Charles De Ketelaere, il giovane talento belga, ha vissuto una vera e propria metamorfosi da quando è approdato all’Atalanta. In quindici mesi, la sua carriera ha preso una piega inattesa, spingendosi verso l’alto e portandolo lontano dalla sua zona di comfort. Dopo un periodo di difficoltà al Milan, dove faticava a trovare il suo posto, De Ketelaere è riuscito a reinventarsi e a diventare uno dei punti di riferimento della squadra bergamasca.
Entrato a far parte dell’Atalanta, il giocatore ha trovato un ambiente fertile per esprimere il suo talento. Questo è stato possibile grazie non solo alle sue abilità, ma anche all’ottimo lavoro svolto dalla società e dall’allenatore Gian Piero Gasperini. Il tecnico ha saputo valorizzare le qualità di De Ketelaere, posizionandolo in un ruolo che gli consente di brillare e di essere decisivo in fase offensiva. La sua rinascita calcistica è testimoniata dai numeri: sono 17 gli assist forniti dal belga in tutte le competizioni da quando è a Bergamo, un dato che lo colloca ai vertici della Speciale Graduatoria in Serie A e nei principali campionati europei.
Questi 17 assist collocano De Ketelaere in una posizione di preminenza, superando nomi illustri come Rafael Leao, che ha messo a segno 16 assist con il Milan, e Ademola Lookman, compagno di squadra, con i suoi 14 assist. Un dato significativo è che quasi la metà degli assist di De Ketelaere sono stati indirizzati a Lookman, che ha trasformato queste occasioni in 9 reti. Altri compagni hanno beneficiato della visione di gioco del belga, con 3 assist a Miranchuk e Scamacca, e uno a Ederson e Retegui.
La crescita di Charles, tuttavia, non è stata solo numerica. L’allenatore Gasperini ha lavorato su di lui anche dal punto di vista tattico, spostandolo in una posizione più avanzata, che gli permette di essere decisivo in fase offensiva e di non sprecare energie a difesa della propria metà campo. Un esempio lampante di questa evoluzione si è visto nella partita di Champions League contro lo Stoccarda, dove De Ketelaere ha messo in mostra tutte le sue doti: dalla tecnica alla forza fisica, dalla visione di gioco alla personalità. Il suo assist per Lookman, che ha portato al gol, è stato frutto di un’azione capolavoro, che ha messo in evidenza il suo talento e la sua capacità di leggere il gioco.
Gasperini stesso ha riconosciuto la crescita di De Ketelaere, sottolineando come il belga sia diventato un leader all’interno della squadra. Anche se ha iniziato la partita di mercoledì dalla panchina, il suo approccio rimane invariato: è sempre pronto a scendere in campo, indipendentemente dal fatto che inizi titolare o entri a partita in corso. Questa attitudine è fondamentale in un campionato competitivo come la Serie A, dove la rotazione dei giocatori è una strategia comune tra gli allenatori.
In un confronto con i suoi pari nei principali campionati europei, De Ketelaere si distingue per la sua capacità di fornire assist, collocandosi a pari merito con nomi di spicco come Ousmane Dembélé e Pascal Gross, e solo dietro a superstar come Mohamed Salah e Bukayo Saka. Questo piazzamento tra i migliori è la testimonianza di quanto il belga sia diventato un giocatore di spicco nel panorama calcistico europeo. La sua abilità nel creare occasioni per i compagni di squadra lo rende un elemento imprescindibile per l’Atalanta, che continua a puntare su di lui per raggiungere traguardi ambiziosi.
In sintesi, la storia di Charles De Ketelaere all’Atalanta rappresenta un esempio di come il talento, unito alla determinazione e a un buon lavoro di squadra, possa portare a risultati straordinari. La sua evoluzione da giovane promessa a leader riconosciuto è la prova che, nel calcio, non è mai troppo tardi per rinascere e brillare. Con 17 assist all’attivo, De Ketelaere si sta affermando come uno dei migliori nel suo ruolo, e il suo viaggio è solo all’inizio.
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