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Deschamps annuncia l’addio alla guida della francia dopo il mondiale 2026

Didier Deschamps, l’illustre allenatore della nazionale di calcio francese, ha recentemente annunciato che lascerà il suo ruolo di selezionatore dopo il Mondiale del 2026, un torneo che si svolgerà in Stati Uniti, Canada e Messico. Durante un’intervista a TF1, Deschamps ha riflettuto sul suo lungo percorso alla guida dei “Blues”, iniziato nel 2012 e culminato con la vittoria del titolo mondiale nel 2018.

Deschamps, 56 anni, ha dichiarato di aver “fatto il suo tempo” alla guida della nazionale, evidenziando l’importanza di pianificare il futuro. “Sarà il 2026. Sono qui dal 2012, ho programmato fino al 2026… i prossimi Mondiali”, ha affermato, sottolineando come sia arrivato il momento di fare un passo indietro. La sua decisione è motivata non solo da una riflessione personale, ma anche da un desiderio di rinnovamento all’interno della squadra, che potrebbe beneficiare di nuove idee e strategie.

il percorso di deschamps con la nazionale

Deschamps ha guidato la Francia in tre competizioni mondiali:

  1. 2014
  2. 2018 (vittoria)
  3. 2022 (finale)

La sua carriera da allenatore è contraddistinta da una profonda comprensione del gioco e dalla capacità di motivare i suoi giocatori. Sotto la sua guida, la Francia ha visto emergere talenti come Kylian Mbappé, che ha avuto un ruolo cruciale nel successo del 2018. La decisione di Deschamps di lasciare la nazionale dopo il prossimo Mondiale segna la fine di un’era, ma non senza lasciare un’impronta indelebile nella storia del calcio francese.

le sfide future per la francia

Attualmente, la Francia non è ancora qualificata per la competizione del 2026, e il percorso verso il Mondiale sarà fondamentale per il futuro della squadra. Deschamps ha affermato di essere concentrato sul presente, ma è chiaro che sta anche pensando a come preparare la nazionale per affrontare le sfide che verranno. La sua leadership è stata un elemento chiave per il successo della squadra, e la sua uscita potrebbe portare a cambiamenti significativi sia a livello tattico che psicologico.

L’annuncio di Deschamps ha suscitato una serie di reazioni tra i tifosi e gli esperti del settore. Molti riconoscono il suo contributo al calcio francese e la stabilità che ha portato alla squadra. Tuttavia, ci sono anche coloro che vedono la sua decisione come un’opportunità per un rinnovamento, sperando che un nuovo allenatore possa portare una nuova visione e strategie innovative.

l’eredità di deschamps

La figura di Deschamps è stata spesso paragonata a quella di altri grandi allenatori del passato. Il suo legame con la nazionale francese è profondo, avendo indossato la maglia da giocatore in diverse occasioni. Questo legame personale ha influenzato il suo approccio come allenatore, rendendolo non solo un tecnico, ma anche un simbolo di identità nazionale. La sua capacità di comunicare e di ispirare i suoi giocatori è stata una delle chiavi del suo successo.

In vista del prossimo Mondiale, la Francia avrà bisogno di prepararsi al meglio per affrontare le sfide future. Deschamps ha già iniziato a lavorare sulla squadra, cercando di integrare nuovi talenti e mantenere l’equilibrio tra esperienza e gioventù. La selezione dei giocatori e la strategia di gioco saranno cruciali per il risultato finale. Con l’ombra della sua partenza nel 2026, Deschamps è determinato a lasciare la nazionale in una posizione forte, pronta a competere a livello mondiale.

In sintesi, la decisione di Didier Deschamps di lasciare l’incarico di ct della Francia dopo il Mondiale del 2026 segna un importante capitolo nella storia del calcio francese. Con una carriera costellata di successi e sfide, il suo impatto sui “Blues” è innegabile. La Francia si prepara per un futuro incerto, ma con la speranza che il lavoro svolto sotto la sua guida porterà a nuove vittorie e trionfi.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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