Il 2024 statunitense di Djokovic è virtualmente finito. Il #1 del circuito ATP non sarà presente ai nastri di partenza del torneo di Miami. Resta solo la conferma ufficiale, ma quanto riportato dalla Serbia, attraverso il giornale Blic, lascia poco spazio alle interpretazioni. Il vincitore di 24 slam in carriera tornerà a giocare fra 20 giorni, quando inizierà la stagione sulla terra battuta. Appuntamento il prossimo 7 aprile a Montecarlo, dove figura regolarmente fra gli iscritti.
La decisione di Novak Djokovic era nell’aria sin dalle ore successive alla sconfitta con Luca Nardi. Il ko maturato contro il #123 del mondo ha lasciato il segno. Il serbo, dopo una severissima autocritica, ha ventilato la possibilità di chiudere anzitempo il suo Sunshine Double e tutto lascia credere che da possibilità a realtà il passo sia breve e compiuto. Prendersi una pausa, fra l’altro, non costerà la prima posizione del ranking anche perché Djokovic non ha alcun punto da difendere a Miami, dove non ha partecipato negli ultimi anni per via delle restrizioni legate alla diffusione del covid -19. C’è dunque tempo e modo per ricaricare le energie e presentarsi al meglio sulla terra rossa.
Saltare Miami è una scelta indolore perché Djokovic non perde punti in classifica e anche lo scettro del ranking resterà saldamente nelle sue mani, ma resta da conservare il tesoretto accumulato la scorsa stagione sulla terra rossa. Djokovic ha raggiunto gli ottavi di finale nel torneo del Principato di Monaco (90 punti), si è fermato ai quarti a Banja Luka (45), non ha giocato a Madrid e si è presentato agli Internazionali di Roma abbandonando la competizione ai quarti di finale. Un rapporto che sembrava complicatosi con la terra rossa, prima del terzo successo al Roland Garros.
Non è impossibile difendere l’eredità della scorsa stagione, a patto di recuperare condizione atletica e soprattutto mentale. La sensazione è che anche le certezze di Djokovic inizino a vacillare. Al netto dei risultati ottenuti, si parla di un tennista straordinario ma anche con una carta di identità non esattamente verdissima. I 37 anni iniziano a farsi sentire e non a caso Djokovic ha intrapreso la strada della qualità anche rinunciando a più di qualche torneo. Una scelta che potrebbe pagare e restituire il campione serbo ai suoi livelli dopo un inizio di stagione da dimenticare.
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