Novak Djokovic batte Danil Medvedev in finale a New York e vince lo US Open 2023. Il serbo, di nuovo numero 1 al Mondo, si assicura così il 24° Slam in carriera: un record mai raggiunto prima da nessun altro
Un posto nell’Olimpo del tennis se lo era assicurato già da parecchi anni, eppure Novak Djokovic è riuscito a entrare ancora di più nella leggenda di questo sport.
Battendo Danil Medvedev in finale a New York e conquistando così lo US Open 2023, il campione serbo si è assicurato lo Slam numero 24 in carriera.
Un nuovo record per il tennis mondiale. Un traguardo mai raggiunto prima d’ora da nessun altro nella Storia e che adesso appartiene a Djokovic, tornato numero 1 al Mondo.
6-3, 7-6, 6-3. È il punteggio finale dei tre set che hanno visto Novak Djokovic imporsi su Danil Medvedev nella finale dello US Open 2023, torneo che il tennista serbo ha vinto per la quarta volta in carriera (nel 2011, 2015, 2018 e 2023 i suoi successi, ndr).
Più di tre ore per un ultimo atto abbastanza combattuto sul campo centrale di New York, dove Djokovic e Medvedev hanno dato vita a un match fisico, intenso, caratterizzato in particolar modo da prime di servizio affilate e scambi prolungati da fondo campo, come ci si aspettava da due grandi maestri del gioco difensivo quali sono il serbo e il russo.
Il numero tre al Mondo, che è un vero esperto del cemento, è parso, però, carente nelle discese a rete e non sempre è riuscito a trovare una prima di servizio all’altezza.
Aspetti in cui Djokovic ha superato il rivale per tutta la finale, dimostrandosi quasi perfetto nel primo e nel terzo – e decisivo – set.
Il secondo è stato, invece, quello che ha visto il Medvedev migliore, con il russo che, per un momento, è stato a un passo dal rimettere tutto in discussione.
Momento decisivo è stato, infatti, il tie-break giocato al secondo set, quando Djokovic è riuscito a riprendersi dopo qualche minuto di calo fisico e a portarsi sul 2-0 nel computo dei set.
È così che il serbo ha costruito quella che per lui agli US Open è stata una vera e propria rivincita.
Lo Slam degli Stati Uniti d’America Djokovic lo aveva vinto per l’ultima volta nel 2018, quando riuscì a battere l’argentino Juan Martin del Potro con lo stesso risultato: 6-3, 7-6, 6-3.
L’anno successivo il serbo non poté, poi, difendere il titolo poiché fermato da un infortunio, mentre nel 2020 rimediò una squalifica dopo aver colpito un giudice di linea con una pallina.
Nel 2021 la delusione forse più amara. Raggiunta la finale ancora una volta contro Danil Medvedev, venne sconfitto dal russo, il quale gli impedì così di vincere tutti e 4 i tornei del Grande Slam nello stesso anno.
Il 2022 è stato, invece, l’anno dell’assenza di Djokovic allo US Open per via della sua decisione di non vaccinarsi contro il Covid-19.
Anni difficili, dunque, ma nei quali Djokovic non si è mai arreso, convinto di poter tornare ad alzare il trofeo in quel di New York.
Missione compiuta! E con record allegato.
Con questa vittoria, il serbo ha conquistato, infatti, il suo 24° Slam in carriera. Un risultato straordinario e mai raggiunto da nessun altro tennista prima di lui.
“Vorrei mandare un messaggio a tutti i giovani là fuori. Quando ho iniziato a giocare a tennis, ero un bambino di sette anni e sognavo di poter vincere Wimbledon e diventare un giorno il numero 1 del Mondo, ma mai avrei pensato di vincere 24 Slam”.
Così il talento di Belgrado ha parlato a cuore aperto dopo la finale vinta, riservando un pensiero speciale alla leggenda del basket Kobe Bryant, scomparsa il 26 gennaio 2020 insieme alla figlia Gigi in un tragico incidente in elicottero.
Al termine della partita, Djokovic ha indossato una maglia celebrativa in onore del Black Mamba, al quale oggi è legato più che mai dal numero 24, storica cifra che Kobe ha indossato sulla propria canotta per lunga parte della sua carriera ai Los Angeles Lakers.
“Ho pensato di realizzare questa maglietta dicendomi ‘prima o poi, se avrò la possibilità di vincere il torneo…’. È stato circa sette giorni fa, ma non l’ho condiviso con nessuno fino a quando ho chiesto ai miei collaboratori di aiutarmi a realizzare queste magliette. Kobe era un caro amico. Abbiamo parlato molto della mentalità da vincente quando ero alle prese con un infortunio, cercando di recuperare. Era una delle persone su cui facevo più affidamento. Era sempre disponibile per un consiglio. Quello che è successo con la morte di lui e di sua figlia mi ha ferito profondamente. 24 è la maglia che indossava quando divenne una leggenda del basket con i Los Angeles Lakers. È stato un gesto simbolico riconoscerlo per tutte le cose che ha fatto”.
Vincendo lo US Open 2023, come detto, Novak Djokovic si è assicurato il 24° Slam in carriera, su 36 finali disputate.
Un record senza precedenti e che ha permesso al serbo di distanziare Rafa Nadal, fermo a 22 Slam, e Roger Federer, vincitore di 20 Slam.
Un divario che, verosimilmente, non potrà che aumentare, visto che, all’ombra dei 37 anni, Djokovic non sembra aver alcuna intenzione di ritirarsi, mentre lo spagnolo ha già annunciato il suo addio al tennis il prossimo anno e lo svizzero si è ritirato un anno fa.
Già vincitore del Torneo di Cincinnati a fine agosto, dove è riuscito a battere in finale Carlos Alcaraz, grazie ai successi ottenuti negli States Djokovic è tornato a sedere alla posizione numero 1 del ranking ATP.
A subire il sorpasso nella classifica mondiale, proprio Alcaraz, vincitore dello US Open 2022 ed eliminato quest’anno in semifinale.
Oltre che il 24° Slam, quello vinto da Djokovic è il 96° titolo ATP in 20 anni di tennis.
Numeri che danno la dimensione di una carriera da fuoriclasse assoluto. Da leggenda del tennis. Da campione spesso imbattibile.
Anno dopo anno Djokovic è riuscito a farsi largo sulla scena del tennis mondiale e a guadagnarsi di diritto un posto al fianco dei già citati Federer e Nadal, insieme ai quali appartiene al gruppo dei Big Three.
Il serbo ha creato così la propria legacy, affermandosi come uno dei tennisti più completi mai visti su ogni tipo di superficie.
Lo dimostrano i 24 Slam vinti, dal cemento dello US Open al sintetico dell’Australian Open, dalla terra rossa del Roland Garros all’erba di Wimbledon.
Tutti campi sui quali Nole ha costruito la propria leggenda.
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