Negli ultimi anni, il panorama calcistico europeo ha subito profondi cambiamenti, sia nelle competizioni che nelle strutture. Tuttavia, la mancanza di dialogo con la FIFA ha suscitato preoccupazioni tra le leghe nazionali. Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, ha recentemente sollevato questi timori durante il convegno Spobis, dedicato al business sportivo a livello mondiale, tenutosi ad Amburgo.
il dialogo interrotto con la fifa
De Siervo ha messo in evidenza che, a differenza della UEFA, con cui esiste un confronto costruttivo, la FIFA non ha mostrato disponibilità al dialogo. “Insieme al sindacato europeo dei calciatori, abbiamo avviato un’azione legale come Leghe europee”, ha dichiarato. Questo passaggio evidenzia il crescente malcontento nei confronti di una gestione che, secondo De Siervo, non considera le esigenze delle competizioni nazionali e la salute dei giocatori.
congestione del calendario e infortuni
Un aspetto centrale della questione è la congestione del calendario, che ha costretto i club a gestire turn-over forzati e a fare i conti con un aumento degli infortuni. De Siervo ha affermato: “Il risultato è che i club devono affrontare una distribuzione degli impegni che impatta direttamente sulla qualità e sulla competitività del nostro campionato”. Questa situazione potrebbe compromettere il livello di gioco e la competitività del calcio italiano.
superlega: un modello respinto
Il tema della Superlega è emerso durante il suo intervento, generando un acceso dibattito negli ultimi anni. “Negli ultimi anni, il calcio europeo ha affrontato sfide cruciali, tra cui il tentativo di introdurre un modello chiuso come la Superlega”, ha spiegato De Siervo. Questa proposta è stata decisamente respinta da tifosi, UEFA e dalle leghe europee, poiché si crede fermamente in un sistema basato sui meriti sportivi e su una competizione aperta. De Siervo ha affermato di essere convinto che l’idea della Superlega sia “definitivamente morta”, sostenendo che i grandi club promotori di questa iniziativa stanno già beneficiando del nuovo format della Champions League, che garantisce loro entrate significative.
infrastrutture e futuro del calcio italiano
La questione delle infrastrutture calcistiche in Italia è un altro tema cruciale sollevato da De Siervo. “Se c’è un aspetto in cui il nostro calcio è rimasto indietro rispetto agli altri campionati europei è senza dubbio quello delle infrastrutture”, ha affermato. Molti stadi italiani non soddisfano gli standard internazionali, rappresentando un’incognita per il futuro del calcio nostrano. Tuttavia, l’assegnazione di Euro 2032 all’Italia e alla Turchia potrebbe rappresentare un’opportunità per accelerare la realizzazione di nuovi impianti in città strategiche come Milano e Roma.
Nonostante la disponibilità di fondi e progetti, De Siervo ha sottolineato come la burocrazia continui a ostacolare il progresso. “Paradossalmente, in questo momento storico non mancano i fondi, i progetti o le idee, ma la capacità di trasformare questi piani in opere concrete”, ha dichiarato. Ha anche proposto la nomina di un Commissario straordinario per gli stadi, una figura che possa sbloccare i processi burocratici e garantire la realizzazione dei nuovi impianti nei tempi previsti.
Infine, De Siervo ha toccato il tema delle seconde squadre, evidenziando come la Juventus sia stata pioniera in questo campo con la creazione della squadra Under 23. Questo modello ha portato risultati tangibili, con 35 giovani del vivaio bianconero che hanno esordito in Serie A negli ultimi quattro anni, generando 140 milioni di euro grazie alle cessioni di questi talenti. Altri club, come Atalanta e Milan, stanno seguendo l’esempio, dimostrando che investire nei giovani ha vantaggi sia tecnici che economici.
In un contesto calcistico in continua evoluzione, le parole di De Siervo rappresentano una chiara chiamata all’azione per affrontare le sfide attuali e costruire un futuro migliore per il calcio italiano.