Eusebio Di Francesco si appresta ad affrontare una delle sfide più impegnative della stagione con il suo Venezia, in vista della partita contro l’Inter a San Siro. Consapevole della difficoltà dell’incontro, il tecnico ha espresso chiaramente la necessità di crederci, nonostante la disparità apparente tra le due squadre. “Con l’Inter è una partita proibitiva, come può essere definita da qualcuno, ma il nostro compito è crederci. Sapendo che siamo contro i campioni d’Italia. Dovremo essere bravi a sfruttare le chance”, ha dichiarato Di Francesco durante la conferenza stampa pre-partita.
Il tecnico del Venezia ha chiarito che, ad eccezione di Bjarkason, tutti i giocatori sono disponibili per la sfida. Bjarkason dovrebbe rientrare in squadra dopo la sosta programmata. Di Francesco ha sottolineato di non avere ancora deciso la formazione titolare, indicando che questa sarà determinata dalle condizioni fisiche dei giocatori nelle ore precedenti il match. “Qualche sorpresa potrebbe esserci, perché qualcosa bisogna sempre creare. Mi piace avere dinamicità dalla squadra, le strategie sono differenti. La strategia oggi è più importante della tattica”, ha aggiunto, lasciando intendere che potrebbero esserci delle novità nell’undici iniziale.
Un altro tema toccato dal tecnico riguarda il giovane Oristanio, ex dell’Inter, che sta mostrando una crescita significativa. Di Francesco ha elogiato il suo miglioramento nel restare concentrato durante la partita e nell’entrare in campo con il giusto approccio, sebbene abbia sottolineato che il ragazzo deve ancora sviluppare una continuità di prestazioni che gli permetterebbe di fare un ulteriore salto di qualità.
Per quanto riguarda l’avversario, l’Inter, Di Francesco ha riconosciuto la forza dei nerazzurri nella loro capacità di intercambiarsi in campo. “La forza dell’Inter è il sapersi intercambiare: credo che non ci sia un modulo, perché è dinamico. Al posto dei braccetti ti trovi i centrocampisti. Hanno grande intelligenza, ma anche qualità, che li rende un po’ imprevedibili”, ha osservato. La dinamica e l’intelligenza tattica dell’Inter rappresentano una sfida ulteriore per il Venezia, che dovrà adottare una strategia flessibile per fronteggiarli.
Di Francesco ha anche riflettuto sull’impatto emotivo che stadi come San Siro possono avere sui giocatori, ricordando la difficile esperienza della squadra contro il Milan. Ha espresso fiducia nel fatto che, questa volta, i suoi giocatori saranno meno intimiditi dall’atmosfera del grande stadio. “Certi stadi ti mettono anche in soggezione se non sei abituato e magari questa volta ci tremeranno meno le gambe”, ha assicurato.
La recente rimonta del Venezia contro l’Udinese nel turno infrasettimanale ha dato al tecnico motivo di ottimismo. Di Francesco ha elogiato la capacità della squadra di rimanere concentrata nonostante lo svantaggio iniziale di 0-2, sottolineando l’importanza della parata decisiva di Stankovic. “Mi è piaciuta la capacità di rimanere in partita anche sullo 0-2 e con quella parata di Stankovic che ha evitato il colpo del probabile ko”, ha detto. Ha inoltre evidenziato la lucidità della squadra nell’approfittare della superiorità numerica, una caratteristica che non era emersa in precedenti partite come quella contro il Monza.
L’allenatore ha sottolineato la crescita della squadra, sia a livello collettivo che individuale, lodando in particolare i giocatori che entrano a partita in corso e che riescono a fare la differenza. Questi miglioramenti potrebbero rivelarsi cruciali per affrontare con successo il potente avversario che li attende.
Il Venezia si prepara dunque a una partita che potrebbe sembrare impossibile sulla carta, ma con la determinazione di chi sa di dover sfruttare ogni opportunità che il campo offrirà. La sfida contro l’Inter non sarà solo una questione di tattica, ma anche di mentalità e resilienza, qualità che Di Francesco spera di vedere nei suoi giocatori.
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