German Denis, ex attaccante di squadre come Atalanta e Napoli, ha avuto una carriera costellata di successi. Oggi, lontano dai campi da gioco, si dedica con entusiasmo al padel, un’attività che ha preso il posto del calcio nella sua vita. “Non mi manca affatto il calcio”, afferma con fermezza. “Ho dato tutto sul campo e ora mi godo questo nuovo sport”. Tuttavia, la sua passione per il calcio rimane forte, soprattutto quando si tratta della Dea, l’Atalanta, che continua a seguire con grande interesse.
Denis esprime entusiasmo per la squadra bergamasca, che sta costruendo un progetto ambizioso e internazionale. “Negli ultimi anni, l’Atalanta ha fatto un ottimo lavoro. Ha tutte le carte in regola per lottare fino alla fine per lo scudetto. Chissà che non possa fare ancora meglio dell’Europa League vinta lo scorso anno”, aggiunge con convinzione.
Quando gli si chiede chi considera le favorite per lo scudetto, Denis non ha dubbi: “Inter e Napoli partono con un passo avanti. L’Inter ha mantenuto la filosofia vincente dello scorso anno, mentre il Napoli si è rinnovato con un allenatore che sa valorizzare ogni giocatore”. Non dimentica di citare l’Atalanta: “Con un Retegui così, possono sognare in grande”.
Mateo Retegui, il giovane attaccante che sta facendo parlare di sé, è al centro delle considerazioni di Denis. “A inizio stagione avevo previsto che avrebbe raggiunto facilmente la doppia cifra di gol, e ci è riuscito in pochi mesi”, afferma con orgoglio. “L’ho visto giocare in Argentina, con la maglia del Tigre, e sapevo che aveva il passaporto italiano. Così, ho avvertito l’Atalanta, cercando di anticipare il Genoa. Era un attaccante molto interessante”. Ora Retegui si sta dimostrando un giocatore completo, perfettamente integrato nel gioco di Gasperini. “Il mister sa valorizzare ogni attaccante, e Retegui ha trovato il suo posto in questo meccanismo che produce molte occasioni a partita”.
Un aspetto che colpisce Denis è la solidità della squadra. “L’Atalanta ha una colonna vertebrale impressionante, con Ederson che guida il centrocampo e una difesa composta da giocatori come Kolasinac, Hien e Djimsiti. Questa solidità difensiva permette alla squadra di essere più sicura anche in fase offensiva”, spiega. Quando gli viene chiesto quale giocatore prenderebbe per rinforzare la squadra, la risposta è immediata: “Ederson. Sa fare tutto”.
La Dea sta viaggiando su un doppio binario: la lotta per lo scudetto e le ambizioni di Champions League. Denis è fiducioso: “Possono arrivare fra le prime otto, mi trasmettono ottime sensazioni ogni volta che li vedo giocare dal vivo a Bergamo”.
Un evento imminente che fa battere il cuore dei tifosi è la sfida di Champions contro il Real Madrid, una rivincita dell’ultima Supercoppa Europea. “Potrebbe essere il momento giusto per una vittoria storica. Il Real non è più la squadra dominante di un tempo, anche se rimane sempre un avversario temibile. L’Atalanta gioca in casa e potrebbe approfittarne”, dice con entusiasmo.
Denis riflette anche sulla sua carriera, che si è conclusa dopo una parentesi a San Marino. “È stata un’esperienza unica. Mi hanno proposto di giocare una gara di Conference League, e mi sono trovato a scoprire il campionato sammarinese e anche quello moldavo”, racconta. “Non avevo mai visto nessuno dei due campionati, è stato divertente e stimolante”.
La sua passione per il calcio rimane intatta. Nonostante la scelta di ritirarsi, Denis continua a seguire il mondo del calcio con grande attenzione e affetto, in particolare per la squadra con cui ha condiviso tanti momenti indimenticabili: l’Atalanta.
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