Negli ultimi anni, il formato della Coppa Davis ha subito un’evoluzione significativa, cercando di dare maggiore visibilità al doppio, una disciplina spesso trascurata nel circuito tennistico. L’introduzione del doppio come match decisivo in caso di parità dopo i singolari ha rappresentato un tentativo di riscatto per i doppisti puri. Tuttavia, l’esperienza delle ultime edizioni ha dimostrato che, in determinate circostanze, la presenza di singolaristi di alto livello può fare la differenza, e non sempre è vantaggioso puntare su specialisti del doppio.
La Potenza dei Singolaristi
La recente finale e il quarto di finale dell’Italia contro l’Argentina sono un chiaro esempio di questo fenomeno. Jannik Sinner, attualmente numero uno al mondo, ha dimostrato che il talento individuale può superare l’affiatamento di una coppia di doppio esperta. Insieme a Matteo Berrettini, un altro singolarista di alto livello, hanno affrontato in campo i sudamericani Gonzalez e Molteni, noti per le loro qualità nel doppio. Nonostante la loro esperienza, non hanno potuto resistere alla potenza e alla strategia di gioco di Sinner e Berrettini.
Il match si è rivelato abbastanza unilaterale, con gli italiani che hanno capitalizzato le loro abilità nei singolari. Questo dimostra come un singolarista di classe mondiale possa fare la differenza anche in un contesto di doppio. Ecco alcuni punti chiave:
- Servizio potente di Berrettini.
- Rapidità e precisione di Sinner.
- Strategia di gioco vincente contro avversari esperti.
La Strategia dei Capitani
Tuttavia, non tutti i capitani sembrano aver compreso appieno questa dinamica. Un esempio emblematico è stato il capitano degli Stati Uniti, Bob Bryan, che ha scelto di schierare Tommy Paul e Ben Shelton, entrambi nella top 15 mondiale, contro la coppia australiana formata da Jordan Thompson e Matthew Ebden. Questa decisione si è rivelata deleteria, poiché gli australiani, oltre a essere forti singolaristi, hanno dimostrato una grande intesa nel doppio.
La sconfitta degli americani ha sollevato interrogativi sul valore degli specialisti del doppio in competizioni di alto livello come la Coppa Davis. È evidente che, mentre il doppio è una disciplina affascinante, avere in campo giocatori che gestiscono la pressione e hanno esperienza nei singolari può rivelarsi una strategia vincente.
L’Adattabilità dei Giocatori
Inoltre, il fatto che Sinner e Berrettini non avessero mai giocato insieme in nazionale prima di quel match non ha influito negativamente sulla loro performance. Questo dimostra che, in determinate circostanze, la qualità individuale e la capacità di adattamento possono superare l’affiatamento che si sviluppa nel tempo tra specialisti del doppio.
In sintesi, mentre il doppio merita sicuramente di essere valorizzato, la realtà delle competizioni come la Coppa Davis suggerisce che, per vincere, le squadre dovrebbero puntare su singolaristi di livello mondiale. La scelta di schierare due singolaristi forti, come nel caso di Sinner e Berrettini, potrebbe rappresentare la strategia più efficace per ottenere successi e conquistare trofei. La Coppa Davis continuerà a evolversi, ma il messaggio è chiaro: in questo sport, la qualità spesso supera la specializzazione.