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Djokovic lancia un messaggio a Sinner: Il tennis resta la mia priorità, e nel 2025…

Djokovic al Marakana: Passione per il tennis e la Stella Rossa

La scena si apre su un’immagine familiare per i fan dello sport: il Marakana di Belgrado brulicante di vita, dove Novak Djokovic, una delle icone più riconosciute del tennis mondiale, è accorso per sostenere la sua squadra del cuore, la Stella Rossa, in un’importante sfida di Champions League contro il Barcellona. I riflettori non sono puntati solo sul campo da gioco, ma anche su di lui, che con il suo carisma e la sua presenza riesce sempre a catturare l’attenzione. Ma nonostante l’atmosfera festosa e l’entusiasmo dei tifosi, Djokovic ha voluto chiarire che il suo cuore, al di là delle passioni sportive, rimane ancorato al tennis, la sua priorità indiscussa.

Il ritorno di Djokovic nel 2025

Mercoledì sera, mentre il pubblico lo applaudiva calorosamente, Nole ha preso la parola, affermando con fermezza: “Il tennis è ancora la mia priorità. Sarò pronto per giocare la prima settimana del 2025, vedrete. E poi ovviamente, l’Australian Open”. Queste parole non hanno fatto altro che alimentare le speranze dei suoi numerosi fan, che attendono con ansia il suo ritorno in campo, in un momento in cui il tennis sta vivendo un’era di grande competitività, dominata dall’emergere di nuovi talenti come Jannik Sinner e Carlos Alcaraz.

La stagione difficile e la voglia di competere

Djokovic, reduce da una stagione difficile e caratterizzata da infortuni che lo hanno costretto a saltare le ATP Finals di Torino, ha espresso il suo dispiacere per non poter competere. La mancanza alla competizione ha sicuramente pesato su di lui, non solo dal punto di vista sportivo ma anche emotivo, considerando che l’anno precedente aveva trionfato proprio contro Sinner in finale, conquistando il titolo di Maestro. La sua assenza è stata sentita dai fan, che speravano di vederlo sul campo per difendere il titolo.

Nella sua pausa dal tennis, Djokovic ha deciso di dedicarsi a momenti di svago e di relax, approfittando di questa off-season per ricaricare le batterie. Durante un’intervista durante un match di Eurolega, ha affermato: “Ora approfitto della off-season per ricaricarmi, rinfrescarmi un po’ dopo un anno estenuante”. Questa dichiarazione rivela non solo la sua determinazione a tornare in forma, ma anche la consapevolezza della fatica accumulata durante una stagione intensa, ricca di sfide.

La voglia di rappresentare la Serbia

Djokovic ha inoltre manifestato il desiderio di tornare a competere a livello nazionale, esprimendo la sua voglia di giocare anche la Coppa Davis. “Ve l’ho detto milioni di volte, mi piacerebbe giocare anche la Coppa Davis. Ma vedremo cosa succederà”, ha aggiunto, lasciando intendere che, sebbene il suo focus rimanga sul tennis individuale, non intende trascurare l’importanza della competizione a squadre e il rappresentare la Serbia in eventi di rilievo.

Il 2025 si preannuncia quindi come un anno cruciale per Djokovic, un momento in cui avrà l’opportunità di riaffermarsi e di tornare alla ribalta. La sfida sarà ardua, considerato il livello di competitività attuale nel circuito, ma la determinazione del serbo è palpabile. I suoi fan possono aspettarsi non solo di vederlo tornare agli Slam, ma anche di assistere a una potenziale rivincita contro i giovani talenti che stanno dominando il panorama tennistico.

Le aspettative crescono

Mentre Djokovic si gode il suo tempo libero tra le partite di basket e le interazioni con i fan, il mondo del tennis tiene gli occhi su di lui. La sua resilienza e la sua passione per lo sport sono innegabili e, mentre il countdown per il suo ritorno in campo inizia, le aspettative crescono. I tifosi serbi, e non solo, sognano di rivedere il loro campione in azione, pronto a scrivere un nuovo capitolo della sua straordinaria carriera. Con la mente concentrata sul ritorno, Djokovic sembra pronto a riprendersi il suo posto tra i grandi del tennis mondiale, affrontando le sfide che lo attendono con la grinta che lo ha sempre contraddistinto.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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