Diego Lopez, ex portiere di Real Madrid e Milan, ha recentemente concesso un’intervista dalla sua città natale, Madrid. In questa conversazione, riflette sulla sua carriera e sul prossimo incontro tra i suoi due ex club al Santiago Bernabeu. Inizia con una battuta sull’essere ricordato in Italia principalmente per la sua rivalità con Gianluigi Donnarumma, un tema che sembra perseguitarlo anche dopo il ritiro dal calcio giocato. Lopez ricorda con affetto i suoi due anni al Milan, descrivendoli come un periodo intenso e significativo della sua carriera.
Real Madrid vs Milan: la superiorità dei Blancos
Parlando del prossimo confronto tra Real Madrid e Milan, Diego Lopez non ha dubbi sulla superiorità della squadra spagnola. Secondo lui, il Real attuale è potenzialmente più forte anche del team in cui giocava accanto a stelle del calibro di Cristiano Ronaldo, Sergio Ramos e Kakà. “Ancelotti è il migliore al mondo nella gestione dei campioni”, afferma, pronosticando una vittoria per i blancos, considerati troppo superiori.
Anni al Milan: nostalgia e orgoglio
Il discorso si sposta poi sui suoi anni al Milan, un’esperienza che ricorda con un misto di nostalgia e orgoglio. Arrivato dal Real su consiglio di Kakà, che gli aveva parlato del fascino di Milanello e dell’ambiente milanista, Lopez si è trovato a vivere anni complessi, soprattutto dal punto di vista societario. Nonostante ciò, sente di aver lasciato un buon ricordo tra i tifosi rossoneri, dai quali riceve ancora molti messaggi di affetto.
La transizione con Donnarumma
Il secondo anno al Milan fu caratterizzato da un cambiamento significativo quando l’allora allenatore, Sinisa Mihajlovic, decise di promuovere il giovane Donnarumma a portiere titolare. Lopez, che giocava con dolori fisici, accettò il cambiamento come una sorta di liberazione, pur ritenendo che la decisione fosse stata un po’ prematura e avventata. “Non discuto la scelta, ma forse la modalità con cui è avvenuta”, dice, sottolineando la mancanza di chiarezza nella comunicazione da parte del club.
Rapporto con Donnarumma e legame con il Milan
L’ex portiere rivela di avere un rapporto di rispetto con Donnarumma e di non aver mai avuto problemi personali con lui. Tuttavia, la transizione al nuovo portiere fu gestita in un modo che lasciò Lopez con qualche riserva. Nonostante le incomprensioni, il suo legame con il Milan rimane forte, tanto che considera il derby di Milano come il miglior derby del mondo, superiore anche a quello di Madrid per atmosfera e intensità.
Esperienze al Real Madrid
Quando riflette sui suoi anni al Real Madrid, Lopez ricorda le due fasi della sua carriera nel club spagnolo. La prima in cui condivise il campo con leggende come Ronaldo il Fenomeno e Zidane, la seconda con Cristiano Ronaldo e Sergio Ramos. Nonostante il prestigio di giocare in un club così iconico, i suoi anni al Real non furono esenti da polemiche, in particolare riguardo alla controversa decisione di José Mourinho di preferirlo a Iker Casillas come portiere titolare.
L’importanza di Mourinho e Ancelotti
Mourinho è considerato da Lopez uno degli allenatori più importanti della sua carriera, un tecnico che gli ha dato fiducia e lo ha sempre difeso pubblicamente. Anche Ancelotti riceve elogi da Lopez, che ne apprezza la calma e la capacità di gestire situazioni complesse, qualità che lo rendono uno dei migliori allenatori al mondo secondo l’ex portiere.
Courtois vs Maignan: la scelta di Lopez
Infine, quando gli viene chiesto di scegliere tra i portieri Thibaut Courtois e Mike Maignan, Diego Lopez non ha dubbi nel preferire il belga, considerato il più completo al mondo. Tuttavia, riconosce il talento di Maignan, che sta crescendo e ha ancora margini per raggiungere il livello dei più grandi portieri europei.
Il talento di Rafael Leao
Nel contesto della squadra attuale del Milan, Lopez individua in Rafael Leao il giocatore che più lo ha impressionato. Nonostante il talento evidente, Leao deve ancora dimostrare continuità per affermarsi completamente. L’ex portiere suggerisce che l’allenatore Fonseca dovrebbe puntare su di lui, data la sua forza e capacità di fare la differenza in campo.