
Decreto innovativo per tecnici dei gruppi militari: le federazioni applaudono - ©ANSA Photo
Il recente decreto legge n. 25 del 14 marzo, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ha suscitato un notevole entusiasmo nel mondo dello sport italiano. Questa normativa introduce modifiche significative nella gestione dei tecnici e delle figure professionali attive nei gruppi sportivi militari e civili, rappresentando un passo cruciale per il settore sportivo nazionale. Le federazioni sportive e le squadre nazionali possono finalmente contare su un quadro normativo più chiaro e favorevole, che facilita la loro operatività.
Sblocco delle posizioni professionali
Una delle principali modifiche apportate dal decreto riguarda l’articolo 13.2, che sblocca le posizioni di atleti, tecnici, direttori di gara e dirigenti sportivi appartenenti alle Forze Armate e ad altri corpi armati. Queste figure devono essere riconosciute di interesse nazionale, olimpico o paralimpico dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dalle federazioni sportive nazionali. L’importanza di questa novità risiede nella possibilità di impiegare liberamente questi professionisti, facilitando la loro integrazione nelle squadre nazionali.
Le dichiarazioni di Angelo Cito
Angelo Cito, presidente della Federazione Italiana Taekwondo (FITA), ha accolto con favore l’approvazione di questa norma, evidenziando come essa risolva problematiche che erano emerse nei mesi precedenti. In particolare, ha citato il caso del tecnico della nazionale, Claudio Nolano, richiamato dal gruppo delle Fiamme Oro. Questo episodio ha messo in evidenza le difficoltà di coordinamento e le limitazioni che avevano ostacolato l’utilizzo delle competenze dei tecnici militari.
Opportunità per le federazioni e gli atleti
Con il nuovo decreto, le federazioni sportive possono ora pianificare e gestire meglio le proprie risorse umane, collaborando attivamente con i gruppi sportivi militari e civili. Cito ha sottolineato l’urgenza di questa modifica normativa, considerando che le attività di preparazione per eventi sportivi di grande rilevanza, come i circuiti del Grand Prix, i Mondiali e le Olimpiadi, sono già in corso. Questa approvazione non solo facilita il lavoro delle federazioni, ma offre anche un’importante opportunità per gli atleti italiani, che possono beneficiare di un supporto tecnico e professionale sempre più qualificato.
In un contesto sportivo in continua evoluzione, l’Italia deve ottimizzare le proprie strutture e risorse per competere ai massimi livelli. La collaborazione tra federazioni e gruppi sportivi militari può generare sinergie positive, rendendo il sistema sportivo nazionale più efficiente e competitivo. L’interazione tra competenze militari e sportive offre l’opportunità di sviluppare programmi di allenamento che possano migliorare le performance degli atleti.
In conclusione, la modifica normativa contenuta nel decreto legge n. 25 del 14 marzo rappresenta un’importante opportunità per il settore sportivo italiano. Le federazioni possono ora attingere a un patrimonio umano di grande valore, contribuendo a un futuro sportivo di successo per l’Italia. Con le Olimpiadi e i Mondiali all’orizzonte, il tempo per prepararsi è ora, e il nuovo decreto offre la possibilità di farlo nel migliore dei modi.