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Doncic trascina Dallas alla vittoria nel derby contro gli Spurs, Oklahoma domina a Denver

La stagione NBA è partita con una serie di scontri avvincenti e prestazioni di rilievo, tra cui spiccano i successi di Oklahoma City Thunder, Dallas Mavericks e Minnesota Timberwolves. Queste squadre hanno dato un segnale forte ai loro avversari, dimostrando di essere pronte a competere ai massimi livelli nella nuova stagione.

Oklahoma City Thunder: una difesa di ferro

Partendo dalla sfida tra Denver Nuggets e Oklahoma City Thunder, la squadra di Oklahoma ha messo in mostra una difesa di ferro e un attacco ben orchestrato, superando i Nuggets con un punteggio di 102-87. I Thunder, privi del contributo di Hartenstein a causa di un infortunio, hanno saputo adattarsi e trovare soluzioni efficaci sia in difesa sia in attacco. Chet Holmgren, alla sua seconda stagione NBA, ha brillato con una prestazione da 25 punti e 14 rimbalzi, vincendo il confronto diretto con il talentuoso Nikola Jokic, che ha comunque chiuso con una tripla doppia. Shai Gilgeous-Alexander ha ulteriormente rafforzato il dominio di OKC con 28 punti, dimostrando di essere una pedina fondamentale nello schema di coach Mark Daigneault. La difesa di Oklahoma City è stata un fattore chiave, limitando i Nuggets al 35% al tiro complessivo e al 18% da tre punti, mettendo in difficoltà un Jamal Murray non in giornata.

Dallas Mavericks: un debutto scintillante

Nel frattempo, a Dallas, i Mavericks hanno avuto un debutto stagionale scintillante battendo i rivali texani dei San Antonio Spurs. L’arrivo di Klay Thompson ha dato nuova linfa alla squadra, aggiungendo esperienza e tiro da tre punti. Thompson ha segnato 22 punti, con un eccellente 6/10 da oltre l’arco, e ha dimostrato la sua versatilità anche in difesa, tenendo a bada la giovane stella degli Spurs, Victor Wembanyama. Luka Doncic ha continuato a essere il perno dell’attacco dei Mavericks con 28 punti e 8 assist, facilitando il gioco per i compagni e trovando soluzioni vincenti nei momenti cruciali. Dall’altra parte, Wembanyama, nonostante abbia mostrato sprazzi di talento, ha avuto difficoltà al tiro, chiudendo con un modesto 5/18 dal campo. Anche Chris Paul, al suo esordio con San Antonio, ha faticato, segnando solo tre punti e distribuendo otto assist.

Minnesota Timberwolves: un finale al cardiopalma

I Minnesota Timberwolves, invece, hanno vissuto un finale al cardiopalma contro i Sacramento Kings, riuscendo a imporsi grazie a due tiri liberi decisivi di Anthony Edwards a soli due secondi dal termine. L’azione successiva, una tripla di Murray per i Kings, si è infranta sul ferro, decretando la vittoria dei Timberwolves. Julius Randle ha giocato un ruolo fondamentale, segnando 33 punti con un incredibile 4/5 da tre, mentre Edwards ha contribuito con 32 punti. La prestazione di DeMar DeRozan, alla sua prima con i Kings, è stata comunque notevole, con 26 punti messi a referto.

Boston Celtics: una squadra da temere

Guardando oltre, i Boston Celtics hanno dimostrato di essere ancora una volta una squadra da temere, schiacciando gli avversari di Washington con una prestazione dominante. Jaylen Brown e Jayson Tatum hanno guidato i Celtics, combinando per 52 punti complessivi e mostrando una chimica perfetta sul parquet. L’esordio di Alexandre Sarr, seconda scelta assoluta dell’ultimo draft, è stato invece più complicato, con il giovane che ha faticato a trovare il ritmo in attacco.

Queste partite iniziali offrono un assaggio di ciò che potrebbe essere una stagione NBA ricca di sorprese e colpi di scena. Le squadre stanno ancora cercando di trovare la loro identità e di integrare nuovi giocatori nei loro schemi, ma i primi risultati indicano chiaramente chi ha iniziato col piede giusto e chi dovrà lavorare duramente per raggiungere i propri obiettivi stagionali. La strada è ancora lunga, ma il palcoscenico è già pronto per una stagione che promette spettacolo e competizione ai massimi livelli.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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Luca Baldini

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