Djokovic, impegnato a Wimbledon, si è scagliato contro il pubblico presente sugli spalti: le polemiche del tennista serbo.
Conosciamo tutti il carattere forte e imprevedibile del tennista serbo Novak Djokovic, e di certo non è un personaggio che si imbarazza di fronte alla platea. Nole sa il fatto suo e se qualcosa lo infastidisce lo ammette chiaramente. Ed è ciò che è successo dopo il match contro il danese Holger Rune, un match dominato dal serbo, numero due del ranking ATP.
Djokovic, nell’intervista dopo la partita, al posto di gioire per il trionfo contro un avversario molto confuso e in soggezione, se l’è presa con il pubblico, in particolare con i tifosi del danese, che dietro di lui, durante il gioco, non hanno fatto altro che riempire l’arena di fischi e di “buuu”. Inoltre, per tutto l’incontro, i tifosi hanno incoraggiato Rune, loro beniamino.
Le polemiche di Djokovic dopo l’incontro con Rune: “Questa è mancanza di rispetto”
Durante il match tra Djokovic e Rune è emersa una cosa: la maggior parte del pubblico era lì per tifare il tennista danese. Ma non solo, perché il pubblico si è comportato in modo scorretto, perché ha cercato di deconcentrare il serbo con continui schiamazzi e fischi. Clamoroso Djokovic: “Ho chiesto il permesso per..”.
In più, si è evidenziata la palese presa per i fondelli dei cori pro-Rune, intonati in modo originale con “Ruuuuuune”. Il vocalizzo, infatti, ha ricordato a Djokovic il coro “Buuuuuu” contro di lui. Durante la partita, Nole ha protestato contro il giudice di sedia, il quale ha sdrammatizzato.
Ma Nole non l’ha fatta passare liscia, tanto da protestare al microfono, una volta terminata la partita, affermando che “A tutti coloro che hanno scelto di mancarmi di rispetto auguro una buuuuuuuona notte”. Infortunio Djokovic, confessione preoccupante: “E’ tutt’altro che..”.
Nole se la prende con i tifosi sugli spalti durante il match contro Rune
Nonostante l’intervento dell’intervistatore, che ha cercato di mettere una pezza alla protesta, stemperando gli animai, il serbo ha proseguito, in modo stizzito: “Sono venti anni che gioco e conosco tutti i trucchetti. Ho giocato in ambienti ben più ostili. Vi avviso: non mi avete minimamente toccato”, ha concluso, anche se, a guardare la sua reazione, non si direbbe affatto.
Nella conferenza stampa in studio, invece, Nole ha preferito non insistere sulla polemica, e ha parlato soltanto del match, affermando che “Quando la gente paga il biglietto ha diritto di tifare, ma non deve mancare di rispetto. Gli arbitri dovrebbero intervenire, ma diventerebbe troppo complicato. È l’altra faccia della medaglia dell’essere giocatori riconosciuti nel mondo”.
