alla vita politica, ribadendo con forza che “Io non sono il mio tumore”. Questa affermazione riflette la sua volontà di non essere definita dalla malattia, ma piuttosto dalla sua passione per la politica e dal suo impegno nel portare avanti le battaglie in cui crede. La sua storia è un esempio di resilienza e determinazione, qualità che continuano a ispirare molti in Italia e oltre.

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